L’architettura funeraria dell’Età Nuragica è rappresentata essenzialmente dalle tombe megalitiche a corridoio, meglio conosciute come “tombe di giganti”, diffuse uniformemente in tutta la Sardegna pur con qualche differenza, anche se si nota una fortissima concentrazione nella parte centrale dell’Isola. Esse devono il loro nome alle notevoli dimensioni del corpo tombale e della camera funeraria che raggiungono rispettivamente misure sino a 27 e a 18 metri. Dimensioni determinate dal loro utilizzo come sepolture collettive. Nel Bronzo antico nasce e si sviluppa soprattutto la tomba di giganti di stile dolmeico ortostatico. Questa si differenzia dalla “allée” (sepolcri collettivi a corridoio) per il disegno del prospetto a esedra concava, definita da lastroni infissi verticalmente, che vanno crescendo in elevazione dalle estremità delle ali al centro dove domina, con valore architettonico e significato simbolico, l’alta stele monolitica o bilitica. In un gruppo abbastanza significativo di tombe, ugualmente diffuse nel Centro-Nord, in luogo della stele centinata la facciata presenta un fronte a filari di pietre, coronato da una pietra trapezoidale (concio a dentelli) con tre incavi in cui venivano presumibilmente inseriti tre piccoli betili litici. Nella Sardegna centro- meridionale, fa la sua apparizione e si sviluppa un altro tipo di tomba di giganti, a struttura propriamente “nuragica”, cui non è estranea la grande voga che prende il nuraghe monotorre. Nell’esedra non c’è più la stele o altro ornato, mentre rimane la nuda ed elegante prospettiva del muro concavo ordinato a file di pietra. Il portello è aperto nel muro; dietro sta l’oscuro e impressionante vano tombale. Le analisi di idratazione dei campioni di ossidiana, facenti parte della suppellettile funeraria, hanno consentito la datazione della generalità delle tombe di giganti ad un periodo compreso tra il 1588 (+-200) e il 1334 (+- 126) a.C. Una versione ipogeica di queste sepolture è infine rappresentata dalle “domus a prospetto architettonico”. In questo caso la stele centinata, l’intera fronte (con esedra e sedile) e l’estradosso delle tombe di giganti, in epoca nuragica, verranno anche scolpiti nella viva roccia, in corrispondenza di tombe ipogeiche simili alle domus de janas del Neolitico, ma composte in genere da un’unica cella più o meno allungata. In Sardegna si contano complessivamente, circa un migliaio di tombe di giganti.
Tombe dei Giganti
La tomba dei giganti Su Pranu est si presenta in stato di conservazione non ottimale, comunque è leggibile nelle sue componenti fondamentali. Nella facciata solo pochi blocchi dell'esedra si trovano nelle originarie posizioni, al centro sta la monumentale stele monolitica centinata, che presenta la particolarità di essere senza portello. La stele attualmente è spezzata in due, divelta e rovesciata sopra i resti della camera. La tomba è databile all'inizio dell'età del Bronzo, 1800 a.C. circa.
La tomba dei giganti di Iscrallotze è particolarmente diroccata. A vista, per ciò che residua sembra appartenere alla categoria delle TdG dolmeniche
La tomba dei giganti di Iscrallotze è particolarmente diroccata. A vista, per ciò che residua sembra appartenere alla categoria delle TdG dolmeniche
Il sito archeologico, risalente al neolitico finale, è composto da 5 domus de janas posizionate ad altezze differenti lungo il pendio montano ed è agilmente raggiungibile percorrendo un sentiero poco distante dalla strada provinciale Nuoro-Siniscola; la prima domus si apre direttamente sul sentiero mentre le altre si trovano tra la vegetazione al di sopra di questa.
Tomba I : la prima tomba ha un portello d'ingresso di forma rettangolare ornato da una cornice dal quale si accede all'anticella sub-rettangolare dove si apre a circa 60-70 cm dal pavimento l'ingresso della cella sepolcrale.
Tomba II : qualche metro più in alto troviamo la seconda tomba, la più grande e complessa del sito. Essa è costituita da un ampio portello d'accesso rettangolare, rifinito con una risega e un secondo accesso sulla sinistra di forma irregolare, dai quali si accede all'interno dell'ampia anticella, caratterizzata dalla presenza di una bellissima colonna di roccia. Qui troviamo altre 2 celle sepolcrali: la prima, di modeste dimensioni e con un portello rifinito da una cornice, si apre nella parete di destra a circa 1 metro dal pavimento, mentre la seconda si trova nell'angolo in basso a destra con la parete parzialmente crollata.
