Divinità lunari
di Giorgio Valdes Le rovine del tempio di Astarte sono visibili sulla sommità della Sella del Diavolo di Cagliari. Questa divinità fenicia, identificabile con la punica Tanit, rappresentava la dea madre ma era anche associata alla fertilità, all’amore e al piacere. Non è quindi un caso se nel suo tempio della “Sella” si presume venisse praticata la prostituzione sacra. Il sincretismo religioso accomunava Astarte /Tanit ad altre divinità come la greca Afrodite e la romana Venere, ma anche … Leggi tutto
Il “bipenne” DEI MENHIR SARDI
di Giorgio Valdes In un passo del libro “Ricerche preistoriche in Sardegna” (2005) l’autore, l’archeologo Enrico Atzeni, si sofferma sulla descrizione di una statua menhir, in merito alla quale egli così riferisce: “ Nel cuore dell’isola, a circa sei chilometri a NNO di Laconi, capoluogo del Sarcidano, ‘Genna Arrele’ è un piccolo altipiano pastorale alla quota di m 400 sul livello del mare, circondato da colline trachitiche che raggiungono i m 500 d’altezza con la punta del nuraghe … Leggi tutto
Nuraghe Su Sonadori – VILLASOR
In un post curato da Antonello Gregorini su segnalazione di Attilio Piras (Decimoputzu) si leggeva quanto segue: “Vicino all’Acqua Cotta vi era una miniera detta l’Argentiera in Monti Zippiri, coltivata dal 1860, da una società inglese. Inizialmente vi lavoravano circa 400 uomini ed in seguito diminuirono perché l’abbondanza dell’acqua impediva l’esecuzione dei lavori. Nei pressi si trovavano dei pozzi antichi che servirono da tomba agli assassinati dai pastori barbaricini che ivi svernavano annualmente colle loro greggi. I poteri terapeutici … Leggi tutto
Il sole e i nuraghi
di Giorgio Valdes L’evento della luce dai fori apicali di alcuni nuraghi è stata descritta in un articolo apparso tempo fa su Lacanas.it, che richiama gli studi riportati nel libro “La luce del toro” (G.R.S Gruppo Ricerche Sardegna, PTM 2011). Nell’articolo si legge tra l’altro che tale evento “si verifica quando il sole, nei giorni del solstizio d’estate, raggiunge una determinata altezza. In questo giorno particolare è possibile ammirare uno degli eventi più sbalorditivi che animano queste antiche … Leggi tutto
Perda Liana – GAIRO
Perda Liana, tipica formazione rocciosa situata a 1293 m slm, è una delle principali curiosità morfologiche della Sardegna. Secondo quanto si legge sul sito istituzionale “Sardegna Ambiente”, è chiamata taccu o tònneri nel dialetto locale, e costituisce in Ogliastra il più importante testimone d’erosione dell’antica copertura calcarea del Giurese e del suo substrato. Ha un profilo composito: in alto, un maestoso torrione cilindrico calcareo-dolomitico, le cui pareti sub-verticali appaiono suddivise in regolari blocchi prismatici per la disposizione ortogonale … Leggi tutto
Nuraghe Diana – QUARTU SANT’ELENA
“Lungo il ‘limes’ costiero che controlla il roccioso arco orientale del Golfo di Quartu Sant’Elena, il Nuraghe Diana di ‘Is Mortorius’ domina l’omonimo promontorio e le due contigue, protette baie sabbiose d’agevole approdo marittimo. Nell’ambito del Demanio Militare, l’area archeologica di pertinenza fu occupata, durante la seconda guerra mondiale, dagli impianti bellici e logistici della Batteria “C.Faldi” e per le emergenze a quota m.35 sul circostante caos granitico ebbe sui ciclopici ruderi il sovraccarico di un fortino in … Leggi tutto
Il mito di Medusa
di Giorgio Valdès Chi non ricorda la leggenda di Perseo, figlio di Zeus e di Danae, che giunse in occidente indossando i calzari alati per uccidere la gorgone Medusa, mozzandole il capo irto di serpenti ? Il nome Medusa significa sovrana o padrona e parrebbe derivare dal sanscrito Medha, che passò nel greco come Metis e nell’egizio come Met o Maat. Mat era la dea della regola e della giustizia e portava sul capo la piuma, emblema dell’Occidente, “la regione … Leggi tutto
Il nuraghe Su Mulinu – VILLANOVAFRANCA
In una sua descrizione del nuraghe Su Mulinu di Villanovafranca (I Tesori dell’Archeologia a cura di Alberto Moravetti), l’archeologa Lavinia Foddai scrive in particolare che questo monumento “situato sul rilievo collinare che domina il corso del rio Mannu… è stato scavato per la prima volta negli anni Sessanta del Novecento da Giovanni Lilliu e successivamente da Giovanni Ugas… Il sito, frutto di tre distinte fasi costruttive, comprende un nuraghe complesso provvisto di antemurale ed un vasto villaggio. Alla … Leggi tutto
I pozzi sacri galluresi di “Sa Testa” e “Milis”. OLBIA e GOLFO ARANCI
Lo storico Dionigi Panedda (Bitti 1916 – Olbia 1989), in alcuni passi del libro “Olbia e il suo volto, proponeva alcune considerazioni sui pozzi sacri, raffrontando in particolare la struttura del pozzo di “Milis” a Golfo Aranci con quella del pozzo di “Sa Testa” a Olbia: “I pozzi sacri, o templi a pozzo, erano luoghi di culto, nei quali i nuragici veneravano l’acqua di vena, che ritenevano sede del dio o del dio delle fonti. Il tempio a … Leggi tutto
Le gerarchie nuragiche
di Giorgio Valdes Comprendere quale o quali fossero le funzioni assolte dai nuraghi nel lungo periodo del loro utilizzo è probabilmente il principale ed ancora irrisolto quesito che spesso anima i dibattiti, coinvolgendo i professionisti di settore come anche i semplici appassionati. Poter svelare questo mistero è peraltro basilare se si considera che è proprio il “nuraghe” l’elemento caratterizzante della civiltà del bronzo e per altri versi la più evidente “unicità” che caratterizza il territorio dell’isola. I pareri … Leggi tutto