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Villaggio nuragico Bruncu ‘e s’Omu

Del complesso fanno parte un nuraghe, costituito da una torre centrale ubicata sulla sommità di una collinetta basaltica e da vari corpi aggiunti posizionati lungo i versanti del medesimo rilievo, oggetto di indagini archeologiche nel 2003, e un importante villaggio capannicolo, ubicato alle pendici sud-orientali della collina.

Villaggio nuragico Bruncu ‘e s’Omu

Del complesso fanno parte un nuraghe, costituito da una torre centrale ubicata sulla sommità di una collinetta basaltica e da vari corpi aggiunti posizionati lungo i versanti del medesimo rilievo, oggetto di indagini archeologiche nel 2003, e un importante villaggio capannicolo, ubicato alle pendici sud-orientali della collina.

Villaggio nuragico Bruncu ‘e s’Omu

Del complesso fanno parte un nuraghe, costituito da una torre centrale ubicata sulla sommità di una collinetta basaltica e da vari corpi aggiunti posizionati lungo i versanti del medesimo rilievo, oggetto di indagini archeologiche nel 2003, e un importante villaggio capannicolo, ubicato alle pendici sud-orientali della collina.

Pozzo sacro di Orrì

L’area archeologica di Orri è ubicata nel territorio del Comune di Arborea, sulle attuali rive di un piccolo specchio d’acqua chiuso da un tombolo, che si affaccia sulla acque del Golfo meridionale di Oristano. Della costruzione del pozzo, in blocchi di pietra locale appena lavorati e che purtroppo mostra fasi di spoglio e scavo clandestino, residua probabilmente un corridoio/atrio, una breve scalinata di accesso all’acqua e parte della tholos che inscriveva la zona con l’acqua sorgiva – acqua che tutt’oggi continua ad affluire –, e che rappresentava il sancta santorum, area il cui accesso era riservato solo
agli operatori del culto.

Pozzo sacro di Orrì

L’area archeologica di Orri è ubicata nel territorio del Comune di Arborea, sulle attuali rive di un piccolo specchio d’acqua chiuso da un tombolo, che si affaccia sulla acque del Golfo meridionale di Oristano. Della costruzione del pozzo, in blocchi di pietra locale appena lavorati e che purtroppo mostra fasi di spoglio e scavo clandestino, residua probabilmente un corridoio/atrio, una breve scalinata di accesso all’acqua e parte della tholos che inscriveva la zona con l’acqua sorgiva – acqua che tutt’oggi continua ad affluire –, e che rappresentava il sancta santorum, area il cui accesso era riservato solo
agli operatori del culto.

Pozzo sacro di Orrì

L’area archeologica di Orri è ubicata nel territorio del Comune di Arborea, sulle attuali rive di un piccolo specchio d’acqua chiuso da un tombolo, che si affaccia sulla acque del Golfo meridionale di Oristano. Della costruzione del pozzo, in blocchi di pietra locale appena lavorati e che purtroppo mostra fasi di spoglio e scavo clandestino, residua probabilmente un corridoio/atrio, una breve scalinata di accesso all’acqua e parte della tholos che inscriveva la zona con l’acqua sorgiva – acqua che tutt’oggi continua ad affluire –, e che rappresentava il sancta santorum, area il cui accesso era riservato solo
agli operatori del culto.

Pozzo sacro di Orrì

L’area archeologica di Orri è ubicata nel territorio del Comune di Arborea, sulle attuali rive di un piccolo specchio d’acqua chiuso da un tombolo, che si affaccia sulla acque del Golfo meridionale di Oristano. Della costruzione del pozzo, in blocchi di pietra locale appena lavorati e che purtroppo mostra fasi di spoglio e scavo clandestino, residua probabilmente un corridoio/atrio, una breve scalinata di accesso all’acqua e parte della tholos che inscriveva la zona con l’acqua sorgiva – acqua che tutt’oggi continua ad affluire –, e che rappresentava il sancta santorum, area il cui accesso era riservato solo
agli operatori del culto.

Pozzo sacro di Orrì

L’area archeologica di Orri è ubicata nel territorio del Comune di Arborea, sulle attuali rive di un piccolo specchio d’acqua chiuso da un tombolo, che si affaccia sulla acque del Golfo meridionale di Oristano. Della costruzione del pozzo, in blocchi di pietra locale appena lavorati e che purtroppo mostra fasi di spoglio e scavo clandestino, residua probabilmente un corridoio/atrio, una breve scalinata di accesso all’acqua e parte della tholos che inscriveva la zona con l’acqua sorgiva – acqua che tutt’oggi continua ad affluire –, e che rappresentava il sancta santorum, area il cui accesso era riservato solo
agli operatori del culto.

Domu de janas di Mesadda

Domus pluricellulare dotata di finte finestre, definite da solchi incisi con tracce di pittura rossa, di travetti rettilinei in rilievo a raggiera sul soffitto a evocare una copertura lignea. Nella cella principale è presente un pilastrino sub-rettangolare, del quale si conservano solo la parte inferiore e quella superiore con incisa una protome taurina. Nell’area attorno si intuisce la presenza di un villaggio nuragico.

Domu de janas di Mesadda

Domus pluricellulare dotata di finte finestre, definite da solchi incisi con tracce di pittura rossa, di travetti rettilinei in rilievo a raggiera sul soffitto a evocare una copertura lignea. Nella cella principale è presente un pilastrino sub-rettangolare, del quale si conservano solo la parte inferiore e quella superiore con incisa una protome taurina. Nell’area attorno si intuisce la presenza di un villaggio nuragico.

Domu de janas di Mesadda

Domus pluricellulare dotata di finte finestre, definite da solchi incisi con tracce di pittura rossa, di travetti rettilinei in rilievo a raggiera sul soffitto a evocare una copertura lignea. Nella cella principale è presente un pilastrino sub-rettangolare, del quale si conservano solo la parte inferiore e quella superiore con incisa una protome taurina. Nell’area attorno si intuisce la presenza di un villaggio nuragico.

Domu de janas di Mesadda

Domus pluricellulare dotata di finte finestre, definite da solchi incisi con tracce di pittura rossa, di travetti rettilinei in rilievo a raggiera sul soffitto a evocare una copertura lignea. Nella cella principale è presente un pilastrino sub-rettangolare, del quale si conservano solo la parte inferiore e quella superiore con incisa una protome taurina. Nell’area attorno si intuisce la presenza di un villaggio nuragico.