Tomba III e IV : salendo ancora troviamo altre 2 sepolture, la prima in basso a destra, probabilmente incompleta, presenta un portello con una ampia risega e una piccolissima cella. La seconda, invece, si trova sulla sinistra, in alto, con il portello d'accesso rifinito da una risega e composta da anticella e cella sepolcrale.
Tomba V : infine pochi metri più in alto troviamo l'ultima domus, costituita dall'anticella con parte della parete d'accesso e della copertura crollate, dalla quale si accede a 2 celle di piccole dimensioni a circa 1 metro da terra. All'esterno in alto è possibile notare segni di pittura rossa, simbolo della rinascita.
La tomba di giganti Sa Dom ''e S''Orcu è uno dei monumenti nuragici meglio conservati. Edificata su una leggero rialzo del terreno, è del tipo con fronte ad esedra a filari. Il corpo tombale, absidato, disposto lungo l''asse SE-NO, è lungo m 15,20. L''opera muraria è costituita da blocchi di basalto di medie dimensioni ben lavorati e disposti a filari regolari. In alcuni punti della muratura si osserva l''uso di zeppe di allettamento. (Sardegna Cultura)
Questa tomba dei giganti dolmenica è facilmente visitabile perché posta di fianco alla strada e vicina al più ampio complesso Aidu
In territorio di Vallermosa, zona Domu Baccheri, una piccola collinetta custodisce un nuraghe di cui vede solo la parte superiore della torre principale, fatta di grandi blocchi. Qualche decina di metri più avanti sono visibili o resti di una tomba di giganti.
La tomba dei giganti, che dista circa trecento metri dal nuraghe Tres Bias, sarebbe tra le più grandi della Sardegna in quanto la lunghezza apparente del corpo tombale – dall’abside all’ingresso – è di circa 23 metri. Tuttavia ciò che resta del monumento è interamente nascosto dalla vegetazione.
Sepoltura, sita in località Sarrala, del tipo "a filari". Tipologia ritenuta più recente rispetto alla "dolmeica" o "a stele"
Gli olivastri cresciuti nel corridoio tombale stanno demolendo ciò che rimane. Gli apporti di frasche, fogliame e sedimenti eolici hanno coperto le cavità.
Sulla parte anteriore di questa TdG qualcuno aveva realizzato una sorta di capanna utilizzando parte dei conci dell'esedra.
Oggi, comunque, a causa degli arbusti spinosi la tomba non è neanche facilmente raggiungibile.
La tomba dei giganti Su Pranu est si presenta in stato di conservazione non ottimale, comunque è leggibile nelle sue componenti fondamentali. Nella facciata solo pochi blocchi dell'esedra si trovano nelle originarie posizioni, al centro sta la monumentale stele monolitica centinata, che presenta la particolarità di essere senza portello. La stele attualmente è spezzata in due, divelta e rovesciata sopra i resti della camera. La tomba è databile all'inizio dell'età del Bronzo, 1800 a.C. circa.
La tomba dei giganti Su Pranu est si presenta in stato di conservazione non ottimale, comunque è leggibile nelle sue componenti fondamentali. Nella facciata solo pochi blocchi dell'esedra si trovano nelle originarie posizioni, al centro sta la monumentale stele monolitica centinata, che presenta la particolarità di essere senza portello. La stele attualmente è spezzata in due, divelta e rovesciata sopra i resti della camera. La tomba è databile all'inizio dell'età del Bronzo, 1800 a.C. circa.
La tomba dei giganti Su Pranu est si presenta in stato di conservazione non ottimale, ma comunque è leggibile nelle sue componenti fondamentali. Nella facciata solo pochi blocchi dell'esedra si trovano nelle originarie posizioni, al centro sta la monumentale stele monolitica centinata, che presenta la particolarità di essere senza portello. La stele attualmente è spezzata in due, divelta e rovesciata sopra i resti della camera. La tomba è databile all'inizio dell'età del Bronzo, 1800 a.C. circa.
Sepoltura quasi completamente distrutta
Il monumento risulta abbastanza distrutto da un riuscitissimo ed indiscriminato intervento di spietramento. Al di sotto dei numerosi conci accatastati che ricoprono la struttura, sembrerebbe di poter distinguere il corridoio e un’ala dell’esedra. Tra i conci, (che indicano come la tipologia della tomba fosse a filari in opera isodoma) realizzati con molta cura, si possono osservare la c.d. stele a dentelli e alcuni elementi a profilo curvilineo pertinenti alla zona absidale.
