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Toro con uccello sul dorso

Catalogo “L’arte dei sardi” collezione Borowski 1983
37. Toro con uccello sul dorso
Bronzo. h 14,6 cm, l 11,6 cm
Sardegna, località sconosciuta.
Periodo nuragico, IX sec. a.C.
Questo toro fortemente stilizzato, con zampe stranamente lunghe e sottili, è riconoscibile come tale solo tramite le sue lunghissime corna piegate a semicerchio ed alla raffigurazione schematica del sesso. Un uccello è poggiato al centro del dorso. Sulla testa piatta, appuntita a triangolo, sporgono gli occhi rotondi. La coda è rigirata nella parte inferiore. Nonostante la notevole astrazione questo bronzetto è pieno di vitalità. Con pochi tratti è stata creata una meraviglia di rappresentazione naturale.
Il motivo “uccello su toro” si ripropone sui tori di Lilliu (G. Lilliu, Sculture della Sardegna nuragica, 1966), nr. 210 e 212; su questi però l’uccello è appoggiato tra le corna. La forte schematizzazione con lunghe zampe e tronco sottile, testa piatta ed occhi sporgenti si ripete anche su altri bronzetti, per esempio nel gruppo cervo e cane di Karlsruhe (SKK nr. 149), così come su un toro di Sassari proveniente dal nuraghe Pizzinnu (Maetzke, pagg .736, SKK, ill. 73a e 73b). Tutti e tre i bronzetti sono della stessa qualità e provengono probabilmente dalla stessa officina. Da confrontare per la forte stilizzazione dei corpi animali i bronzetti di Lilliu op.cit., nr. 209 al 212, 250 al 257.
Stato di conservazione: intatto. Il bronzo ha una forte corrosione, patina verde granulosa con punti rossi di ossidazione.
Bibliografia: SKK (Kunst und Kultur Sardiniens, 1980) Nr. 148

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Gruppo cervo e cane

Gruppo cervo e cane
bronzo, h 13,1 cm, Sardegna località sconosciuta.
Periodo nuragico, IX sec. a.C.
Karlsruhe, Badisches Landesmuseum

Comune:
Prov:
Autore:
Navicella con protome

Catalogo “L’arte dei sardi”, collezione Borowski 1983
Nr. 56 Navicella con protome bovina
Bronzo. l 14 cm, h 5,2
Sardegna, località sconosciuta.
VIII – VII sec. a.C.

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Prov:
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Guerriero con elmo a pettine e spada votiva sulla spalla

Nr.23 Catalogo collezione Borowski
Guerriero con elmo a pettine e spada votiva sulla spalla
Bronzo, h 11,2 cm, con condotto di colata 12,9 cm
Sardegna, località sconosciuta.
Cultura nuragica VII-VII sec. a.C.
Il guerriero, vestito con una tunica singola, porta un elmo a pettine di tipo caldeo che si ripete in una serie di statuette , probabilmente tutte della stessa officina (G.Lilliu, , Sculture della Sardegna nuragica,1966, nr. 92, 107 e 108). Sulla schiena è appeso ad una banda fissata alla spada votiva doppia, un piccolo scudo rotondo; alla stessa banda, sul petto, è sospeso il pugnale. Gli schinieri hanno un rivolgimento a foglia verso l’esterno (simili a G.Lilliu, op.cit. nr. 94 e 106).
Gli occhietti a bottoncino e l’ascella arcuata si ripetono in due guerrieri-demoni da Abini (Lilliu, op.cit. nr. 107 e 108) e sono solitamente caratteristici per i bronzetti del cosiddetto gruppo di Abini (vedi pag. 37 del catalogo).

I valori dell’analisi dei metalli dell’istituto di ricerca Rathgen di Berlino (J.Riederer) corrispondono alla lega tipica dei bronzi sardi.
Stato di conservazione: mancano il piede destro, l’avambraccio destro, gran parte della spada votiva e la cima del rialzo dell’elmo. Il condotto di colata a forcella è conservato. Patina verde macchiata e rimarginata con efflorescenze.
Bibliografia: SKK (Kunst und Kultur Sardiniens, 1980) Nr. 105

