“L’ingresso della tomba è una sorta di basso portico. Nel muro in fondo ad esso vi è una più stretta apertura rettangolare che dà sulla cella della tomba retrostante. Solitamente la cella è di forma rettangolare, più ampia che profonda. Nel presente caso, tuttavia, la forma della cella è piuttosto irregolare, come se lo scavatore non avesse potuto realizzare la normale pianta per l’inaspettata scoperta di crepe nella roccia.L’ingresso della tomba doveva essere occultato da una lastra che vi si incastrava come una porta” (Duncan Mackenzie)
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La Tomba dei Giganti di Morette, o Monte Cujaru, regione omonima dove è situata. Purtroppo è visibile la parte inferiore di una probabile stele centinata bilitica. Nonostante sia interrata, è quasi visibile l’intera pianta della tomba.
Nuraghe monotorre, conserva la tholos intatta. L’architrave sovrastante l’entrata misura circa m. 3,30×0,90×1,85, per un peso stimato di circa Kg. 16.000.
Il monolito, in basalto ben lavorato sorge in un terreno pianeggiante a meno di 100 m. da una domus de janas detta “Su forru’e su Taleri”
Il monumento fa parte dell’itinerario archeologico dell’Unione dei comuni del Meilogu e si trova in territorio di Torralba. La tipologia è a ortostati e conserva intatta la sua stele centinata in trachite, il resto purtroppo è ridotto a poche pietre compresa l’esedra
Il nuraghe Orgono di Ghilarza è un singolare monumento che con lo sviluppo delle sue strutture racconta l’evoluzione dell’architettura nuragica: dal nuraghe arcaico con camera allungata a forma di barca rovesciata alla torre troncoconica con camera circolare a falsa cupola. I lavori di consolidamento e scavo finora eseguiti hanno consentito il recupero almeno parziale del monumento, già gravemente dissestato e pericolante.
Il nuraghe Costa, comunemente chiamato Sa Reggia, comprende un nuraghe complesso, un villaggio circostante e un possente antemurale. Il nuraghe è costituito da un mastio e da un bastione di quattro torri secondarie con all’interno un cortile. La torre centrale (14 metri di diametro) è edificata con blocchi di basalto poligonali nella parte inferiore e ben lavorati in quella superiore.
Scavata in una bassa formazione trachitica, presenta una protome taurina nell’anticella. (Wikipedia)
E’ uno dei tanti nuraghi sparsi nel territorio di Torralba, questo si trova in prossimità della ferrovia che porta da Mores alla stazione di Torralba. Si tratta di un nuraghe complesso, formato da una torre centrale con una adduzione frontale di altre due torri secondarie, collegate da un robusto paramento murario. Viene datato al periodo tra Bronzo medio e quello finale (1600-1000 a.C.).
È collocato su una piccola altura da cui si può apprezzare il panorama circostante. Si tratta di un nuraghe monotorre di circa 11 metri d”altezza con coperatura a tholos. Costruito con grandi blocchi di basalto scuro che, assieme ai licheni di color giallo, ne caratterizzano la colorazione (da cui deriva il nome, infatti nieddu in sardo significa nero, scuro). Nella torre sono presenti due aperture: un ingresso nella base, ancora parzialmente interrato, e, quasi sulla sommità, un finestrone
Questo nuraghe complesso era formato da un’alta torre centrale e da tre torri unite da un bastione, oggi non molto ben conservate. L’alta torre centrale si presenta invece in perfetto stato di conservazione, ed ha un’altezza residua di 14 m., non molto inferiore all’altezza originaria. Essa si sviluppa su due piani, entrambi integri e ciascuno con copertura a tholos.
Il nuraghe è un monotorre costruito con grandi massi ben lavorati. L’ingresso è sovrastato da un imponente architrave ed immette in un corridoio avente una nicchia sul lato destro e il vano scala sul lato sinistro; quest’ultimo è in buona parte invaso dalle macerie. Alla fine del corridoio si apre la camera circolare, con la volta a tholos ancora intatta, nella quale sono presenti tre nicchie in simmetria.
Prov: Oristano
Autore: Enrico Scarpa@photography
Codice Geo: NUR6448
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