Il “Corvos” di Florinas, apparentemente monotorre, è invece un nuraghe complesso di cui si conserva ancora in ottimo stato la torre centrale bicroma con il primo livello in calcare ed il secondo in trachite. Varcata la soglia d’ingresso si nota da subito l’insolita scala, antioraria, che parte sul lato sinistro del corridoio; la camera, dotata di tre nicchie e notevolmente interrata conserva integra la tholos alta circa 5 metri. E’ crollato invece il primo piano.
Sia per le notevoli dimensioni, sia perché considerato elemento importante nell’evoluzione delle architetture sepolcrali della preistoria della Sardegna, il dolmen di “Sa Coveccada”, in territorio di Mores, è considerato uno tra i più importanti al mondo. Realizzato in trachite tufacea grigio-rosa, il monumento presenta pianta rettangolare dalle dimensioni di m 5 x 2,20 ed è formato da tre grandi lastre ortostatiche ben squadrate, collocate verticalmente in appositi canali di alloggiamento predisposti nel suolo roccioso prima della posa. Poggiato sopra, ad un’altezza di 2 m e 10, un quarto lastrone di m 6 x 3 x 0,60 del peso di circa 18 tonnellate funge da copertura. È andata perduta la parete posteriore del dolmen e la relativa copertura, che doveva raggiungere un peso di circa 27 tonnellate.
Le foto del nuraghe Corvos, a Florinas, sono di Diversamente Sardi e ArcheoUri Vagando. Quelle del dolmen Sa Coveccada di Mores sono di Sergio Melis, Marco Cocco e Diversamente Sardi.