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DONNA OFFERENTE DI BONORVA

41) DONNA OFFERENTE DI BONORVA

Nome: donna offerente
Professione: sconosciuta
Altezza: 12,3 cm
Vestiario e aspetto: il bronzetto sorge ritto e frontale dal perno di infissione ancora visibile tra i piedi lunghi e sottili. Le due braccia sono protese aperte all’altezza della vita, le mani sono mancanti ma probabilmente reggevano entrambe un ex-voto. Il capo rotondo è coperto da un velo nella parte posteriore mentre la fronte è libera. È presente la solita schematizzazione a T di arcata sopraccigliare e naso, gli occhi sono a globetto, la bocca incisa. La donna indossa tre indumenti: una tunica leggera con una balza frangiata (segnata da rigature verticali e parallele), sopra una veste pesante di lana, infine un manto con collo alto sulle spalle, ripiegato sul davanti in modo da coprire le braccia e lasciare scoperto il corpo in modo da intravedere i globetti del seno.
Luogo di ritrovamento: Bonorva (SS), loc. Càntaru Addes (errato Badde Sole)
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: espressione accigliata e assorta. Entrambe le mani sono mancanti.
Curiositá: il manto presenta posteriormente decorazioni ornamentali nella metà superiore: quattro zone orizzontali campite da incisioni e riempite da tratteggio verticale spazieggiato. Un gusto decorativo di contenuto lineare che – per Lilliu – non è privo di significato culturale e cronologico (motivi ornamentali a zig-zag e spina di pesce alternati sono presenti ad esempio anche nella parte inferiore della tunica del bronzetto geometrico da Olimpia)

fotografie di R.S. Roberto – gruppo fb Viaggio nelle Antichitá della Sardegna

Per approfondimenti: G. Lilliu “Sculture della Sardegna Nuragica” – ed. ILISSO

Comune: BONORVA
Prov:
Autore: RS Roberto
Fonte sacra Su Lumarzu

Il monumento, una piccola fonte cultuale di età nuragica, è costituito da un atrio e da una celletta ove si raccoglie la vena sorgiva.
L’atrio, lastricato, di pianta rettangolare (m 5,15 x 1,80), presenta sedili alle pareti (alt. m 0,30; largh. m 0,40) e una nicchietta. La muratura (alt. m 2; largh. m 3) è costituita da regolari filari di conci di basalto squadrati con cura.
Dall’atrio, attraverso un ingresso a luce trapezoidale (largh. m 0,65; alt. m 0,64) ricavato in un lastrone monolitico si accede alla celletta.
Il piccolo vano (diam. m 0,97; alt. m 1,60), costruito con blocchi di basalto lavorati sommariamente ma connessi con cura, presenta copertura a “tholos” chiusa da un grosso lastrone orizzontale.
In età cristiana sulla faccia inferiore della lastra di chiusura venne incisa una croce latina.
L’acqua defluisce attraverso una canaletta – incisa nella soglia dell’ingresso alla fonte – verso un condotto di scolo realizzato al di sotto della pavimentazione dell’atrio stesso.
La frequentazione del sito è proseguita fino alla tarda antichità, come dimostrano le monete del IV sec. d.C. rinvenute ai tempi del Taramelli durante la pulizia del vestibolo. (Sardegna Cultura)

Fonte sacra Su Lumarzu

Il monumento, una piccola fonte cultuale di età nuragica, è costituito da un atrio e da una celletta ove si raccoglie la vena sorgiva.
L’atrio, lastricato, di pianta rettangolare (m 5,15 x 1,80), presenta sedili alle pareti (alt. m 0,30; largh. m 0,40) e una nicchietta. La muratura (alt. m 2; largh. m 3) è costituita da regolari filari di conci di basalto squadrati con cura.
Dall’atrio, attraverso un ingresso a luce trapezoidale (largh. m 0,65; alt. m 0,64) ricavato in un lastrone monolitico si accede alla celletta.
Il piccolo vano (diam. m 0,97; alt. m 1,60), costruito con blocchi di basalto lavorati sommariamente ma connessi con cura, presenta copertura a “tholos” chiusa da un grosso lastrone orizzontale.
In età cristiana sulla faccia inferiore della lastra di chiusura venne incisa una croce latina.
L’acqua defluisce attraverso una canaletta – incisa nella soglia dell’ingresso alla fonte – verso un condotto di scolo realizzato al di sotto della pavimentazione dell’atrio stesso.
La frequentazione del sito è proseguita fino alla tarda antichità, come dimostrano le monete del IV sec. d.C. rinvenute ai tempi del Taramelli durante la pulizia del vestibolo. (Sardegna Cultura)

