La torre, troncoconica presenta sul lato sud un vistoso cedimento strutturale che dall”ingresso arriva fino allo svettamento, interessando anche parte della “tholos”.
Dall”ingresso, orientato a sud/sud-est e mancante dell”architrave, si accede ad un andito strombato verso l”interno con copertura ad ogiva parzialmente residua. Sul lato sinistro del corridoio si apre l”accesso alla scala d”andito con copertura a piattabanda, della quale residuano tre blocchi.
#immagini: 34305
Cuccuru Nuraxi è il colle sulla cima del quale si elevava un grandioso nuraghe di tipo complesso, oggi in gran parte distrutto.
Già dai primi studi si riuscì ad intuire la struttura del nuraghe. Ma, fu con i primi scavi archeologici, agli inizi del 1960, che si ebbe una più puntuale definizione del complesso monumentale. L”edificio era costituito da due torri megalitiche, unite da una cortina. Internamente, era composto da almeno tre ambienti, di cui uno costituiva la camera principale.
Prov: Cagliari
Autore: non identificato
Codice Geo: NUR4793
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Cuccuru Nuraxi è il colle sulla cima del quale si elevava un grandioso nuraghe di tipo complesso, oggi in gran parte distrutto.
Già dai primi studi si riuscì ad intuire la struttura del nuraghe. Ma, fu con i primi scavi archeologici, agli inizi del 1960, che si ebbe una più puntuale definizione del complesso monumentale. L”edificio era costituito da due torri megalitiche, unite da una cortina. Internamente, era composto da almeno tre ambienti, di cui uno costituiva la camera principale.
Prov: Cagliari
Autore: non identificato
Codice Geo: NUR4793
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Si trova nei pressi della chiesa campestre di San Pietro a circa un chilometro dal paese. Il suo nome S’Acqua ‘e is dolus, che significa “l’acqua dei dolori”, da un’antica credenza popolare per cui le acque di questa piccola grotta, hanno dei poteri miracolosi, inoltre una leggenda narra che San Pietro durante un suo viaggio trovò riparo in questa grotticella artificiale dove si mise a pregare per molto tempo, al punto che l’impronta delle ginocchia rimase impressa per sempre nella roccia.
Prov: Cagliari
Autore: Lorenzo Muntoni
Codice Geo: NUR7327
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Si trova nei pressi della chiesa campestre di San Pietro a circa un chilometro dal paese. Il suo nome S’Acqua ‘e is dolus, che significa “l’acqua dei dolori”, da un’antica credenza popolare per cui le acque di questa piccola grotta, hanno dei poteri miracolosi, inoltre una leggenda narra che San Pietro durante un suo viaggio trovò riparo in questa grotticella artificiale dove si mise a pregare per molto tempo, al punto che l’impronta delle ginocchia rimase impressa per sempre nella roccia.
Si trova nei pressi della chiesa campestre di San Pietro a circa un chilometro dal paese. Il suo nome S’Acqua ‘e is dolus, che significa “l’acqua dei dolori”, da un’antica credenza popolare per cui le acque di questa piccola grotta, hanno dei poteri miracolosi, inoltre una leggenda narra che San Pietro durante un suo viaggio trovò riparo in questa grotticella artificiale dove si mise a pregare per molto tempo, al punto che l’impronta delle ginocchia rimase impressa per sempre nella roccia.
Si trova nei pressi della chiesa campestre di San Pietro a circa un chilometro dal paese. Il suo nome S’Acqua ‘e is dolus, che significa “l’acqua dei dolori”, da un’antica credenza popolare per cui le acque di questa piccola grotta, hanno dei poteri miracolosi, inoltre una leggenda narra che San Pietro durante un suo viaggio trovò riparo in questa grotticella artificiale dove si mise a pregare per molto tempo, al punto che l’impronta delle ginocchia rimase impressa per sempre nella roccia.
Menhir isolato, sul dorso del quale è riportato un allineamento di coppelle.
Menhir isolato, sul dorso del quale è riportato un allineamento di coppelle.
La Tomba di Bau su Matutzu (III millennio a. C.) si trova dentro un oliveto all’interno della discarica Ecoserdiana.
La Tomba di Bau su Matutzu (III millennio a. C.) si trova dentro un oliveto all’interno della discarica Ecoserdiana.
La Tomba di Bau su Matutzu (III millennio a. C.) si trova dentro un oliveto all’interno della discarica Ecoserdiana.