Semestene

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di Nicola Manca “I mangiatori di patate” e la strategia bottom up: Van Gogh, dicono, non fosse tanto “normale”. In effetti è così se si pensa al fatto che iniziò a disegnare a 27 anni per poi diventare uno dei più grandi rivoluzionari della pittura che l’uomo abbia mai conosciuto. Tuttavia, prima di arrivare a scomporre la luce con pennellate dense e intrise di olio, la sua produzione era concentrata sulle sfumature del nero e del marron che sono le stesse di cui si sporcano le mani quando ricopri di torba una pianta. Van Gogh si sentiva come un contadino, consumato dalla fatica fisica e dalla difficoltà della vita agreste, che, nonostante la profusione degli sforzi quotidiani, era costretto a vivere in condizione di miseria. Nonostante questo dipinse a lungo il suo rapporto con la terra. Sostava nei campi, con tavolozza, treppiede e i suoi capelli rossi, a osservare uomini e donne che aravano, raccoglievano e seminavano, per poi immortalare questi momenti sulla tela. Ne “I mangiatori di patate” (1885) vi è la sintesi della giornata: la convivialità e la condivisione del raccolto, non di un raccolto qualsiasi ma di quello fatto con le proprie mani, le proprie giornate fra pioggia e sole. Non è stato facile ottenere i frutti a partire dalla terra, ma quel raccolto è meritato, quel momento è magico. È questo quadro che mi è venuto in mente quando andammo a Semestene come ospiti di un evento che ha riportato vita al paese: la costruzione di una pinnetta. Il maestro, “colui che meno parla e più fa”, metteva a disposizione il proprio sapere perché non venisse perduto, i giovani ascoltavano e fra il fango e l’erba trasportavano pietrame, scolpivano blocchi, faticavano assieme. Dopo la fatica il pranzo fatto di frugalità e voglia di dividere. Sono stati momenti molto intensi. Vedendo queste scene mi convinco sempre più di come la strategia di crescita dal basso, fatta da tante braccia e tante teste differenti, sia quella vincente. Sicuramente non la più facile da gestire e da coordinare, ma quella che rende fieri del proprio percorso. Van Gogh a partire dalla terra fece della propria vita un capolavoro. Quello che potrebbe dipingere anche la Sardegna, perché dopo tutto a Semestene, partendo da un solo masso, la pinnetta l’hanno ultimata.