“Nel vecchio ipogeo preistorico troviamo tombe finemente lavorate che il candore della pietra notevolmente impreziosisce, come la raffinata Tomba XI, scolpita in maniera elegante e sofisticata.”
Essa ci appare come una coltre bianca immersa nella verde campagna circostante. Questo grazie al tavolato di basalto di cui è formata.
Fu utilizzata sin dalla preistoria come luogo di culto, poi man mano riutilizzata dai romani, bizantini e vandali.
Ogni epoca storica ha lasciato delle impronte ben visibili.
Nel vecchio ipogeo preistorico troviamo tombe finemente lavorate che il candore della pietra notevolmente impreziosisce, come la raffinata Tomba XI, scolpita in maniera elegante e sofisticata. Nel periodo romano tale ipogeo venne usato come vineria, modificando diverse tombe con impianti di vinificazione, appunto.
I Bizantini riutilizzarono le tombe come sepolcri, adattandole al loro stile. Lo si evince nella tomba detta della cava (data la vicinanza alla cava).
In essa troviamo anche delle figure antropomorfe (per me di origine molto piu’ antica), scolpite sulla parete, che rappresentano un rito funebre.
Infine, abbiamo diversi loculi, nella parte alta, del periodo vandalico.
Testo: Piera Farina Sechi
Foto: Bruno Sini / Piera Farina