Nuragici e Vichinghi

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di Giorgio Valdès

Alcuni anni fa avevamo pubblicato la libera traduzione di un articolo a firma Serena Sabatini e Fulvia Lo Schiavo (primo link in basso) in cui si parlava in particolare del rame di probabile origine sarda rinvenuto nel Nord Europa e datato tra il XVIII e l’VIII secolo a.C. circa. Nello stesso articolo le due studiose asserivano tra l’altro che “Un certo numero di altri artefatti del Nord Europa potrebbe esser stato prodotto con rame dalla Sardegna. Tra di essi, il manufatto più antico è un pomo di spada proveniente dalla Svezia e datato alla seconda parte dell’età del bronzo scandinava, Periodo I (1700-1500 a.C. circa). La sua composizione isotopica di piombo e la firma elementare sembra pienamente coerente con il i minerali di rame della miniera sarda di Calabona. Anche un coltello proveniente dalla Svezia, datato al periodo II (1500–1300 a.C. circa) con un pattern isotopico di piombo, sembra coerente con i minerali di Funtana Raminosa (tuttavia questa associazione deve essere considerata con cautela, perché l’elevata concentrazione di As, Sb, Ni e Ag non corrisponde alla chimica media del rame di Funtana Raminosa).

Un gruppo significativo di manufatti risalenti al periodo nordico II e III (1500–1100 a.C. circa) corrisponde a entrambi gli isotopi del piombo e alle “firme” elementari dei minerali di rame sardi.

Tuttavia, guardando lo studio dell’isotopo del piombo, alcuni dei essi potrebbero anche provenire da Alston, Cumbria (Regno Unito), Spagna sudorientale e Tirolo settentrionale.

Tre lame di spada dell’Europa settentrionale recentemente analizzate sembra siano state prodotte con rame proveniente dai minerali della Sardegna. Due di queste lame provengono da depositi danesi diversi risalenti al periodo scandinavo III (c.1300-1100 a.C.). Uno è stato trovato a Sundby nella parte nord-occidentale della penisola dello Jutland, mentre l’altro uno è di Oddsherred, sull’isola di Zealand, nel sud-est della Danimarca. La terza lama proviene dalla Germania e sebbene manchi di un contesto sicuro risale al XIV secolo a.C., sulla base della forma ottagonale a tutta elsa albero (a parte l’elsa, cos’è l’albero?).

Le probabili corrispondenze con i minerali di rame sardi continuano nel periodo nordico IV e V (c. 1100-800/700 a.C.), ma questi manufatti mostrano anche una firma di isotopo di piombo che potrebbe indicare la Sardegna e allo stesso tempo il Massiccio Centrale in Francia, o forse nel Tirolo settentrionale.

(La traduzione non è professionale ma generata da google traductor e rivista. E’ possibile che qualche refuso o errore siano rimasti nel testo. All’uopo consigliamo la lettura del documento originale in inglese, reperibile al link indicato)

Recentemente, l’amico Andrea Loddo ha pubblicato un post che rimanda ad un articolo comparso nel gennaio 2022 su Archeomedia (secondo link in basso), titolato “Elmi della Sardegna letti erroneamente come vichinghi. Ma che ci facevano in una palude della Danimarca”?

Argomento trattato, lo stesso mese di gennaio 2022, in un articolo di Paolo Curreli pubblicato dalla Nuova Sardegna (terzo link in basso)

Tutte considerazioni particolarmente interessanti, che vanno comunque valutate con la dovuta accortezza. E a questo proposito non si può che condividere quanto ugualmente rappresentato dalle professoresse Sabatini e Lo Schiavo quando scrivono che: “Ovviamente si dovrebbe usare cautela nell’interpretazione dell’analisi dell’isotopo del piombo, non da ultimo considerando che nuovi dati vengono costantemente generati e altri possibili minerali sono identificati, alcuni dei quali sovrapposti alle ‘firme’ sarde”.

Ma è anche vero che le due studiose concludono il loro pensiero affermando che “Tuttavia, riteniamo che il corpo delle prove – in coppia con l’abbondante presenza dello stagno in metallurgia sarda e il gran numero di reperti dell’ambra baltica sull’isola – è un valido argomento per cui si può desumere che le Comunità nuragiche furono variamente coinvolte nel lungo periodo nel commercio di metalli a distanza non solo nel Mediterraneo, ma anche con il resto del continente europeo”.

https://www.nurnet.net/blog/sfruttamento-e-commercio-di-metalli-della-tarda-eta-del-bronzo-sardegna-e-cipro/

https://www.archeomedia.net/danimarca-elmi-della-sardegna-letti-erroneamente-come-vichinghi-ma-che-ci-facevano-in-una-palude-della-danimarca/

https://www.lanuovasardegna.it/tempo-libero/2022/01/17/news/i-vichinghi-e-i-nuragici-lo-strano-caso-degli-elmi-1.41139524