è di tipo misto, costruito con grossi blocchi di granito, con una torre centrale che raggiunge i 12 metri di altezza, con corridoi circondata da tre torri secondarie. L’ingresso con architrave dà accesso al corridoio con un vano laterale nel quale è posizionato un pozzo profondo poco meno di 2 metri. Nella camera centrale vi è un altro corridoio dove è ubicata la scala elicoidale che porta al piano superiore. Le altre tre torri sono parzialmente crollate e poco accessibili
#immagini: 2132
Percorrendo l’istmo (S.S 126) che dall’isola madre porta a Sant’Antioco, sulla nostra sinistra possiamo scorgere due pietre fitte (menhirs aniconici) di roccia trachitica denominati “su para e sa mongia” (il frate e la suora), che, la leggenda vuole fossero due religiosi fuggiti per sottrarsi all’immancabile e severo castigo dei loro giudici e quindi pietrificati da un potere divino, per poi collocarli proprio in quel punto.
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Marco Cocco
Codice Geo: NUR6819
> Scheda Geoportale
E’ un Nuraghe monotorre costruito in blocchi di basalto sito in un’area dove si trovano un gran numero di nuraghi, forse collegati funzionalmente e tutti presso il corso del Rio sa Mela, affluente destro del Tirso.
E’ un Nuraghe monotorre costruito in blocchi di basalto sito in un’area dove si trovano un gran numero di nuraghi, forse collegati funzionalmente e tutti presso il corso del Rio sa Mela, affluente destro del Tirso.
nelle vicinanze dei resti di una chiesa dedicata alla santa di cui porta il nome questo nuraghe. Costruito in blocchi di basalto con la tecnica poligonale presenta un alzato residuo di circa 3 metri. E’ avvolto da diversi cespugli che impediscono l’individuazione dell’ingresso.
nelle vicinanze dei resti di una chiesa dedicata alla santa di cui porta il nome questo nuraghe. Costruito in blocchi di basalto con la tecnica poligonale presenta un alzato residuo di circa 3 metri. E’ avvolto da diversi cespugli che impediscono l’individuazione dell’ingresso.
Vittorio Angius lo chiama Fumìu e lo descrive cosi: «.. È un tal disegno, del quale non si possa dar un’idea senza averlo delineato». Proseguendo con la descrizione asserisce che ci siano più nuraghi che lo compongono di dimensioni variabili sottolineando che: «.. il norace Fumiu… presenta alcune particolarità. Sopra la porta aperta incontro al sirocco-levante è uno spiraglio, e non lungi da questa è una seconda porta aperta al sirocco e alta metri 2, che però essendo alta sul suolo pare una finestra: in un suo fianco è aperta la galleria nello spessore del muro per andar ne’ piani superiori o nella terrazza.»
Il nuraghe è costituito da una cinta ettagonale, con una torre per angolo (per buona parte riconoscibili) e da un bastione polilobato di difficile lettura, con apertura rivolta verso il N.ghe Melas, o Fumiu.
Il nuraghe è costituito da una cinta ettagonale, con una torre per angolo (per buona parte riconoscibili) e da un bastione polilobato di difficile lettura, con apertura rivolta verso il N.ghe Melas, o Fumiu.
Il nuraghe è costituito da una cinta ettagonale, con una torre per angolo (per buona parte riconoscibili) e da un bastione polilobato di difficile lettura, con apertura rivolta verso il N.ghe Melas, o Fumiu.
Si tratta di un “nuraghe a corridoio” posto al centro di un ampio antemurale entro il quale si individuano le rovine di un vasto villaggio. Il monumento è situato sull’altopiano basaltico che si estende fra gli abitati di Dualchi e di Borore. Acirca 180 metri, in direzione NE, si conservano i resti dell’omonima tomba di giganti, mentre verso NO si trova la tomba di giganti di Putzu Iu.
in un significativo contesto ambientale si trovano il nuraghe Zinnuri e l’omonima sorgente