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Nuraghe Santoru

L’insediamento preistorico si distribuisce, adeguandosi alle strutture rocciose, in tre terrazzamenti naturali aventi sviluppo rettilineo il primo e curvilineo i rimanenti. Queste strutture naturali sono state integrate mediante grossi bastioni murari costituiti da conci di grosse e medie dimensioni, messi in opera molto inzeppati. Il protonuraghe composto da conci posti in opera secondo filari murari irregolari e molto inzeppati, si adegua alla morfologia delle rocce.

Nuraghe Santoru

L’insediamento preistorico si distribuisce, adeguandosi alle strutture rocciose, in tre terrazzamenti naturali aventi sviluppo rettilineo il primo e curvilineo i rimanenti. Queste strutture naturali sono state integrate mediante grossi bastioni murari costituiti da conci di grosse e medie dimensioni, messi in opera molto inzeppati. Il protonuraghe composto da conci posti in opera secondo filari murari irregolari e molto inzeppati, si adegua alla morfologia delle rocce.

Nuraghe Santoru

L’insediamento preistorico si distribuisce, adeguandosi alle strutture rocciose, in tre terrazzamenti naturali aventi sviluppo rettilineo il primo e curvilineo i rimanenti. Queste strutture naturali sono state integrate mediante grossi bastioni murari costituiti da conci di grosse e medie dimensioni, messi in opera molto inzeppati. Il protonuraghe composto da conci posti in opera secondo filari murari irregolari e molto inzeppati, si adegua alla morfologia delle rocce.

Nuraghe Santoru

L’insediamento preistorico si distribuisce, adeguandosi alle strutture rocciose, in tre terrazzamenti naturali aventi sviluppo rettilineo il primo e curvilineo i rimanenti. Queste strutture naturali sono state integrate mediante grossi bastioni murari costituiti da conci di grosse e medie dimensioni, messi in opera molto inzeppati. Il protonuraghe composto da conci posti in opera secondo filari murari irregolari e molto inzeppati, si adegua alla morfologia delle rocce.

Nuraghe Riu Perdosu

Si trova dentro il territorio di Teulada, ma si raggiunge da Domus de Maria dalla Strada Provinciale 71, per un sentiero sterrato di circa 2 km e 500 m.
Il Nuraghe si trova sulla cima di uno spunto e roccioso che si affaccia sulla caletta di Perda Longa. Dalla sua sommità si può godere di un panorama a 360°: dalla Costa di Chia a Tuerredda a Capo Malfatano e oltre.
Si tratta di un Nuraghe complesso, composto da due torri, una che si affaccia al mare, rivolta verso sud, granata ; e una rivolta a Nord parzialmente conservata.
Il Nuraghe è collegato visivamente al Nuraghe Monte Sa Guardia Manna nella zona di Spartivento.

DCIM102MEDIADJI_0282.JPG

Un menhir femminile, uno femminile.
A 8 mt. di distanza l’uno dall’altro.
Secondo alcuni raffiguranti la Dea Madre e il Dio Toro.
Sono in trachite e secondo gli archeologi si presentano verosimilmente nella loro collocazione originaria.
Quello considerato come femminile è il più alto (2.35 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale con terminazione curvilinea, con una piccola rientranza da un lato.
È considerato di tipo femminile per la sua sagoma e per questo chiamato anche “Sa Sennoredda”.
Quello considerato come maschile è invece il più basso (1.80 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale, con terminazione più stretta”.
Testi e foto Andrea Mura / Nuragando Sardegna

DCIM102MEDIADJI_0282.JPG

Un menhir femminile, uno femminile.
A 8 mt. di distanza l’uno dall’altro.
Secondo alcuni raffiguranti la Dea Madre e il Dio Toro.
Sono in trachite e secondo gli archeologi si presentano verosimilmente nella loro collocazione originaria.
Quello considerato come femminile è il più alto (2.35 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale con terminazione curvilinea, con una piccola rientranza da un lato.
È considerato di tipo femminile per la sua sagoma e per questo chiamato anche “Sa Sennoredda”.
Quello considerato come maschile è invece il più basso (1.80 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale, con terminazione più stretta”.
Testi e foto Andrea Mura / Nuragando Sardegna

Menhir Sa Pedra Longa o Perdas Longas

Un menhir femminile, uno femminile.
A 8 mt. di distanza l’uno dall’altro.
Secondo alcuni raffiguranti la Dea Madre e il Dio Toro.
Sono in trachite e secondo gli archeologi si presentano verosimilmente nella loro collocazione originaria.
Quello considerato come femminile è il più alto (2.35 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale con terminazione curvilinea, con una piccola rientranza da un lato.
È considerato di tipo femminile per la sua sagoma e per questo chiamato anche “Sa Sennoredda”.
Quello considerato come maschile è invece il più basso (1.80 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale, con terminazione più stretta”.
Testi e foto Andrea Mura / Nuragando Sardegna

Menhir Sa Pedra Longa o Perdas Longas

Un menhir femminile, uno femminile.
A 8 mt. di distanza l’uno dall’altro.
Secondo alcuni raffiguranti la Dea Madre e il Dio Toro.
Sono in trachite e secondo gli archeologi si presentano verosimilmente nella loro collocazione originaria.
Quello considerato come femminile è il più alto (2.35 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale con terminazione curvilinea, con una piccola rientranza da un lato.
È considerato di tipo femminile per la sua sagoma e per questo chiamato anche “Sa Sennoredda”.
Quello considerato come maschile è invece il più basso (1.80 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale, con terminazione più stretta”.
Testi e foto Andrea Mura / Nuragando Sardegna

Menhir Sa Pedra Longa o Perdas Longas

Un menhir femminile, uno femminile.
A 8 mt. di distanza l’uno dall’altro.
Secondo alcuni raffiguranti la Dea Madre e il Dio Toro.
Sono in trachite e secondo gli archeologi si presentano verosimilmente nella loro collocazione originaria.
Quello considerato come femminile è il più alto (2.35 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale con terminazione curvilinea, con una piccola rientranza da un lato.
È considerato di tipo femminile per la sua sagoma e per questo chiamato anche “Sa Sennoredda”.
Quello considerato come maschile è invece il più basso (1.80 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale, con terminazione più stretta”.
Testi e foto Andrea Mura / Nuragando Sardegna