ARCIERE SU SCHEMA BICERVIDE INFISSO SU STOCCO45402977659832789_n

70) ARCIERE SU SCHEMA BICERVIDE INFISSO SU STOCCO Nome: arciere su schema bicervide infisso su stocco Dimensioni: altezza totale 113 cm - altezza arciere 14 cm Aspetto e vestiario: lo schema è infisso sulla punta di uno stocco dalla lunga lama sottile ma elastica e resistente; esso è costituito da una statuina di arciere in piedi su una lastra laminare a duplice protome di cervo. I piedi della statuina sono saldati alla lastra, le gambe sono distanziate in posizione di riposo. La mano destra è alzata nell'atto di devozione e la mano sinistra impugna l'arco appoggiandolo per maggiore comodità alla spalla. Sul capo indossa l'elmo "con le lunghe corna erette, con cresta frontale (un abbozzo di visiera?) e un anello nella parte superiore (ritenuto un appiccagnolo)" dice Lilliu. L'arciere indossa un triplice indumento: due tuniche e un corpetto. La tunica superiore e il corpetto proseguono sul collo in due stretti avvolgimenti di protezione; sempre intorno al collo gira inoltre una sorta di "giustacuore" dal quale pende, sul davanti, la solita piastra protettiva che difendeva lo stomaco dai colpi del nemico. Sul dorso, il consueto gruppo vasetto-faretra-spada (si vedano le precedenti descrizioni di arciere già pubblicate in questa pagina Nurnet "Bronzetti nuragici" ?). La difesa del guerriero è completata con gambiere che coprono gli stinchi modellati a spigolo: le gambiere mostrano la placca ovale che protegge le tibie e al polpaccio si notano le strette stringhe di pelle, concentriche e sovrapposte, rese con rigature e rilievi alternati. Sulla testa si notano i capelli - schematizzati - che emergono con frangetta frontale sotto l'elmo e sulla nuca. Il viso è allargato alle tempie e ristretto al mento; il taglio degli occhi, perfettamente rotondo, è contornato dal rilievo delle palpebre. Naso e sopracciglia tratteggiate sono rese con il solito stilismo a T, la bocca è piccola e il mento sfumato nel collo fortemente scolpito. La protome cervina è formata da due mezzi corpi di cervi con ampio palco di corna che mostrano ciascuno due zampe, modellate a bastoncelli sottili. I colli dei cervi sono lunghissimi e stirati, avvolti da anellini concentrici che sembrano rappresentare una vera legatura. Luogo di ritrovamento: Teti (NU), località Abini Residenza attuale: Museo Archeologico di Teti Segni particolari: nel libro di Lilliu del 1966 il bronzetto é raffigurato con corno sinistro rotto, corda dell'arco e mano destra mancanti; corna della protome cervina di destra e zampa della protome sinistra rotte. Tuttavia il bronzetto appare oggi con entrambe le corna dell'elmo mancanti... è quindi avvenuto negli anni un ulteriore danneggiamento? Curiositá: la spada originaria é stata sostituita, durante un restauro negli anni '60, con altra spada che mostra il tallone immerso nel bolo di piombo che la fissava alla pietra di offerta. Anche la spada originaria sicuramente aveva la piombatura al tallone perchè fra i 73 stocchi ritrovati nel ripostiglio di Abini, 22 conservavano la saldatura plumbea che li fissava - con la punta all'insù - alle tavole d'offerta (pietre che furono rinvenute sul posto, nell'area di un tempio delle acque). Il significato di questo oggetto non è ancora chiaro, queste sono le possibili ipotesi riportate da Lilliu: - immagine di una divinità della guerra - guerriero che volle effigiare se stesso e due cervi sacrificati in onore della divinità - rappresentazione di " magia di caccia" (il doppio sostitutivo dei cervi che si intendevano catturare e poi sacrificare, forse come ringraziamento per una vittoria in guerra) Fotografia del bronzetto di M. Pasqua Meloni dal gruppo "Testimonianze e creatività sulla Sardegna antica" Descrizione e immagini tratte da G.Lilliu, "Sculture della Sardegna nuragica", 1966, ed. ILISSO
Comune: TETI
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