L’”Accas”, di Narbolia, è un nuraghe in discreto stato di conservazione. Il monumento non è stato scavato e sia l’ingresso che l’interno si presentano parzialmente interrati, probabilmente per un’altezza di circa 2 m rispetto al piano di calpestio originale. La camera è comunque accessibile. All’interno, sulla sinistra, si diparte il vano scala, completamente interrato e inaccessibile. Sempre all’interno della camera, lungo le pareti, sono invece appena distinguibili, perché anch’esse interrate, le tre nicchie.
Il Nuraghe Tradori, sempre in territorio di Narbolia, “è costruito in basalto nero. L’ingresso presenta un’arcata ogivale ed è molto basso. La camera, da cui partono due bassi corridoi, è a pianta circolare con volta a pseudocupola (tholos) molto alta e tutt’ora intatta. All’esterno del nuraghe è presente una parte di muraglia formata da grosse pietre, sulla parte esterna della quale, orientato verso sud-est, si apre un cunicolo che scende in profondità, e che pare arrivi sotto il nuraghe”. (Il Portale Sardo)
Le foto del nuraghe Accas sono di Marco Cocco e Francesca Cossu. Quelle del nuraghe Tradori sono di Francesca Cossu e Stefano Sanna.