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Mores dolmen Sa coveccada da Sergio Melis (3)

è di trachite tufacea(L 5, la 2,50, h 2,70 m), costituito da una camera rettangolare (4,18 x 1.14 m) delimitata lateralmente da due ortostati, da una lastra frontale con un portello d’ingresso con angoli arrotondati rivolto a sud-est e da una lastra piatta di copertura. All’interno dell’ortostato laterale ad ovest si apre uno stipo rettangolare (L 1,22, la. 0,88, prof. 0,50m).A sinistra della lastra frontale del monumento si trova una nicchietta, scavata nello spessore dell’ortostato ad ovest.

Mores dolmen Sa coveccada da Sergio Melis (2)

è di trachite tufacea(L 5, la 2,50, h 2,70 m), costituito da una camera rettangolare (4,18 x 1.14 m) delimitata lateralmente da due ortostati, da una lastra frontale con un portello d’ingresso con angoli arrotondati rivolto a sud-est e da una lastra piatta di copertura. All’interno dell’ortostato laterale ad ovest si apre uno stipo rettangolare (L 1,22, la. 0,88, prof. 0,50m).A sinistra della lastra frontale del monumento si trova una nicchietta, scavata nello spessore dell’ortostato ad ovest.

Mores dolmen Sa coveccada da Sergio Melis (1)

è di trachite tufacea(L 5, la 2,50, h 2,70 m), costituito da una camera rettangolare (4,18 x 1.14 m) delimitata lateralmente da due ortostati, da una lastra frontale con un portello d’ingresso con angoli arrotondati rivolto a sud-est e da una lastra piatta di copertura. All’interno dell’ortostato laterale ad ovest si apre uno stipo rettangolare (L 1,22, la. 0,88, prof. 0,50m).A sinistra della lastra frontale del monumento si trova una nicchietta, scavata nello spessore dell’ortostato ad ovest.

Su Crastu de Sant’Elia o de Eliseu- Mores 2

La pietra di Sant Eliseo è un grosso masso erratico che si trova sulle pendici inferiori del Monte Santu, nel territorio di Mores. Utilizzato in vari periodi, fu dapprima una Tomba Preistorica del Neolitico, poi riadattata dai romani ed infine divenne una Chiesa bizantina dedicata a Sant Eliseo. La domus presenta un piano terra ed un primo piano, che ricordano le case delle fate, (in sardo, appunto, Domus De Janas). Oltre all’ eleganza e all’amenità propria, la Domus è circondata da un panorama incantevole che fa sì che il monumento sia avvolto da un fascino che ci trascina nella notte dei tempi.

Nuraghe Ruju

E’ uno dei tanti nuraghi sparsi nel territorio di Torralba, questo si trova in prossimità della ferrovia che porta da Mores alla stazione di Torralba. Si tratta di un nuraghe complesso, formato da una torre centrale con una adduzione frontale di altre due torri secondarie, collegate da un robusto paramento murario. Viene datato al periodo tra Bronzo medio e quello finale (1600-1000 a.C.).

Su Crastu de Santu Enoch

Sulle pendici del “Monte Santo” tre differenti massi ospitano antiche tombe neolitiche lungo un percorso di ascesa. Tre massi erratici in cui sono state scavate le tombe. Nel primo masso che si incontra dirigendosi verso la cima, Su Crastu de Santu Eliseu, che dà il nome al sito, la domus è stata riadattata a luogo di culto cristiano. Si incontra poi Su Crastu de Santu Elia ed infine Su Crastu de Santu Enoch che presenta una domus con due belle protomi taurine.

Domu de janas S’Istampa de sas Fadas

Nella parte alta di Mores, un costone calcareo domina l’abitato dall’alto, s’Istampa de sas fadas è una domus semplice, che colpisce l’occhio poichè è stata realizzata alla base del monte in cui si trova, sfruttando una protuberanza irregolare della roccia. Proprio come uno stampo quell’antica tomba caratterizza il paesaggio e ci fa pensare a quanto fossero basilari l’armonia e l’equilibrio delle forme nel contesto in coloro che scavavano le tombe.

Domu de janas S’Istampa de sas Fadas

Nella parte alta di Mores, un costone calcareo domina l’abitato dall’alto, s’Istampa de sas fadas è una domus semplice, che colpisce l’occhio poichè è stata realizzata alla base del monte in cui si trova, sfruttando una protuberanza irregolare della roccia. Proprio come uno stampo quell’antica tomba caratterizza il paesaggio e ci fa pensare a quanto fossero basilari l’armonia e l’equilibrio delle forme nel contesto in coloro che scavavano le tombe.

Domu de janas S’Istampa de sas Fadas

Nella parte alta di Mores, un costone calcareo domina l’abitato dall’alto, s’Istampa de sas fadas è una domus semplice, che colpisce l’occhio poichè è stata realizzata alla base del monte in cui si trova, sfruttando una protuberanza irregolare della roccia. Proprio come uno stampo quell’antica tomba caratterizza il paesaggio e ci fa pensare a quanto fossero basilari l’armonia e l’equilibrio delle forme nel contesto in coloro che scavavano le tombe.

Domu de janas Su Crastu de Santu Eliseu

La pietra di Sant Eliseo è un grosso masso erratico che si trova sulle pendici inferiori del Monte Santu, nel territorio di Mores. Utilizzato in vari periodi, fu dapprima una Tomba Preistorica del Neolitico, poi riadattata dai romani ed infine divenne una Chiesa bizantina dedicata a Sant Eliseo. La domus presenta un piano terra ed un primo piano, che ricordano le case delle fate, (in sardo, appunto, Domus De Janas). Oltre all’ eleganza e all’amenità propria, la Domus è circondata da un panorama incantevole che fa sì che il monumento sia avvolto da un fascino che ci trascina nella notte dei tempi.

Domu de janas Su Crastu de Santu Eliseu

La pietra di Sant Eliseo è un grosso masso erratico che si trova sulle pendici inferiori del Monte Santu, nel territorio di Mores. Utilizzato in vari periodi, fu dapprima una Tomba Preistorica del Neolitico, poi riadattata dai romani ed infine divenne una Chiesa bizantina dedicata a Sant Eliseo. La domus presenta un piano terra ed un primo piano, che ricordano le case delle fate, (in sardo, appunto, Domus De Janas). Oltre all’ eleganza e all’amenità propria, la Domus è circondata da un panorama incantevole che fa sì che il monumento sia avvolto da un fascino che ci trascina nella notte dei tempi.

Comune: MORES
Prov: Sassari
Autore:
Codice Geo: NUR7582
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Domu de janas Su Crastu de Santu Eliseu

La pietra di Sant Eliseo è un grosso masso erratico che si trova sulle pendici inferiori del Monte Santu, nel territorio di Mores. Utilizzato in vari periodi, fu dapprima una Tomba Preistorica del Neolitico, poi riadattata dai romani ed infine divenne una Chiesa bizantina dedicata a Sant Eliseo. La domus presenta un piano terra ed un primo piano, che ricordano le case delle fate, (in sardo, appunto, Domus De Janas). Oltre all’ eleganza e all’amenità propria, la Domus è circondata da un panorama incantevole che fa sì che il monumento sia avvolto da un fascino che ci trascina nella notte dei tempi.