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Domus de janas Ena Cuada – sepoltura VIII

Le informazioni riportate per questa sepoltura nel volume
”Testimonianze archeologiche del Nurkara” edito dal comune di Villanova Monteleone nel 1995,indicano la presenza nella cella principale,del soffitto scolpito in bassorilievo con trave di colmo e cinque traveti laterali,la presenza come in altre sepolture di questa necropoli di sporgenze circolari tra le quali una ricavata nei pressi della trave di colmo e alcune lesene,sempre all’interno della cella principale.
Tuttavia sempre nella cella principale,illuminando con luce radente la parete di fronte all’ingresso,si rivela seppur discretamente erosa quella che sembra essere una falsa porta con simbologia all’apice, oppure sembrerebbe una protome orientata verso il basso,e che non trova menzione nel volume di cui sopra. (Giovanni Sotgiu)

Domus de janas Ena Cuada – sepoltura VIII

Le informazioni riportate per questa sepoltura nel volume
”Testimonianze archeologiche del Nurkara” edito dal comune di Villanova Monteleone nel 1995,indicano la presenza nella cella principale,del soffitto scolpito in bassorilievo con trave di colmo e cinque traveti laterali,la presenza come in altre sepolture di questa necropoli di sporgenze circolari tra le quali una ricavata nei pressi della trave di colmo e alcune lesene,sempre all’interno della cella principale.
Tuttavia sempre nella cella principale,illuminando con luce radente la parete di fronte all’ingresso,si rivela seppur discretamente erosa quella che sembra essere una falsa porta con simbologia all’apice, oppure sembrerebbe una protome orientata verso il basso,e che non trova menzione nel volume di cui sopra. (Giovanni Sotgiu)

Domus de janas Ena Cuada – sepoltura VIII

Le informazioni riportate per questa sepoltura nel volume
”Testimonianze archeologiche del Nurkara” edito dal comune di Villanova Monteleone nel 1995,indicano la presenza nella cella principale,del soffitto scolpito in bassorilievo con trave di colmo e cinque traveti laterali,la presenza come in altre sepolture di questa necropoli di sporgenze circolari tra le quali una ricavata nei pressi della trave di colmo e alcune lesene,sempre all’interno della cella principale.
Tuttavia sempre nella cella principale,illuminando con luce radente la parete di fronte all’ingresso,si rivela seppur discretamente erosa quella che sembra essere una falsa porta con simbologia all’apice, oppure sembrerebbe una protome orientata verso il basso,e che non trova menzione nel volume di cui sopra. (Giovanni Sotgiu)

Domus de janas Ena Cuada – sepoltura VIII

Le informazioni riportate per questa sepoltura nel volume
”Testimonianze archeologiche del Nurkara” edito dal comune di Villanova Monteleone nel 1995,indicano la presenza nella cella principale,del soffitto scolpito in bassorilievo con trave di colmo e cinque traveti laterali,la presenza come in altre sepolture di questa necropoli di sporgenze circolari tra le quali una ricavata nei pressi della trave di colmo e alcune lesene,sempre all’interno della cella principale.
Tuttavia sempre nella cella principale,illuminando con luce radente la parete di fronte all’ingresso,si rivela seppur discretamente erosa quella che sembra essere una falsa porta con simbologia all’apice, oppure sembrerebbe una protome orientata verso il basso,e che non trova menzione nel volume di cui sopra. (Giovanni Sotgiu)

Domus de janas Ena Cuada – sepoltura VIII

Le informazioni riportate per questa sepoltura nel volume
”Testimonianze archeologiche del Nurkara” edito dal comune di Villanova Monteleone nel 1995,indicano la presenza nella cella principale,del soffitto scolpito in bassorilievo con trave di colmo e cinque traveti laterali,la presenza come in altre sepolture di questa necropoli di sporgenze circolari tra le quali una ricavata nei pressi della trave di colmo e alcune lesene,sempre all’interno della cella principale.
Tuttavia sempre nella cella principale,illuminando con luce radente la parete di fronte all’ingresso,si rivela seppur discretamente erosa quella che sembra essere una falsa porta con simbologia all’apice, oppure sembrerebbe una protome orientata verso il basso,e che non trova menzione nel volume di cui sopra. (Giovanni Sotgiu)