Fonte sacra Su Lumarzu

Il monumento, una piccola fonte cultuale di età nuragica, è costituito da un atrio e da una celletta ove si raccoglie la vena sorgiva.
L’atrio, lastricato, di pianta rettangolare (m 5,15 x 1,80), presenta sedili alle pareti (alt. m 0,30; largh. m 0,40) e una nicchietta. La muratura (alt. m 2; largh. m 3) è costituita da regolari filari di conci di basalto squadrati con cura.
Dall’atrio, attraverso un ingresso a luce trapezoidale (largh. m 0,65; alt. m 0,64) ricavato in un lastrone monolitico si accede alla celletta.
Il piccolo vano (diam. m 0,97; alt. m 1,60), costruito con blocchi di basalto lavorati sommariamente ma connessi con cura, presenta copertura a “tholos” chiusa da un grosso lastrone orizzontale.
In età cristiana sulla faccia inferiore della lastra di chiusura venne incisa una croce latina.
L’acqua defluisce attraverso una canaletta – incisa nella soglia dell’ingresso alla fonte – verso un condotto di scolo realizzato al di sotto della pavimentazione dell’atrio stesso.
La frequentazione del sito è proseguita fino alla tarda antichità, come dimostrano le monete del IV sec. d.C. rinvenute ai tempi del Taramelli durante la pulizia del vestibolo. (Sardegna Cultura)

Fonte sacra Su Lumarzu

Il monumento, una piccola fonte cultuale di età nuragica, è costituito da un atrio e da una celletta ove si raccoglie la vena sorgiva.
L’atrio, lastricato, di pianta rettangolare (m 5,15 x 1,80), presenta sedili alle pareti (alt. m 0,30; largh. m 0,40) e una nicchietta. La muratura (alt. m 2; largh. m 3) è costituita da regolari filari di conci di basalto squadrati con cura.
Dall’atrio, attraverso un ingresso a luce trapezoidale (largh. m 0,65; alt. m 0,64) ricavato in un lastrone monolitico si accede alla celletta.
Il piccolo vano (diam. m 0,97; alt. m 1,60), costruito con blocchi di basalto lavorati sommariamente ma connessi con cura, presenta copertura a “tholos” chiusa da un grosso lastrone orizzontale.
In età cristiana sulla faccia inferiore della lastra di chiusura venne incisa una croce latina.
L’acqua defluisce attraverso una canaletta – incisa nella soglia dell’ingresso alla fonte – verso un condotto di scolo realizzato al di sotto della pavimentazione dell’atrio stesso.
La frequentazione del sito è proseguita fino alla tarda antichità, come dimostrano le monete del IV sec. d.C. rinvenute ai tempi del Taramelli durante la pulizia del vestibolo. (Sardegna Cultura)

Fonte sacra Su Lumarzu

Il monumento, una piccola fonte cultuale di età nuragica, è costituito da un atrio e da una celletta ove si raccoglie la vena sorgiva.
L’atrio, lastricato, di pianta rettangolare (m 5,15 x 1,80), presenta sedili alle pareti (alt. m 0,30; largh. m 0,40) e una nicchietta. La muratura (alt. m 2; largh. m 3) è costituita da regolari filari di conci di basalto squadrati con cura.
Dall’atrio, attraverso un ingresso a luce trapezoidale (largh. m 0,65; alt. m 0,64) ricavato in un lastrone monolitico si accede alla celletta.
Il piccolo vano (diam. m 0,97; alt. m 1,60), costruito con blocchi di basalto lavorati sommariamente ma connessi con cura, presenta copertura a “tholos” chiusa da un grosso lastrone orizzontale.
In età cristiana sulla faccia inferiore della lastra di chiusura venne incisa una croce latina.
L’acqua defluisce attraverso una canaletta – incisa nella soglia dell’ingresso alla fonte – verso un condotto di scolo realizzato al di sotto della pavimentazione dell’atrio stesso.
La frequentazione del sito è proseguita fino alla tarda antichità, come dimostrano le monete del IV sec. d.C. rinvenute ai tempi del Taramelli durante la pulizia del vestibolo. (Sardegna Cultura)

