Risultati della ricerca


#immagini: 159

Domus de Janas Baddenare

Nel costone calcareo che delimita l’altopiano di Baddenare sono scavate due domus de janas di impianto pluricellulare. Entrambe presentano anticella, cella e due cellette secondarie. Ad un ipogeo si accede per mezzo di un lungo dromos, all’altro attraverso un portello rialzato dal piano di campagna. La domus con ingresso “a dromos” conserva due belle colonne nella cella principale ed un’iscrizione incisa (L M S), verosimilmente di età romana o medievale.

INSEGNA COMPOSTA DA SPADA CENTRALE VOTIVA SORMONTATA DA PLACCA, PROTOMI DI CERVO E PUGNALE E DUE SPADE LATERALI

80) INSEGNA COMPOSTA DA SPADA CENTRALE VOTIVA SORMONTATA DA PLACCA, PROTOMI DI CERVO E PUGNALE E DUE SPADE LATERALI
Nome: insegna oplolatrica (ovvero di venerazione delle armi)
Dimensioni: altezza del supporto della spada centrale 9 cm – altezza della spada centrale 129 cm – altezza della placca dalla punta del pugnale alla base dei pendagli 20 cm – altezza spade laterali 127 cm
Aspetto: la composizione risulta formata da tre elementi aperti a ventaglio, disposti in simmetria: due spade laterali oblique e una spada centrale dritta che risulta il fulcro dello schema, sia per la postura centrale sia perché sormontata da una lastra bicervide terminante in alto con un pugnaletto.
La grande lastra della spada centrale é l’elemento più vistoso e interessante: ha forma quadrangolare, allargata in alto in una linea sinuosa con schema delle protomi cervine.
Nel mezzo sono ritagliate due piccole aperture rettangolari, fornite di chiusini a maniglia verticale (un elemento di chiusura è andato perduto in una “recente mostra” – dice Lilliu ?).
I chiusini si aprivano e si chiudevano, alternativamente, uno da una faccia e l’altro dalla faccia opposta….un simbolismo ideologico che oggi ci sfugge, ammette Lilliu.
Sotto le minuscole aperture ci sono tre occhielli per parte, da cui scendono altrettanti pendagli con forma di accettine o linguette, già viste nella cultura di Halstatt, quindi forse trattasi non solo di linguette ornamentali.
La lastra si confonde alla sommità con lo schema cervino, a doppia protome contrapposta. Le corte corna delle protomi convergono all’indietro, i colli sono corti e lisci, teste gracili e appuntite, occhi a globetto.
Sulla sommità della spada centrale vi è un pugnale a lunga e larga foglia, infisso in una ghiera.
Luogo di ritrovamento: Padria (SS), località sos Cunzados o Funtana Coberta
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari

Comune:
Prov:
Autore:
Guerriero sardo

Sono sei le rondelle rappresentate negli scudi degli spadacini, visibili nei dipinti murari Egizi! Sono sei anche quelle rappresentate nello scudo impugnato dal bronzetto spadacino di Padria. Le rondelle si interrompono la dove passa il braccio che impugna lo scudo, osservate il bronzetto, stessa impugnatura con braccio passante nella stessa posizione!.

Comune:
Prov:
Autore: Andrea Loddo