Il tempio a pozzo di Funtana Coberta a Ballao
“Il tempietto o fontana sacra di ‘Funtana Coperta’ non sorge però nel piano, ma a circa quattordici chilometri da Ballao, in una solinga conca boscosa, in testa di una valletta, confluente con quella del Flumendosa, qua e là incisa da gallerie, da pozzi, da trincee di miniere, lungo la quale passa la via che conduce all’alpestre villaggio di Escalaplano, luogo solingo, come altri luoghi di culto dell’antica Sardegna, dove la solenne maestà del paesaggio, chiuso tra alti monti, … Leggi tutto
Il santuario nuragico di Santa Vittoria di Serri
Il santuario nuragico di Santa Vittoria di Serri comprende, come noto, vari ambienti e più in generale strutture diversamente denominate a seconda delle funzioni che presumibilmente vi si svolgevano. Nella pubblicazione “Il Santuario Nuragico di S.Vittoria di Serri”, edita da Carlo Delfino nel 1988, Raimondo Zucca descrive tra l’altro la complessiva articolazione del Recinto delle Feste, citando il parere di Giovanni Lilliu il quale riteneva che in esso si ospitassero i rappresentanti del “ceto aristocratico”. Scrive Raimondo Zucca: … Leggi tutto
Il nuraghe Funtana a Ittireddu
Il “Funtana” di Ittireddu “è un nuraghe complesso che consta di una torre principale alla quale, in epoche successive, furono aggiunte due torri laterali ed un muro di rifascio che delimitarono, nella parte antistante l’ingresso un piccolo cortile…La torre NE è perfettamente conservata e accessibile attraverso un andito. Ai lati si conservano due piccole nicchiette ricavate nello spessore murario mentre di fronte si apre un ingresso che conduce nel cortile…La torre Sud, anch’essa in comunicazione col cortile tramite … Leggi tutto
Il nuraghe Voes di Nule
“…In un grande nuraghe, come quello in questione, il piano superiore con le possibili finestre era, probabilmente, la parte residenziale dell’edificio. La maggiore sicurezza del piano superiore rispecchia il carattere di fortezza della costruzione. Il piano terra era, verosimilmente, occupato da sentinelle, servi ed altri uomini. Lì, presumibilmente, vi erano anche ripostigli per le esigenze del nucleo abitativo e magazzini che potrebbero corrispondere alle tre camere a tholos, ognuna all’interno dei tre angoli a bastione dell’edificio. La camera … Leggi tutto
Il nuraghe Lugherras a Paulilatino
<< Il nuraghe Lugherras fu tra i primi nuraghi indagati dal Soprintendente Antonio Taramelli e dal suo assistente Filippo Nissardi agli inizi del XX secolo. Dopo la pionieristica esplorazione del nuraghe Losa di Abbasanta, condotta dallo stesso Nissardi nel 1898, e dopo lo scavo del nuraghe Palmavera nel 1905, il ritorno della prima pattuglia di archeologi organizzati sugli altipiani basaltici centro-occidentali della Sardegna nel 1906 fu imposto non solo dalla straordinaria ricchezza e varietà del patrimonio archeologico che … Leggi tutto
Il protonuraghe Seneghe a Suni
Da “Sardegna Archeologica, Ricerche archeologiche nel Margine Planargia”, a cura di Alberto Moravetti per le edizioni Delfino, è tratto questo brano descrittivo del protonuraghe Seneghe a Suni: “Di forma ellittica (m 16,50×15,20), irregolare, la poderosa costruzione è attraversata in senso longitudinale da un corridoio passante con ingressi contrapposti e marginato in entrambe le pareti da ampie aperture che portano a nicchioni o al vano-scala che conduce sul piano superiore…Allo stato attuale riesce difficile definire gli spazi del piano … Leggi tutto
Il concio “a dentelli” nelle tombe di giganti
“ In un gruppo abbastanza significativo di tombe, ugualmente diffuse nel Centro-Nord (tombe di Iloi, Sedilo-OR; Seleni, Lanusei – Nu; etc.), in luogo della stele centinata, la facciata presentava una fronte a filari di pietre, coronata da una particolare pietra trapezoidale (il c.d. “concio a dentelli”), con tre incavi (o anche tre fori) nei quali venivano incassati tre piccoli betili di pietra, forse a simboleggiare una terna di divinità, oppure un principio divino iterato secondo un numero carico … Leggi tutto
Il villaggio di Presethu Tortu a Orgosolo
Il villaggio di Presethu Tortu è scomparso, restituendo alla natura una miriade di sassi, ma i due nuraghi, discosti l’un l’altro solo 800 m, sono bene in piedi e ancora leggibili. Non erano altro che una dimora fortificata del “re” locale (a Mereu) e un grande altare-santuario inglobato in un’ampia corte rettangolare (a Gorropu). Su queste balze si ripresentano le stesse funzioni del santuario nuragico di Serri e dell’antichissimo sito nuragico di Santu Bantine di Sedilo, “Mecca” aperta ai pellegrini di … Leggi tutto
Il culto delle acque – San Basilio
La presenza di due pozzi sacri tra loro distanti circa 150 metri, siti a San Basilio, località Bau Crabas (guado delle capre), lascia supporre l’esistenza, in periodo nuragico, di una vasta area sacra precipuamente dedicata al culto delle acque. Le foto allegate (rispettivamente di Bibi Pinna, Andrea Mura-Nuragando Sardegna, Alessandro Pilia, Lucia Corda e Lorenzo Muntoni) richiamano inoltre un brano del libro “la Religione Primitiva in Sardegna” dove l’autore, Raffaele Pettazzoni (1883-1959), massimo storico delle religioni, a proposito … Leggi tutto
Taramelli e i nuraghi
“Lo studioso che rivolge il suo pensiero all’isola di Sardegna ha subito dinnanzi alla sua mente la tipica costruzione millenaria dell’isola, il nuraghe, l’edificio megalitico che è per così dire il simbolo della nobile terra del Tirreno e che ne forma il più caratteristico monumento. Da molti lustri la disamina dei dotti e degli amatori si è rivolta a questi monumenti, indagandone la forma, la disposizione, la postura, discutendo, spesso in forma accademica e con spirito forense, sulla … Leggi tutto