Il monumento risulta abbastanza distrutto da un riuscitissimo ed indiscriminato intervento di spietramento. Al di sotto dei numerosi conci accatastati che ricoprono la struttura, sembrerebbe di poter distinguere il corridoio e un’ala dell’esedra. Tra i conci, (che indicano come la tipologia della tomba fosse a filari in opera isodoma) realizzati con molta cura, si possono osservare la c.d. stele a dentelli e alcuni elementi a profilo curvilineo pertinenti alla zona absidale.
Il monumento risulta abbastanza distrutto da un riuscitissimo ed indiscriminato intervento di spietramento. Al di sotto dei numerosi conci accatastati che ricoprono la struttura, sembrerebbe di poter distinguere il corridoio e un’ala dell’esedra. Tra i conci, (che indicano come la tipologia della tomba fosse a filari in opera isodoma) realizzati con molta cura, si possono osservare la c.d. stele a dentelli e alcuni elementi a profilo curvilineo pertinenti alla zona absidale.
La tomba dei giganti Su Pranu est si presenta in stato di conservazione non ottimale, comunque è leggibile nelle sue componenti fondamentali. Nella facciata solo pochi blocchi dell'esedra si trovano nelle originarie posizioni, al centro sta la monumentale stele monolitica centinata, che presenta la particolarità di essere senza portello. La stele attualmente è spezzata in due, divelta e rovesciata sopra i resti della camera. La tomba è databile all'inizio dell'età del Bronzo, 1800 a.C. circa.
La tomba dei giganti Su Pranu est si presenta in stato di conservazione non ottimale, comunque è leggibile nelle sue componenti fondamentali. Nella facciata solo pochi blocchi dell'esedra si trovano nelle originarie posizioni, al centro sta la monumentale stele monolitica centinata, che presenta la particolarità di essere senza portello. La stele attualmente è spezzata in due, divelta e rovesciata sopra i resti della camera. La tomba è databile all'inizio dell'età del Bronzo, 1800 a.C. circa.
La tomba dei giganti Su Pranu est si presenta in stato di conservazione non ottimale, ma comunque è leggibile nelle sue componenti fondamentali. Nella facciata solo pochi blocchi dell’esedra si trovano nelle originarie posizioni, al centro sta la monumentale stele monolitica centinata, che presenta la particolarità di essere senza portello. La stele attualmente è spezzata in due, divelta e rovesciata sopra i resti della camera. La tomba è databile all’inizio dell’età del Bronzo, 1800 a.C. circa.
La tomba dei giganti Su Pranu est si presenta in stato di conservazione non ottimale, ma comunque è leggibile nelle sue componenti fondamentali. Nella facciata solo pochi blocchi dell’esedra si trovano nelle originarie posizioni, al centro sta la monumentale stele monolitica centinata, che presenta la particolarità di essere senza portello. La stele attualmente è spezzata in due, divelta e rovesciata sopra i resti della camera. La tomba è databile all’inizio dell’età del Bronzo, 1800 a.C. circa.
La tomba dei giganti Su Pranu est si presenta in stato di conservazione non ottimale, ma comunque è leggibile nelle sue componenti fondamentali. Nella facciata solo pochi blocchi dell’esedra si trovano nelle originarie posizioni, al centro sta la monumentale stele monolitica centinata, che presenta la particolarità di essere senza portello. La stele attualmente è spezzata in due, divelta e rovesciata sopra i resti della camera. La tomba è databile all’inizio dell’età del Bronzo, 1800 a.C. circa.
La tomba dei giganti Su Pranu est si presenta in stato di conservazione non ottimale, ma comunque è leggibile nelle sue componenti fondamentali. Nella facciata solo pochi blocchi dell’esedra si trovano nelle originarie posizioni, al centro sta la monumentale stele monolitica centinata, che presenta la particolarità di essere senza portello. La stele attualmente è spezzata in due, divelta e rovesciata sopra i resti della camera. La tomba è databile all’inizio dell’età del Bronzo, 1800 a.C. circa.
La tomba dei giganti Su Pranu si presenta in stato di conservazione non ottimale, ma comunque è leggibile nelle sue componenti fondamentali. Nella facciata solo pochi blocchi dell’esedra si trovano nelle originarie posizioni, al centro sta la monumentale stele monolitica centinata, che presenta la particolarità di essere senza portello. La stele attualmente è spezzata in due, divelta e rovesciata sopra i resti della camera. La tomba è databile all’inizio dell’età del Bronzo, 1800 a.C. circa.