Fonte sacra Su Lumarzu(1)

Il monumento, una piccola fonte cultuale di età nuragica, è costituito da un atrio e da una celletta ove si raccoglie la vena sorgiva.
L’atrio, lastricato, di pianta rettangolare (m 5,15 x 1,80), presenta sedili alle pareti (alt. m 0,30; largh. m 0,40) e una nicchietta. La muratura (alt. m 2; largh. m 3) è costituita da regolari filari di conci di basalto squadrati con cura.
Dall’atrio, attraverso un ingresso a luce trapezoidale (largh. m 0,65; alt. m 0,64) ricavato in un lastrone monolitico si accede alla celletta.
Il piccolo vano (diam. m 0,97; alt. m 1,60), costruito con blocchi di basalto lavorati sommariamente ma connessi con cura, presenta copertura a “tholos” chiusa da un grosso lastrone orizzontale.
In età cristiana sulla faccia inferiore della lastra di chiusura venne incisa una croce latina.
L’acqua defluisce attraverso una canaletta – incisa nella soglia dell’ingresso alla fonte – verso un condotto di scolo realizzato al di sotto della pavimentazione dell’atrio stesso.
La frequentazione del sito è proseguita fino alla tarda antichità, come dimostrano le monete del IV sec. d.C. rinvenute ai tempi del Taramelli durante la pulizia del vestibolo. (Sardegna Cultura)

Fonte sacra Su Lumarzu

Il monumento, una piccola fonte cultuale di età nuragica, è costituito da un atrio e da una celletta ove si raccoglie la vena sorgiva.
L’atrio, lastricato, di pianta rettangolare (m 5,15 x 1,80), presenta sedili alle pareti (alt. m 0,30; largh. m 0,40) e una nicchietta. La muratura (alt. m 2; largh. m 3) è costituita da regolari filari di conci di basalto squadrati con cura.
Dall’atrio, attraverso un ingresso a luce trapezoidale (largh. m 0,65; alt. m 0,64) ricavato in un lastrone monolitico si accede alla celletta.
Il piccolo vano (diam. m 0,97; alt. m 1,60), costruito con blocchi di basalto lavorati sommariamente ma connessi con cura, presenta copertura a “tholos” chiusa da un grosso lastrone orizzontale.
In età cristiana sulla faccia inferiore della lastra di chiusura venne incisa una croce latina.
L’acqua defluisce attraverso una canaletta – incisa nella soglia dell’ingresso alla fonte – verso un condotto di scolo realizzato al di sotto della pavimentazione dell’atrio stesso.
La frequentazione del sito è proseguita fino alla tarda antichità, come dimostrano le monete del IV sec. d.C. rinvenute ai tempi del Taramelli durante la pulizia del vestibolo. (Sardegna Cultura)

Fonte sacra Su Lumarzu

Il monumento, una piccola fonte cultuale di età nuragica, è costituito da un atrio e da una celletta ove si raccoglie la vena sorgiva.
L’atrio, lastricato, di pianta rettangolare (m 5,15 x 1,80), presenta sedili alle pareti (alt. m 0,30; largh. m 0,40) e una nicchietta. La muratura (alt. m 2; largh. m 3) è costituita da regolari filari di conci di basalto squadrati con cura.
Dall’atrio, attraverso un ingresso a luce trapezoidale (largh. m 0,65; alt. m 0,64) ricavato in un lastrone monolitico si accede alla celletta.
Il piccolo vano (diam. m 0,97; alt. m 1,60), costruito con blocchi di basalto lavorati sommariamente ma connessi con cura, presenta copertura a “tholos” chiusa da un grosso lastrone orizzontale.
In età cristiana sulla faccia inferiore della lastra di chiusura venne incisa una croce latina.
L’acqua defluisce attraverso una canaletta – incisa nella soglia dell’ingresso alla fonte – verso un condotto di scolo realizzato al di sotto della pavimentazione dell’atrio stesso.
La frequentazione del sito è proseguita fino alla tarda antichità, come dimostrano le monete del IV sec. d.C. rinvenute ai tempi del Taramelli durante la pulizia del vestibolo. (Sardegna Cultura)