Domus de janas Ena Cuada – sepoltura VIII

Le informazioni riportate per questa sepoltura nel volume
”Testimonianze archeologiche del Nurkara” edito dal comune di Villanova Monteleone nel 1995,indicano la presenza nella cella principale,del soffitto scolpito in bassorilievo con trave di colmo e cinque traveti laterali,la presenza come in altre sepolture di questa necropoli di sporgenze circolari tra le quali una ricavata nei pressi della trave di colmo e alcune lesene,sempre all’interno della cella principale.
Tuttavia sempre nella cella principale,illuminando con luce radente la parete di fronte all’ingresso,si rivela seppur discretamente erosa quella che sembra essere una falsa porta con simbologia all’apice, oppure sembrerebbe una protome orientata verso il basso,e che non trova menzione nel volume di cui sopra. (Giovanni Sotgiu)

Domus de janas Ena Cuada – sepoltura VIII

Le informazioni riportate per questa sepoltura nel volume
”Testimonianze archeologiche del Nurkara” edito dal comune di Villanova Monteleone nel 1995,indicano la presenza nella cella principale,del soffitto scolpito in bassorilievo con trave di colmo e cinque traveti laterali,la presenza come in altre sepolture di questa necropoli di sporgenze circolari tra le quali una ricavata nei pressi della trave di colmo e alcune lesene,sempre all’interno della cella principale.
Tuttavia sempre nella cella principale,illuminando con luce radente la parete di fronte all’ingresso,si rivela seppur discretamente erosa quella che sembra essere una falsa porta con simbologia all’apice, oppure sembrerebbe una protome orientata verso il basso,e che non trova menzione nel volume di cui sopra. (Giovanni Sotgiu)

Domus de janas di Serruggiu – Tomba I

L’accesso è dato da un lungo dromos e da un atrio,purtroppo franato che porta in un grande vano semicircolare il cui soffitto è lavorato con fasce a rilievo ad imitazione dei tetti delle capanne neolitiche.
Dopo questo vano,si trova in asse un’altro vano rettangolare che in origine era separato da un muro purtroppo demolito, che presenta due grandi colonne,demolite anch’esse, da cui si accede ad una finestrella piu piccola,in alto sul lato sinistro ad altri ambienti più piccoli, per la deposizione dei defunti e che non ho potuto esplorare.
La sepoltura ha subito diverse destinazioni d’uso,probabilmente usata come abitazione,e anche per attivita molitorie sopratutto nella grande stanza dopo l’atrio semicircolare in cui il pavimento e stato letteralmente stravolto e che ho preferito non documentare,non ultimo l’utilizzo come ricovero di bestiame.
Tuttavia il vano semicircolare e giunto fino ai giorni nostri in buono stato e presenta oltre al tetto travato anche delle pareti ben lavorate, dove possiamo ammirare lesene,cornici e zoccolature praticamente intatte,oltre a tracce di ocra rossa.Si apprezzano anche i segni dell’utensile usato per le rifiniture delle pareti.
Anche il pavimento si conserva nel piano originale presentando una particolarità forse unica tra le domus de janas conosciute fino ad ora. Oltre a tante canalette che lo solcano, nello spigolo destra dell’ingresso,addossato a cio che resta della parete divisoria, si osservano i resti di un focolare manomesso, che conserva comunque il bordo in rilievo,simile al folcolare della sepoltura di Sa Lophasa ad Orgosolo. Dalla parte opposta perfettamente in asse con il primo si osserva un secondo splendido e intatto focolare a cerchi concentrici,collegato ad alcune canalette e con una piccola e bella coppella vicino. (Giovanni Sotgiu)

