di Antonello Gregorini
Nel video il trailer del libro https://www.youtube.com/watch?v=NcYI1uskRCE&feature=youtu.be
Sta per uscire la seconda edizione del libro dell’archeologo sassarese Augusto Mulas che, rispetto alla prima, riporta importanti novità. Una teoria per cui la disposizione dei principali monumenti archeologici della Valle dei Nuraghi di Torralba e Giave siano la riproduzione a terra dell’apparente distribuzione delle sette sorelle in cielo. Nel video qui linkato gli amici di Nurnet potranno ammirare il trailer di presentazione. Io ho appena terminato la lettura della prima edizione. E’ un libro per chi è disposto a credere a ipotesi sorprendenti e non è congelato dietro il paradigma della sedicente scientificità. Spiega come da una inopinata intuizione si sia passati alla verifica sul campo, a cui sono seguiti gli studi archeologici, archeometrici e matematici delle varie ipotesi di verifica. Il calcolo delle distanze normalizzate e apparenti, attraverso dei complessi modelli sviluppati dall’ingegner Marco Sanna, in forma matematica quindi scientifica perché riproducibile e verificabile, mostra come le probabilità che i costruttori dei nuraghi della valle di Torralba non avessero voluto riproporre in terra ciò che regolarmente appariva in cielo, siano prossime allo zero. Il dottor Mulas però sviluppa anche ragionamenti logici e si domanda perché il Santu Antine abbia una struttura di Fondazione pari a circa il 30% dell’intero edificato nonostante sarebbe stato più logico realizzarlo qualche centinaia di metri più in là, in corrispondenza dei frequenti ammassi di basalto. Evidentemente quel nuraghe doveva essere costruito lì, in quel punto, al centro della valle, a rappresentare Alcione. In terra il nuraghe più evidente rappresenta il centro di una configurazione analoga in cielo, denominata Le Pleiadi. Interessante la ricerca letteraria e antropologica che l’autore fa delle rappresentazioni di questa costellazione nell’antichità ma anche nei dicius tramandanti la saggia conoscenza dei nostri pastori e contadini che ad esse legavano importanti decisioni nelle loro attività e scelte.