Il riso sardonico

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di Giorgio Valdès Scrive Giovanni Ugas nel suo libro “L’alba dei Nuraghi”: <<…Contenitori in serie, rinvenuti spesso integri, tazzine e coppette contenenti dei liquidi, attestano riti praticati, dal Bronzo Medio al Bronzo Recente, all’interno del recinto megalitico a forma di arco o di ferro di cavallo, definito recinto-torre, di Monte Baranta-Olmedo…la muraglia ad arco, che presenta due ingressi, uno rivolto ad Ovest, e l’altro a Nord, ritaglia e separa come un “temenos” (muro di recinzione che delimita un’area … Leggi tutto

I SARDI. Un popolo molto antico

Mi è capitata sotto gli occhi questa tabella, se non erro pubblicato nel 2016, dove sono indicate le presumibili datazioni degli inumati nel sito di Monte ‘e Prama. Dalle datazioni si potrebbe sinteticamente affermare che si trattava di persone vissute in periodo nuragico e (forse), con qualche sporadica presenza fenicia. A parte considerare, come spesso menzionato, (e confermato anche dalle parole di Dimitri Baramki, curatore del museo di Beirut), che “la razza fenicia” spunta solo dopo la conquista … Leggi tutto

Corongiu Maria, un nuraghe “con vista” – NURRI

Il “Corongiu Maria”, in territorio di Nurri, è un protonuraghe posto in una posizione dominante ai margini di Pranu e Muru, la colata lavica basaltica in territorio di Nurri, a est del corso del Flumendosa. Il monumento domina le montagne di Santa Vittoria sino al Gennargentu e, in basso, il canyon in cui sono stati ricavati i circa 17 chilometri del lago artificiale del Medio Flumendosa. Il nuraghe a corridoio unisce la sua nudità austera alla maestosità del … Leggi tutto

Il nuraghe Is paras – ISILI

“Il Nuraghe Is Paras di Isili è uno dei più particolari e caratteristici dell’intera Isola. Infatti la sua peculiarità è il colore bianco della sua superficie, dovuto all’utilizzo della pietra calcarea, facilmente recuperabile nella zona. I nuraghe diffusi in tutta la Sardegna hanno una struttura molto simile ma differiscono per le materie prime utilizzate nella costruzione: trachite, basalto, calcare, etc.. Il Nuraghe Is Paras venne edificato intorno al XIII-XII sec. a.C. ed è costituito da un mastio centrale … Leggi tutto

Pheleseth, chi erano costoro?

di Giorgio Valdès Nel saggio di Dolores Turchi “L’incubazione nella civiltà nuragica”, si legge quanto segue: <<Il filosofo Filipono, nel VI secolo d.C. scriveva: “Alcuni scrittori hanno tramandato che certe persone afflitte da infermità se ne andavano lontano, presso (le tombe) degli eroi in Sardegna e si curavano; costoro quindi giacevano così per dormire per una durata di cinque giorni, dopodiché svegliandosi ritenevano che il momento (in cui si destavano) fosse lo stesso in cui si erano adagiati … Leggi tutto

L’Ordalìa

di Giorgio Valdès La religiosità dei Sardi nuragici si è caratterizzata, in modo particolare, per il culto delle acque, che rappresentavano per certi versi una “benedizione” della natura, ma a volte anche il mezzo attraverso il quale si manifestava il giudizio divino. Racconta Raffaele Pettazzoni, massimo storico italiano delle religioni (“La religione primitiva in Sardegna”- 1912), che “in certi luoghi” della Sardegna “pullulano fonti d’acque calde, miracolose per i loro effetti terapeutici, particolarmente efficaci per la cura degli … Leggi tutto

Sardegna ed Egitto

Di Giorgio Valdès Mi siano consentite alcune riflessioni, senza alcuna pretesa di scientificità, ma che mi auguro siano comunque utili per stimolare qualche riflessione. Le prime due immagini ritraggono un frammento di vaso e un vaso “Ka” della dinastia faraonica 0; la terza immagine è riferita ad un “menhir di Laconi”, la quarta ad uno dei vasi simili rinvenuti nel sito archeologico di Sant’Anastasìa, all’interno dell’abitato di Sardara. Se i segni incisi su quest’ultimo vaso fossero “mutuati” dalla … Leggi tutto

Scala ‘e Cresia – MORGONGIORI

Tra le testimonianze archeologiche del nostro antichissimo passato, un posto di rilievo merita senza dubbio il santuario di Scala ‘e Cresia o Sa Grutta ‘e is Caombus a Morgongiori, specie per l’alone di mistero che lo circonda e per il fascino selvaggio dell’ambiente in cui è inserito. Riportiamo qui di seguito la sua descrizione tratta dalla guida n.57 della collana “Sardegna Archeologica”, curata da Emerenziana Usai e Raimondo Zucca e edita da Carlo Delfino nel mese di Luglio … Leggi tutto

Divinità lunari

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di Giorgio Valdes Le rovine del tempio di Astarte sono visibili sulla sommità della Sella del Diavolo di Cagliari. Questa divinità fenicia, identificabile con la punica Tanit, rappresentava la dea madre ma era anche associata alla fertilità, all’amore e al piacere. Non è quindi un caso se nel suo tempio della “Sella” si presume venisse praticata la prostituzione sacra. Il sincretismo religioso accomunava Astarte /Tanit ad altre divinità come la greca Afrodite e la romana Venere, ma anche … Leggi tutto

Il “bipenne” DEI MENHIR SARDI

di Giorgio Valdes In un passo del libro “Ricerche preistoriche in Sardegna” (2005) l’autore, l’archeologo Enrico Atzeni, si sofferma sulla descrizione di una statua menhir, in merito alla quale egli così riferisce: “ Nel cuore dell’isola, a circa sei chilometri a NNO di Laconi, capoluogo del Sarcidano, ‘Genna Arrele’ è un piccolo altipiano pastorale alla quota di m 400 sul livello del mare, circondato da colline trachitiche che raggiungono i m 500 d’altezza con la punta del nuraghe … Leggi tutto

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