Il poco che resta del nuraghe Li Espi vicino alla diga del Liscia
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Il poco che resta del nuraghe Li Espi vicino alla diga del Liscia
Realizzato in granito con funzione di sepoltura collettiva e, insieme, di luogo di culto è un classico esempio della cultura del megalitismo che ha caratterizzato l’Europa, e l’Isola in particolare, durante l’età del rame (III millennio a.C.). Il dolmen è eseguito secondo il sistema trilitico (dal greco tri, tre, e lithos, pietra) – il più antico schema architettonico conosciuto – caratterizzato da elementi portanti disposti in verticale che ne sorreggono degli altri poggiati orizzontalmente.
Realizzato in granito con funzione di sepoltura collettiva e, insieme, di luogo di culto è un classico esempio della cultura del megalitismo che ha caratterizzato l’Europa, e l’Isola in particolare, durante l’età del rame (III millennio a.C.). Il dolmen è eseguito secondo il sistema trilitico (dal greco tri, tre, e lithos, pietra) – il più antico schema architettonico conosciuto – caratterizzato da elementi portanti disposti in verticale che ne sorreggono degli altri poggiati orizzontalmente.
Realizzato in granito con funzione di sepoltura collettiva e, insieme, di luogo di culto è un classico esempio della cultura del megalitismo che ha caratterizzato l’Europa, e l’Isola in particolare, durante l’età del rame (III millennio a.C.). Il dolmen è eseguito secondo il sistema trilitico (dal greco tri, tre, e lithos, pietra) – il più antico schema architettonico conosciuto – caratterizzato da elementi portanti disposti in verticale che ne sorreggono degli altri poggiati orizzontalmente.
Realizzato in granito con funzione di sepoltura collettiva e, insieme, di luogo di culto è un classico esempio della cultura del megalitismo che ha caratterizzato l’Europa, e l’Isola in particolare, durante l’età del rame (III millennio a.C.). Il dolmen è eseguito secondo il sistema trilitico (dal greco tri, tre, e lithos, pietra) – il più antico schema architettonico conosciuto – caratterizzato da elementi portanti disposti in verticale che ne sorreggono degli altri poggiati orizzontalmente.
Il dolmen è costituito da una serie di massi squadrati e lastroni semilavorati disposti verticalmente in modo tale da creare una camera a pianta rettangolare della lunghezza di circa sei metri. Al di sopra, ad un’altezza di circa 2 metri e 20 altri due lastroni poggiati a piattabanda chiudono il vano funerario; uno dei due lastroni, tra i manufatti dello stesso genere, è per dimensioni il secondo in tutto il bacino del Mediterraneo: misura 4,80 x 3,42 m e ha uno spessore di circa 45 cm.
Il dolmen è costituito da una serie di massi squadrati e lastroni semilavorati disposti verticalmente in modo tale da creare una camera a pianta rettangolare della lunghezza di circa sei metri. Al di sopra, ad un’altezza di circa 2 metri e 20 altri due lastroni poggiati a piattabanda chiudono il vano funerario; uno dei due lastroni, tra i manufatti dello stesso genere, è per dimensioni il secondo in tutto il bacino del Mediterraneo: misura 4,80 x 3,42 m e ha uno spessore di circa 45 cm.
Il dolmen è costituito da una serie di massi squadrati e lastroni semilavorati disposti verticalmente in modo tale da creare una camera a pianta rettangolare della lunghezza di circa sei metri. Al di sopra, ad un’altezza di circa 2 metri e 20 altri due lastroni poggiati a piattabanda chiudono il vano funerario; uno dei due lastroni, tra i manufatti dello stesso genere, è per dimensioni il secondo in tutto il bacino del Mediterraneo: misura 4,80 x 3,42 m e ha uno spessore di circa 45 cm.
Realizzato in granito con funzione di sepoltura collettiva e, insieme, di luogo di culto è un classico esempio della cultura del megalitismo che ha caratterizzato l’Europa, e l’Isola in particolare, durante l’età del rame (III millennio a.C.). Il dolmen è eseguito secondo il sistema trilitico (dal greco tri, tre, e lithos, pietra) – il più antico schema architettonico conosciuto – caratterizzato da elementi portanti disposti in verticale che ne sorreggono degli altri poggiati orizzontalmente.
Il dolmen è costituito da una serie di massi squadrati e lastroni semilavorati disposti verticalmente in modo tale da creare una camera a pianta rettangolare della lunghezza di circa sei metri. Al di sopra, ad un’altezza di circa 2 metri e 20 altri due lastroni poggiati a piattabanda chiudono il vano funerario; uno dei due lastroni, tra i manufatti dello stesso genere, è per dimensioni il secondo in tutto il bacino del Mediterraneo: misura 4,80 x 3,42 m e ha uno spessore di circa 45 cm.
Realizzato in granito con funzione di sepoltura collettiva e, insieme, di luogo di culto è un classico esempio della cultura del megalitismo che ha caratterizzato l’Europa, e l’Isola in particolare, durante l’età del rame (III millennio a.C.). Il dolmen è eseguito secondo il sistema trilitico (dal greco tri, tre, e lithos, pietra) – il più antico schema architettonico conosciuto – caratterizzato da elementi portanti disposti in verticale che ne sorreggono degli altri poggiati orizzontalmente.