Nuraghi Majore e Mitti di Cheremule e Pibirra di Romana

Il “Majore” di Cheremule è un tipico nuraghe monotorre, che allo stato attuale si eleva per più di otto metri, con evidente rastrematura verso l’alto, e presenta un unico ingresso sul lato sud-est. Dall’ingresso, un corridoio conduce alla camera centrale del piano terra, costituita da una struttura a tholos, mentre sulla sinistra si accede ad una scala. Poiché la torre è stata interessata da un crollo di notevole entità, prima degli anni ’80 si è reso necessario un intervento di restauro.

Il “Mitti” o “Fenestras”, sempre in territorio di Cheremule, è un nuraghe sito in posizione panoramica sopra uno sperone roccioso in prossimità della strada tra Thiesi e Romana, da cui domina il paesaggio sottostante dove si trova, in particolare, il nuraghe Majore

Il nuraghe “Pibirra”, in territorio di Romana, prende il proprio nome da “pibiri”/pepe. Il monumento e l’area circostante sono state oggetto di indagini scientifiche agli inizi del 2000. Il corpo principale, edificato in pietra calcarea, è costituito da una torre centrale, e da almeno altre due torri aggiunte raccordate da cortine rettilinee. È visibile la scala elicoidale, mentre il corpo principale è inglobato all’interno di un antemurale costituito da diverse torri raccordate da muri sia rettilinei che curvilinei.

Le foto del nuraghe Majore, di Cheremule, sono di Nicola Castangia e Antonello Gregorini, mentre quelle del nuraghe Mitti o Fenestras, sempre di Cheremule, sono di Giovanni Sotgiu. Le foto del nuraghe Pibirra, di Romana, sono di Gigi Rocca.