Situato alle falde del monte omonimo, il complesso di Palmavera si articola in due torri costituite da grossi blocchi di pietra calcarea e arenaria, situate al centro di un muro di cinta di forma pentagonale che ingloba al suo interno tre torri – capanna e la maestosa Capanna delle Riunioni.
Tutt’attorno si estende il villaggio composto attualmente da circa 50 capanne ma i cui resti testimoniano il ricordo di un passato in cui un numero superiore di abitazioni componevano il sito.
Uno degli ambienti più suggestivi è rappresentato sicuramente dalla capanna delle Riunioni , al cui interno si può apprezzare un modellino di nuraghe, di pregevole fattura, un bancone- sedile che segue il profilo circolare della capanna, e un seggio-tronetto, destinato presumibilmente ad ospitare la persona più carismatica del villaggio.
I numerosi reperti rinvenuti nel sito raccontano di un villaggio importante che ha avuto varie fasi costruttive e che in seguito ad un incendio, sulle cui cause ancora si discute, ha portato al suo abbandono intorno all’VIII sec. a.C.
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Situato alle falde del monte omonimo, il complesso di Palmavera si articola in due torri costituite da grossi blocchi di pietra calcarea e arenaria, situate al centro di un muro di cinta di forma pentagonale che ingloba al suo interno tre torri – capanna e la maestosa Capanna delle Riunioni.
Tutt’attorno si estende il villaggio composto attualmente da circa 50 capanne ma i cui resti testimoniano il ricordo di un passato in cui un numero superiore di abitazioni componevano il sito.
Uno degli ambienti più suggestivi è rappresentato sicuramente dalla capanna delle Riunioni , al cui interno si può apprezzare un modellino di nuraghe, di pregevole fattura, un bancone- sedile che segue il profilo circolare della capanna, e un seggio-tronetto, destinato presumibilmente ad ospitare la persona più carismatica del villaggio.
I numerosi reperti rinvenuti nel sito raccontano di un villaggio importante che ha avuto varie fasi costruttive e che in seguito ad un incendio, sulle cui cause ancora si discute, ha portato al suo abbandono intorno all’VIII sec. a.C.
Situato alle falde del monte omonimo, il complesso di Palmavera si articola in due torri costituite da grossi blocchi di pietra calcarea e arenaria, situate al centro di un muro di cinta di forma pentagonale che ingloba al suo interno tre torri – capanna e la maestosa Capanna delle Riunioni.
Tutt’attorno si estende il villaggio composto attualmente da circa 50 capanne ma i cui resti testimoniano il ricordo di un passato in cui un numero superiore di abitazioni componevano il sito.
Uno degli ambienti più suggestivi è rappresentato sicuramente dalla capanna delle Riunioni , al cui interno si può apprezzare un modellino di nuraghe, di pregevole fattura, un bancone- sedile che segue il profilo circolare della capanna, e un seggio-tronetto, destinato presumibilmente ad ospitare la persona più carismatica del villaggio.
I numerosi reperti rinvenuti nel sito raccontano di un villaggio importante che ha avuto varie fasi costruttive e che in seguito ad un incendio, sulle cui cause ancora si discute, ha portato al suo abbandono intorno all’VIII sec. a.C.
Situato alle falde del monte omonimo, il complesso di Palmavera si articola in due torri costituite da grossi blocchi di pietra calcarea e arenaria, situate al centro di un muro di cinta di forma pentagonale che ingloba al suo interno tre torri – capanna e la maestosa Capanna delle Riunioni.
Tutt’attorno si estende il villaggio composto attualmente da circa 50 capanne ma i cui resti testimoniano il ricordo di un passato in cui un numero superiore di abitazioni componevano il sito.
Uno degli ambienti più suggestivi è rappresentato sicuramente dalla capanna delle Riunioni , al cui interno si può apprezzare un modellino di nuraghe, di pregevole fattura, un bancone- sedile che segue il profilo circolare della capanna, e un seggio-tronetto, destinato presumibilmente ad ospitare la persona più carismatica del villaggio.
I numerosi reperti rinvenuti nel sito raccontano di un villaggio importante che ha avuto varie fasi costruttive e che in seguito ad un incendio, sulle cui cause ancora si discute, ha portato al suo abbandono intorno all’VIII sec. a.C.
Situato alle falde del monte omonimo, il complesso di Palmavera si articola in due torri costituite da grossi blocchi di pietra calcarea e arenaria, situate al centro di un muro di cinta di forma pentagonale che ingloba al suo interno tre torri – capanna e la maestosa Capanna delle Riunioni.
