NAVICELLA CON PROTOME BOVINA

77) NAVICELLA CON PROTOME BOVINA Nome: navicella con protome bovina Dimensioni: lunghezza 20,2 cm – altezza 4,8 cm - larghezza 4,8 cm Aspetto: lo scafo è piatto e orlato. Il manico consiste in un elemento leggermente spostato in avanti rispetto al centro della navicella ed è costituito da quattro bastoncelli ricurvi che nascono dal bordo (due verso prua e due verso poppa) e si fondono in alto. Nel punto di unione dei quattro sostegni del ponte è presente una corta colonnina cilindrica che termina con un capitello dove si fonde l’anello dell’appiccagnolo. La protome bovina avanza dalla prua in orizzontale: collo e testa disegnano un morbido profilo serpeggiante, decisamente “simbolico” e poco naturale. Le corna bovine sono rese con eleganza, le orecchie sono “due bitorzoletti rigidi che spuntano, come cornetti rudimentali, sopra il collo,molto distanti dalle corna in un modo innaturale”. La forma dell’albero della navicella termina con un elemento svasato che, forse, vuole imitare la coffa. Luogo di ritrovamento: MORES (SS), località sconosciuta Residenza attuale: Museo Archeologico di Sassari Segni particolari: Integra. Il foro rotondo dell’anello prolungato in alto perché lo spessore si è consumato nel tempo si è assottigliato per effetto della lunga durata della sospensione: ciò – dice Lilliu – fa pensare ad un uso pratico dell’oggetto come lucerna Curiosità: per Lilliu: - la forma terminale dell’albero della navicella è molto simile a quella dell’albero delle navi fenicie dette “hippos”, perché fornite di prua a testa di cavallo, rappresentate in bassorilievi assiri del palazzo di Khorsabad, nel tempio di Sargon II (722-705 a. C.) - notevole ed istruttiva anche la somiglianza di questa protome con quella del manico di bronzo a testa bovina dal Circolo delle Sfingi di Vetulonia, datato alla prima metà del VII sec. A.C. Note generali: per anni le navicelle sono state considerate semplici lucerne...ora per molti studiosi trattasi di navi votive, vere e proprie rappresentazioni delle navi nuragiche utilizzate in epoca lontana; in alcuni esemplari si notano addirittura le cuciture di assemblaggio del fasciame. Disegno di ipotetica nave nuragica di G. Exana. Descrizione e immagine della navicella tratte da G.Lilliu, "Sculture della Sardegna nuragica", 1966, ed. ILISSO Inseriamo anche le immagini di G. Exana di altra navicella con protome allungata molto simile, anche se in questa è presente sulla sommità dell'appiccagnolo un volatile, forse una colomba.
Comune: MORES
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