Fonte sacra Su Lumarzu

Il monumento, una piccola fonte cultuale di età nuragica, è costituito da un atrio e da una celletta ove si raccoglie la vena sorgiva.
L’atrio, lastricato, di pianta rettangolare (m 5,15 x 1,80), presenta sedili alle pareti (alt. m 0,30; largh. m 0,40) e una nicchietta. La muratura (alt. m 2; largh. m 3) è costituita da regolari filari di conci di basalto squadrati con cura.
Dall’atrio, attraverso un ingresso a luce trapezoidale (largh. m 0,65; alt. m 0,64) ricavato in un lastrone monolitico si accede alla celletta.
Il piccolo vano (diam. m 0,97; alt. m 1,60), costruito con blocchi di basalto lavorati sommariamente ma connessi con cura, presenta copertura a “tholos” chiusa da un grosso lastrone orizzontale.
In età cristiana sulla faccia inferiore della lastra di chiusura venne incisa una croce latina.
L’acqua defluisce attraverso una canaletta – incisa nella soglia dell’ingresso alla fonte – verso un condotto di scolo realizzato al di sotto della pavimentazione dell’atrio stesso.
La frequentazione del sito è proseguita fino alla tarda antichità, come dimostrano le monete del IV sec. d.C. rinvenute ai tempi del Taramelli durante la pulizia del vestibolo. (Sardegna Cultura)

Fonte sacra Su Lumarzu

Il monumento, una piccola fonte cultuale di età nuragica, è costituito da un atrio e da una celletta ove si raccoglie la vena sorgiva.
L’atrio, lastricato, di pianta rettangolare (m 5,15 x 1,80), presenta sedili alle pareti (alt. m 0,30; largh. m 0,40) e una nicchietta. La muratura (alt. m 2; largh. m 3) è costituita da regolari filari di conci di basalto squadrati con cura.
Dall’atrio, attraverso un ingresso a luce trapezoidale (largh. m 0,65; alt. m 0,64) ricavato in un lastrone monolitico si accede alla celletta.
Il piccolo vano (diam. m 0,97; alt. m 1,60), costruito con blocchi di basalto lavorati sommariamente ma connessi con cura, presenta copertura a “tholos” chiusa da un grosso lastrone orizzontale.
In età cristiana sulla faccia inferiore della lastra di chiusura venne incisa una croce latina.
L’acqua defluisce attraverso una canaletta – incisa nella soglia dell’ingresso alla fonte – verso un condotto di scolo realizzato al di sotto della pavimentazione dell’atrio stesso.
La frequentazione del sito è proseguita fino alla tarda antichità, come dimostrano le monete del IV sec. d.C. rinvenute ai tempi del Taramelli durante la pulizia del vestibolo. (Sardegna Cultura)

Fonte sacra Su Lumarzu(1)

Il monumento, una piccola fonte cultuale di età nuragica, è costituito da un atrio e da una celletta ove si raccoglie la vena sorgiva.
L’atrio, lastricato, di pianta rettangolare (m 5,15 x 1,80), presenta sedili alle pareti (alt. m 0,30; largh. m 0,40) e una nicchietta. La muratura (alt. m 2; largh. m 3) è costituita da regolari filari di conci di basalto squadrati con cura.
Dall’atrio, attraverso un ingresso a luce trapezoidale (largh. m 0,65; alt. m 0,64) ricavato in un lastrone monolitico si accede alla celletta.
Il piccolo vano (diam. m 0,97; alt. m 1,60), costruito con blocchi di basalto lavorati sommariamente ma connessi con cura, presenta copertura a “tholos” chiusa da un grosso lastrone orizzontale.
In età cristiana sulla faccia inferiore della lastra di chiusura venne incisa una croce latina.
L’acqua defluisce attraverso una canaletta – incisa nella soglia dell’ingresso alla fonte – verso un condotto di scolo realizzato al di sotto della pavimentazione dell’atrio stesso.
La frequentazione del sito è proseguita fino alla tarda antichità, come dimostrano le monete del IV sec. d.C. rinvenute ai tempi del Taramelli durante la pulizia del vestibolo. (Sardegna Cultura)