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Nobile sardo

Nr.25 Catalogo collezione Borowski
Nobile sardo
Bronzo, h 10,6 cm
Dalle vicinanze di Alba, precedentemente collezione Traverso.
Cultura nuragica VIII sec. a.C.
La figurina a gambe divaricate porta un corto gonnellino ripiegato sul davanti, sulla spalla sinistra il manto da pastore con i bordi ripiegati, un pugnale sul petto fermato su una larga banda e sulla testa un copricapo piatto con una fascia al centro. Il corpo è rappresentato appiattito, gli arti magri e la testa cubica e fortemente dominante. Le sopraciglia ed il naso formano una Ti.
Testa e corpo sono nelle loro forme simili al capotribù di Santa Vittoria (G.Lilliu, Sculture della Sardegna nuragica, 1966, nr. 6). Queste due statuette potrebbero essere state eseguite dallo stesso maestro fonditore. Affini per quanto riguarda la tipologia della testa, ma superiori nell’esecuzione, sono i due arcieri di Sa Costa (SKK, nr. 110 Lilliu, op. cit. nr. 24 e 25), così come il portatore d’acqua di Santa Vittoria (SKK, nr. 117).
I valori dell’analisi dei metalli dell’istituto di ricerca Rathgen di Berlino (J.Riederer) corrispondono alla lega tipica dei bronzi sardi.
Stato di conservazione: braccia e gambe per gran parte mancanti. Patina verde sabbiosa con incrostazioni
Bibliografia: SKK (Kunst und Kultur Sardiniens, 1980) Nr. 118 con richiami precedent

Comune:
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Parte superiore di una figura simile ad una scimmia

Nr. 30 Catalogo collezione Borowski
Parte superiore di una figura simile ad una scimmia
Bronzo h 3,7 cm
Sardegna, località sconosciuta.
Cultura nuragica VII-VI sec. a.C.
Questo frammento di bronzetto dal torso piatto, con le braccia strette al torso e gli avambracci sollevati si distingue da una figura umana per via della testa e del volto. La fronte sfuggente e la testa a punta ci riportano perlopiù ad una scimmia (confr. Nr. 54 e ill. nr. 35). La spina dorsale è messa in evidenza. Occhietti piccoli e rotondi e orecchie a bottone caratterizzano il volto sollevato in alto, in cui fronte e naso formano una Ti.
La testa ed il torso hanno la stessa particolarità stilistica della figura precedente nr. 29. È probabile che tutte e due provengano dalla stessa officina del gruppo barbaricino.
Stato di conservazione: il frammento, a cui manca di tutta la parte inferiore del corpo, ha piccoli danneggiamenti sul volto. Patina verde oliva.
Non pubblicato.

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Uomo in preghiera con spada votiva(?)

Nr. 29 Catalogo collezione Borowski
Uomo in preghiera con spada votiva(?)
Bronzo h 6,5 cm
Sardegna, località sconosciuta.
Cultura nuragica VII-VI sec. a.C.
La mano destra portata al petto in gesto di preghiera, il torace nudo, l’uomo è vestito con un corto gonnellino fatto di un materiale lavorato a coste (confr. SKK, nr. 98 e 106), ha il capo scoperto e tiene la spada votiva(?) con la mano sinistra stretta al corpo. Sul volto rotondo con la testa calva, gli occhi, il naso e la bocca sono piccoli. Per quanto riguarda la tipologia questa statuetta si può confrontare con un’altra di Cagliari, anche questa frammentaria (G.Lilliu, Sculture della Sardegna nuragica, 1966, nr.125), in cui Lilliu vede nel lungo e stretto oggetto una spada. Stilisticamente simile è la figura seguente, nr. 30.
È probabile la provenienza dalla stessa officina del gruppo barbaricino.
I valori dell’analisi dei metalli dell’istituto di ricerca Rathgen di Berlino (J.Riederer) corrispondono alla lega tipica dei bronzi sardi.
Stato di conservazione: mancano le gambe al di sotto del gonnellino; la punta della lancia è leggermente piegata. Patina liscia verde con efflorescenze.