Tutt’attorno si estende il villaggio composto attualmente da circa 50 capanne ma i cui resti testimoniano il ricordo di un passato in cui un numero superiore di abitazioni componevano il sito.
Uno degli ambienti più suggestivi è rappresentato sicuramente dalla capanna delle Riunioni , al cui interno si può apprezzare un modellino di nuraghe, di pregevole fattura, un bancone- sedile che segue il profilo circolare della capanna, e un seggio-tronetto, destinato presumibilmente ad ospitare la persona più carismatica del villaggio.
I numerosi reperti rinvenuti nel sito raccontano di un villaggio importante che ha avuto varie fasi costruttive e che in seguito ad un incendio, sulle cui cause ancora si discute, ha portato al suo abbandono intorno all’VIII sec. a.C.
Situato alle falde del monte omonimo, il complesso di Palmavera si articola in due torri costituite da grossi blocchi di pietra calcarea e arenaria, situate al centro di un muro di cinta di forma pentagonale che ingloba al suo interno tre torri – capanna e la maestosa Capanna delle Riunioni.
Tutt’attorno si estende il villaggio composto attualmente da circa 50 capanne ma i cui resti testimoniano il ricordo di un passato in cui un numero superiore di abitazioni componevano il sito.
Uno degli ambienti più suggestivi è rappresentato sicuramente dalla capanna delle Riunioni , al cui interno si può apprezzare un modellino di nuraghe, di pregevole fattura, un bancone- sedile che segue il profilo circolare della capanna, e un seggio-tronetto, destinato presumibilmente ad ospitare la persona più carismatica del villaggio.
I numerosi reperti rinvenuti nel sito raccontano di un villaggio importante che ha avuto varie fasi costruttive e che in seguito ad un incendio, sulle cui cause ancora si discute, ha portato al suo abbandono intorno all’VIII sec. a.C.
Situato alle falde del monte omonimo, il complesso di Palmavera si articola in due torri costituite da grossi blocchi di pietra calcarea e arenaria, situate al centro di un muro di cinta di forma pentagonale che ingloba al suo interno tre torri – capanna e la maestosa Capanna delle Riunioni.
Tutt’attorno si estende il villaggio composto attualmente da circa 50 capanne ma i cui resti testimoniano il ricordo di un passato in cui un numero superiore di abitazioni componevano il sito.
Uno degli ambienti più suggestivi è rappresentato sicuramente dalla capanna delle Riunioni , al cui interno si può apprezzare un modellino di nuraghe, di pregevole fattura, un bancone- sedile che segue il profilo circolare della capanna, e un seggio-tronetto, destinato presumibilmente ad ospitare la persona più carismatica del villaggio.
I numerosi reperti rinvenuti nel sito raccontano di un villaggio importante che ha avuto varie fasi costruttive e che in seguito ad un incendio, sulle cui cause ancora si discute, ha portato al suo abbandono intorno all’VIII sec. a.C.
Situato alle falde del monte omonimo, il complesso di Palmavera si articola in due torri costituite da grossi blocchi di pietra calcarea e arenaria, situate al centro di un muro di cinta di forma pentagonale che ingloba al suo interno tre torri – capanna e la maestosa Capanna delle Riunioni.
Tutt’attorno si estende il villaggio composto attualmente da circa 50 capanne ma i cui resti testimoniano il ricordo di un passato in cui un numero superiore di abitazioni componevano il sito.
Uno degli ambienti più suggestivi è rappresentato sicuramente dalla capanna delle Riunioni , al cui interno si può apprezzare un modellino di nuraghe, di pregevole fattura, un bancone- sedile che segue il profilo circolare della capanna, e un seggio-tronetto, destinato presumibilmente ad ospitare la persona più carismatica del villaggio.
I numerosi reperti rinvenuti nel sito raccontano di un villaggio importante che ha avuto varie fasi costruttive e che in seguito ad un incendio, sulle cui cause ancora si discute, ha portato al suo abbandono intorno all’VIII sec. a.C.
Diroccato in gran parte, invaso dalla vegetazione, non facilmente esplorabile. Rimangono evidenti la sala centrale, l’ingresso, il corridoio circolare.
Diroccato in gran parte, invaso dalla vegetazione, non facilmente esplorabile. Rimangono evidenti la sala centrale, l’ingresso, il corridoio circolare.
Diroccato in gran parte, invaso dalla vegetazione, non facilmente esplorabile. Rimangono evidenti la sala centrale, l’ingresso, il corridoio circolare.
Diroccato in gran parte, invaso dalla vegetazione, non facilmente esplorabile. Rimangono evidenti la sala centrale, l’ingresso, il corridoio circolare.