Risultati della ricerca


#immagini: 38568

Domus de janas Sa Mesana

Si trova nel territorio comunale di Chiaramonti (SS), sulla riva sinistra del rio Oloitti quando attraversa quell’ampio territorio ricco di emergenze archeologiche che si amplia partendo dalla necropoli di Murrone e giù a valle verso Bardedu e Moronzanos. Si sviluppa a L in numero di tre camere con anticella.

Domus de janas Sa Mesana

Si trova nel territorio comunale di Chiaramonti (SS), sulla riva sinistra del rio Oloitti quando attraversa quell’ampio territorio ricco di emergenze archeologiche che si amplia partendo dalla necropoli di Murrone e giù a valle verso Bardedu e Moronzanos. Si sviluppa a L in numero di tre camere con anticella. La foto che riporta lo scranno del Re “sa trona de su Re” è poco distante e incuriosisce per la sua forma che ergonomicamente si addice ad un posteriore “regale” importante di un comandante ma, forse un concio di età nuragica.

Domus de janas Sa Mesana

Si trova nel territorio comunale di Chiaramonti (SS), sulla riva sinistra del rio Oloitti quando attraversa quell’ampio territorio ricco di emergenze archeologiche che si amplia partendo dalla necropoli di Murrone e giù a valle verso Bardedu e Moronzanos. Si sviluppa a L in numero di tre camere con anticella.

Nuraghe Santu Pedru

Sito molto degradato e quasi cancellato dalle attività umane. All’interno di un grande tancato in località S. Pietro, poco lontano dalla omonima chiesa campestre, a ridosso di una vecchia casa colonica posta in cima a una lieve sommità, sono appena evidenti le rovine di un nuraghe arcaico del quale rimangono solamente pochissime strutture murarie di base. I pochi elementi affioranti interrotti dalle murature della casa fanno pensare che questa sia stata edificata sopra i ruderi della costruzione nuragica. I materiali impiegati sono di roccia arenaria di grandi dimensioni. Dalle rovine di questo insediamento provengono alcune centinaia di frammenti di ceramica nuragica pertinenti a recipienti e vasi di varia conformazione, oltre a utensili litici, schegge e microliti in ossidiana, resti di pasto ecc.

Tomba di giganti Li Mizzani

La tomba è costruita con tecnica a filari. Il corpo tombale contiene un corridoio funebre rettangolare; chiuso sul fondo da un’unica lastra di testata sagomata ad arco L’esedra si conserva solo in parte: l’emiciclo è delimitato da lastre ortostatiche di dimensioni ridotte, alla base delle quali si sviluppa un basso bancone-sedile, anch’esso incompleto, destinato ad accogliere le offerte. Il paramento murario posteriore dell’esedra si raccorda senza soluzione di continuità col corpo tombale.

Comune: PALAU
Prov: Sassari
Autore: Lucia Corda
Codice Geo: NUR11537
> Scheda Geoportale
Tomba di giganti Li Mizzani

La tomba è costruita con tecnica a filari. Il corpo tombale contiene un corridoio funebre rettangolare; chiuso sul fondo da un’unica lastra di testata sagomata ad arco L’esedra si conserva solo in parte: l’emiciclo è delimitato da lastre ortostatiche di dimensioni ridotte, alla base delle quali si sviluppa un basso bancone-sedile, anch’esso incompleto, destinato ad accogliere le offerte. Il paramento murario posteriore dell’esedra si raccorda senza soluzione di continuità col corpo tombale.

Comune: PALAU
Prov: Sassari
Autore: Lucia Corda
Codice Geo: NUR11537
> Scheda Geoportale
Tomba di giganti di Mizzani

La tomba è costruita con tecnica a filari. Il corpo tombale contiene un corridoio funebre rettangolare; chiuso sul fondo da un’unica lastra di testata sagomata ad arco L’esedra si conserva solo in parte: l’emiciclo è delimitato da lastre ortostatiche di dimensioni ridotte, alla base delle quali si sviluppa un basso bancone-sedile, anch’esso incompleto, destinato ad accogliere le offerte. Il paramento murario posteriore dell’esedra si raccorda senza soluzione di continuità col corpo tombale.

Comune: PALAU
Prov: Sassari
Autore: Lucia Corda
Codice Geo: NUR11537
> Scheda Geoportale
Domus de Janas Sos Furrighesos

La necropoli è costituita da 18 domus de janas, scavate su tre livelli orizzontali sovrapposti a partire dalla linea basale del costone, per un’altezza massima di m 3 sul piano di campagna. I materiali rinvenuti nel corso degli scavi hanno consentito di datare le sepolture ad un periodo compreso tra il Neolitico finale (cultura di San Michele, 3200-2800 a.C.) e il Bronzo antico (cultura di Bonnanaro, 1800-1600 a.C.).