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Sacerdotessa offerente

Nr. 33 Catalogo collezione Borowski
Sacerdotessa offerente
Bronzo, h 11,4 cm
Dall’Ogliastra
Cultura nuragica VIII- VII sec. a.C.
Questa figurina dal corpo snello porta sopra la tunica una stola rettangolare che sulla sinistra si sposta dal corpo: su questi indumenti , sulle spalle e le braccia, veste un mantello di stoffa, oramai spezzato, che sul dietro presenta un motivo di quattro strisce orizzontali e tra di queste tratti verticali disallineati.
Un cappello a punta ed un girocollo conico, formato da più anelli che si restringono verso l’alto, completano l’abbigliamento. Sotto l’abito si delineano piccoli seni rotondi.
Stato di conservazione: mancano gli avambracci ed i piedi. Una parte del manto è spezzata. Il viso è danneggiato. Patina verde-oliva scuro, in certi punti con incrostazioni.

Comune:
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Uomo con bastone

Nr. 31 Catalogo collezione Borowski
Uomo con bastone (?)
Bronzo h 9,5 cm
Sardegna, località sconosciuta.
Cultura nuragica VII-VI sec. a.C.
La figurina cilindrica, modellata grossolanamente, con braccia sottili e ginocchia ingrossate è posizionata su una piastra rettangolare. La tunica attillata, con riproduzione di strisce nella parte superiore e frange nel basso, è solamente accennata. La mano sinistra avrà stretto in origine un bastone oppure una spada, la cui punta è ancora presente nella piastra di appoggio (confrontare con G.Lilliu, Sculture della Sardegna nuragica, 1966, nr. 149). Il viso, su in collo che si allarga notevolmente verso il basso, è grossolano e modellato superficialmente, con piccoli occhi rotondi ed una piccola bocca. Il piede sinistro dell’uomo è decorato da un cerchio.
La tipologia e la qualità di questo bronzetto è rappresentativa per la maggior parte dei bronzi del così detto gruppo barbaricino (G.Lilliu, op.cit., Nr. 154-191).
Stato di conservazione: braccia spezzate, manca il bastone. Fusione di scarsa qualità, presenta forature. Patina perlopiù verde con grandi parti rosso brune.
Non pubblicato.

Comune:
Prov:
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Bronzo di sacerdotessa

Nr. 34 Catalogo collezione Borowski
Sacerdotessa
Bronzo, h 8,3 cm
Sardegna, Località sconosciuta
Cultura nuragica VII- VI sec. a.C.
Questa figurina femminile con cappello conico, lunga veste con frange ed una larga stola tiene le braccia ad angolo con il torso e le mani protratte probabilmente in un gesto rituale come di benedizione o di preghiera. Le linee verticali parallele incise nella veste e nel manto sembrano indicare una plissettatura della stoffa.
La statuetta, semplice nella sua struttura e con volto e corpo strutturati armonicamente, sembra essere il prodotto di un’officina relativamente tarda. Per il cappello da sacerdote confrontare con una statuetta a Cagliari (G:Lilliu, Sculture della Sardegna nuragica, 1966, nr. 120).
I valori dell’analisi dei metalli eseguiti nel laboratorio di analisi Rathgen a Berlino (J.Riederer) corrispondono ai valori tipici dei bronzi sardi.
Stato di conservazione: mancano i piedi. Le mani sono danneggiate. Patina verde scuro, granulosa e incrostata, con punti di ossidazione rosso-bruno.
Bibliografia: SKK, (Kunst und Kultur Sardiniens, 1980) nr. 124

Comune:
Prov:
Autore:
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Nr. 35 Catalogo collezione Borowski
Donna con mantello e cappuccio
Bronzo, h 8,1 cm, con canale di colata 10,4 cm
Sardegna, Località sconosciuta
Cultura nuragica VI sec. a.C.
La piccola statuetta cilindrica è sistemata su una piastra rettangolare ed è avvolta in un lungo mantello decorato con frange nella parte posteriore e con un cappuccio che getta un’ombra sul viso dagli occhi infossati e dal naso diritto.
Un lavoro un poco grossolano, probabilmente di una tarda officina della Barbagia (vedere pagg. 37 di questo catalogo).
I valori dell’analisi dei metalli eseguiti nel laboratorio di analisi Rathgen a Berlino (J.Riederer) corrispondono ai valori tipici dei bronzi sardi.
Stato di conservazione: mancano i piedi. Le mani sono danneggiate. Patina verde scuro, granulosa e incrostata, con punti di ossidazione rosso-bruno.

Bibliografia: SKK, (Kunst und Kultur Sardiniens, 1980) nr. 126

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Prov:
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