Nuraghe in buono stato realizzato in massi di granito rossastro. Dotato di scala elicoidale. Probabile nuraghe complesso
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Nuraghe in buono stato realizzato in massi di granito rossastro. Dotato di scala elicoidale. Probabile nuraghe complesso
Nuraghe in buono stato realizzato in massi di granito rossastro. Dotato di scala elicoidale. Probabile nuraghe complesso
Nuraghe in buono stato realizzato in massi di granito rossastro. Dotato di scala elicoidale. Probabile nuraghe complesso
Nuraghe in buono stato realizzato in massi di granito rossastro. Dotato di scala elicoidale. Probabile nuraghe complesso
La domu è parzialmente crollata, ma sono comunque apprezzabili le incisioni ed i bassorilievi (col motivo delle doppie corna) che ornano le pareti. Sono presenti anche segni di pittura rossa. A pochi metri sulla destra un’altra domus parzialmente interrata e altrettanto malconcia.
La domu è parzialmente crollata, ma sono comunque apprezzabili le incisioni ed i bassorilievi (col motivo delle doppie corna) che ornano le pareti. Sono presenti anche segni di pittura rossa. A pochi metri sulla destra un’altra domus parzialmente interrata e altrettanto malconcia.
La domu è parzialmente crollata, ma sono comunque apprezzabili le incisioni ed i bassorilievi (col motivo delle doppie corna) che ornano le pareti. Sono presenti anche segni di pittura rossa. A pochi metri sulla destra un’altra domus parzialmente interrata e altrettanto malconcia.
La domu è parzialmente crollata, ma sono comunque apprezzabili le incisioni ed i bassorilievi (col motivo delle doppie corna) che ornano le pareti. Sono presenti anche segni di pittura rossa. A pochi metri sulla destra un’altra domus parzialmente interrata e altrettanto malconcia.
La domu è parzialmente crollata, ma sono comunque apprezzabili le incisioni ed i bassorilievi (col motivo delle doppie corna) che ornano le pareti. Sono presenti anche segni di pittura rossa. A pochi metri sulla destra un’altra domus parzialmente interrata e altrettanto malconcia.
La domu è parzialmente crollata, ma sono comunque apprezzabili le incisioni ed i bassorilievi (col motivo delle doppie corna) che ornano le pareti. Sono presenti anche segni di pittura rossa. A pochi metri sulla destra un’altra domus parzialmente interrata e altrettanto malconcia.
La tomba venne costruita in più fasi. La prima è databile alla prima età del bronzo, durante il periodo in cui in Sardegna era diffusa la cultura di Bonnanaro (1800 a.C. circa). All’epoca la tomba doveva apparire come un dolmen a cista, ricoperto da un tumulo. In epoca nuragica il sito venne riadattato in tomba dei giganti con l’ampliamento della camera funeraria e la realizzazione dell’esedra, composta da 14 lastre tra cui spicca la stele centrale, dotata di ingresso alta quasi 4 metri.
Prov: Olbia-Tempio
Autore: Francesco Giorgioni Sardo
Codice Geo: NUR11488
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