La Struttura Sociale Nuragica 1
di Antonello Gregorini Nella postfazione di “Un Nuraghe per Tutti”, Condaghes 2018, apro una finestra suggestiva, non scientifica, su ciò che si potrebbe leggere dal paesaggio riguardo la struttura sociale nuragica. In buona sostanza affermo che l’omogeneità della distribuzione e delle tipologie degli edifici, il valore da essi espresso in termini di lavoro e risorse necessarie alla realizzazione, portano a concludere per delle ipotesi ben diverse da quelle che le istituzioni impongono nei musei e nella narrazione proposta … Leggi tutto
A PROPOSITO DI ARCHITETTURA NURAGICA
di Marco Chilosi Riprendo un argomento interessante, proposto recentemente su Nurnet da Antonello Gregorini [1]. Per capire meglio una Civiltà antica e millenaria l’architettura è chiave di lettura fondamentale, specialmente in assenza di “documenti” o cronache attendibili. In Sardegna possiamo ancora ammirare dei capolavori architettonici: migliaia di nuraghi, differenti tipologie di monumenti funerari, templi, abitazioni , villaggi…. Una cosa appare evidente: nel periodo pre-nuragico e nuragico gli edifici erano costruiti seguendo due differenti “forme” geometriche elementari: la forma … Leggi tutto
I Nuraghi e la Scuola
di Giorgio Valdès Quante volte abbiamo auspicato che nei libri delle classi dell’obbligo si parlasse, con la dovuta oculatezza, dell’antica storia della Sardegna. Per intenderci, quella storia (chiamatela pure protostoria o preistoria)che precedeva, e di molto, l’arrivo dei fenici, dei cartaginesi e quindi dei romani. Una storia dimenticata, nonostante ci abbia lasciato in eredità migliaia di nuraghi, tombe di giganti, pozzi sacri, dolmen, menhir e prima ancora un numero infinito di domus de janas, le case delle fate … Leggi tutto
L’architetto idraulico nuragico mostrava simboli sessuali agli dei?
Come promesso oggi approfondiremo la conoscenza del grande impianto sacro di Gremanu, Fonni. Nel testo sotto riportato, ripreso da Archeologia Viva e riportato su http://prohu.altervista.org/gremanu.htm, la dottoressa M.A. Fadda, nel 2004, descriveva i manufatti. L’architettura conformata a richiamo degli apparati sessuali, notata nella immagine postata ieri da tutti i nostri lettori, in questa descrizione non viene mai segnalata. Quindi, provocatoriamente e per scherzare: 1. Ha ragione la nota archeologa sarda e quindi siamo noi maliziosi, ma Lei in evidente minoranza. … Leggi tutto
I PROTONURAGHI 2
(DA Mauro Perra, pag. 138 a pag. 152, La Sardegna Nuragica 2014) Vincenzo Santoni imposta la sua analisi sulla distinzione fra nuraghi a corridoio e nuraghi a tholos, intravedendone un’evoluzione nelle soluzioni architettoniche che da una forma più arcaica (a corridoio) conduce ad una più evoluta (a tholos), distinguendone inoltre il differente modo d’insediarsi sul territorio. Il nuraghe a corridoio sarebbe una costruzione d’uso civile eretta in habitat geografici a prevalente carattere pastorale, a difesa e controllo del … Leggi tutto
I PROTONURAGHI
Testo liberamente estratto da La Sardegna Nuragica (Moravetti, Alba, Foddai. Delfino) Le costruzioni così denominate appaiono intorno al XVI-XV secolo (Bronzo medio 1-2). Si connotano sia per la varietà del contorno esterno circolare, ellittico o quadrangolare e più tardi reniforme, sia per l’elevato compatto dei bastioni, senza distinzione tra torri emergenti e cortine intermedie. Spesso si presentava elevato su due piani e in posizione naturalmente dominante e funzionale al controllo delle aree strategiche del territorio, lungo le vie … Leggi tutto
LA SEPOLTURA MEGALITICA DI PRANU SIARA, SUELLI
Liberamente estratto dal libro “Culto degli antenati nell’età del Bronzo della Sardegna”, di Caterina Bittichesu. Le sepolture megalitiche a corridoiO coperto, sono presenti in Sardegna dalle fase del Neolitico all’età del Rame, con momenti di riutilizzo nel Bronzo Antico. Da esse discendono i corridoi megalitici ipogeici con nicchie contrapposte dell’Eneolitico Finale-I Bronzo che sembrano anticipare le monumentali Tombe dei giganti del Bronzo Medio, con spazi sussidiari ricavati nello spessore della muratura laterale. La più imponente di queste … Leggi tutto
L’UNITA’ DELL’ITALIA NON SI FA CON LE TELEVISIONI MA CON IL RICONOSCIMENTO DELLE RAGIONI, DELLA STORIA E DELLE DIVERSITA’ DEI PIU’ DEBOLI. Sta agli intellettuali sardi, soprattutto, invertire il ciclo.
di Francesco Masia Molti sardi si stanno accorgendo di non considerare la Sardegna quando parlano di Italia e di non considerare l’Italia quando parlano di Sardegna; e riflettono sui motivi e le conseguenze di questo trovare le due entità separate. Vorrei dire anzitutto a loro che esattamente la stessa cosa la avvertiranno gli italiani delle altre regioni, più o meno periferiche; soprattutto (questo sarà il fattore principale) quelli che per qualche motivo seguono con assiduità i temi storici … Leggi tutto
Il regno di Atlante e la “mitofobia”
di Giorgio Valdès <<Unificare la storia, impastandola con il mito, unifica il sentimento nazionale. Il mito, come spiegava Levi -Strauss, altro non è che un codice comunicativo che unifica il sentimento nazionale su un linguaggio più semplice. La retorica nazionale, che illumina le vittorie e oscura le sconfitte, sostiene l’autostima collettiva, che non basta mai in un popolo, e la fiducia nel futuro. Quindi, la considerazione del nostro passato, riduttiva e negativa, è un danno. Lo sanno bene … Leggi tutto
LA PROFEZIA DI MONTE D’ACCODDI – 2
di Giorgio Lecchi seconda parte Questa enorme pietra, posta orizzontalmente al terreno, avrebbe dovuto servire come altare per sacrifici, sappiamo inoltre che sono state trovate (dato tra i più’ importanti per questa ricerca) grandi quantità di ossa di maiali e di altri animali tra cui anche cani. Questo dato, come la maggior parte dei sacrifici di animali in Sardegna, era solo ipotizzato. Ora e’ stato avvalorato da una recente ricerca dell’università’ di Cagliari presso il complesso Nuragico di … Leggi tutto