Il nuraghe Ruggiu, in territorio di Macomer, è un monotorre costruito con blocchi di medie e grandi dimensioni disposti a filari regolari. Il nuraghe non si presenta in buono stato di conservazione. L’ingresso a sud-est, crollato, immette in un corridoio che nella parete sinistra mostra l’accesso alla scala (anch’essa crollata). La camera è di pianta circolare e si conserva per un’altezza massima di 9 m.
A poca distanza dal nuraghe sono presenti le domus de janas di Filigosa, conosciute per aver dato il nome a un’importante cultura dell’eneolitico sardo, la cultura di Filigosa, strettamente collegata a quella di Abealzu, tant’è che si parla spesso di cultura di Abealzu-Filigosa. La necropoli è composta da quattro domus de janas pluricellulari, scavate su un’altura tufacea e caratterizzate dalla presenza di lunghi dromos d’accesso. Fu utilizzata dal III millennio a.C. fino ai primi secoli del II millennio a.C.
Le foto del nuraghe Ruggiu, a Macomer, sono di Gf Columbu, Alessandro Pilia, GioSharDna e Michele Manca. Quelle di una domu de janas di Filigosa, sempre a Macomer, sono di Sergio Melis e Nicola Castangia.