Domus de janas di Serruggiu – Tomba I

L’accesso è dato da un lungo dromos e da un atrio,purtroppo franato che porta in un grande vano semicircolare il cui soffitto è lavorato con fasce a rilievo ad imitazione dei tetti delle capanne neolitiche.
Dopo questo vano,si trova in asse un’altro vano rettangolare che in origine era separato da un muro purtroppo demolito, che presenta due grandi colonne,demolite anch’esse, da cui si accede ad una finestrella piu piccola,in alto sul lato sinistro ad altri ambienti più piccoli, per la deposizione dei defunti e che non ho potuto esplorare.
La sepoltura ha subito diverse destinazioni d’uso,probabilmente usata come abitazione,e anche per attivita molitorie sopratutto nella grande stanza dopo l’atrio semicircolare in cui il pavimento e stato letteralmente stravolto e che ho preferito non documentare,non ultimo l’utilizzo come ricovero di bestiame.
Tuttavia il vano semicircolare e giunto fino ai giorni nostri in buono stato e presenta oltre al tetto travato anche delle pareti ben lavorate, dove possiamo ammirare lesene,cornici e zoccolature praticamente intatte,oltre a tracce di ocra rossa.Si apprezzano anche i segni dell’utensile usato per le rifiniture delle pareti.
Anche il pavimento si conserva nel piano originale presentando una particolarità forse unica tra le domus de janas conosciute fino ad ora. Oltre a tante canalette che lo solcano, nello spigolo destra dell’ingresso,addossato a cio che resta della parete divisoria, si osservano i resti di un focolare manomesso, che conserva comunque il bordo in rilievo,simile al folcolare della sepoltura di Sa Lophasa ad Orgosolo. Dalla parte opposta perfettamente in asse con il primo si osserva un secondo splendido e intatto focolare a cerchi concentrici,collegato ad alcune canalette e con una piccola e bella coppella vicino. (Giovanni Sotgiu)

Domus de janas di Serruggiu – Tomba I

L’accesso è dato da un lungo dromos e da un atrio,purtroppo franato che porta in un grande vano semicircolare il cui soffitto è lavorato con fasce a rilievo ad imitazione dei tetti delle capanne neolitiche.
Dopo questo vano,si trova in asse un’altro vano rettangolare che in origine era separato da un muro purtroppo demolito, che presenta due grandi colonne,demolite anch’esse, da cui si accede ad una finestrella piu piccola,in alto sul lato sinistro ad altri ambienti più piccoli, per la deposizione dei defunti e che non ho potuto esplorare.
La sepoltura ha subito diverse destinazioni d’uso,probabilmente usata come abitazione,e anche per attivita molitorie sopratutto nella grande stanza dopo l’atrio semicircolare in cui il pavimento e stato letteralmente stravolto e che ho preferito non documentare,non ultimo l’utilizzo come ricovero di bestiame.
Tuttavia il vano semicircolare e giunto fino ai giorni nostri in buono stato e presenta oltre al tetto travato anche delle pareti ben lavorate, dove possiamo ammirare lesene,cornici e zoccolature praticamente intatte,oltre a tracce di ocra rossa.Si apprezzano anche i segni dell’utensile usato per le rifiniture delle pareti.
Anche il pavimento si conserva nel piano originale presentando una particolarità forse unica tra le domus de janas conosciute fino ad ora. Oltre a tante canalette che lo solcano, nello spigolo destra dell’ingresso,addossato a cio che resta della parete divisoria, si osservano i resti di un focolare manomesso, che conserva comunque il bordo in rilievo,simile al folcolare della sepoltura di Sa Lophasa ad Orgosolo. Dalla parte opposta perfettamente in asse con il primo si osserva un secondo splendido e intatto focolare a cerchi concentrici,collegato ad alcune canalette e con una piccola e bella coppella vicino. (Giovanni Sotgiu)

Domus de janas di Serruggiu – Tomba I

L’accesso è dato da un lungo dromos e da un atrio,purtroppo franato che porta in un grande vano semicircolare il cui soffitto è lavorato con fasce a rilievo ad imitazione dei tetti delle capanne neolitiche.
Dopo questo vano,si trova in asse un’altro vano rettangolare che in origine era separato da un muro purtroppo demolito, che presenta due grandi colonne,demolite anch’esse, da cui si accede ad una finestrella piu piccola,in alto sul lato sinistro ad altri ambienti più piccoli, per la deposizione dei defunti e che non ho potuto esplorare.
La sepoltura ha subito diverse destinazioni d’uso,probabilmente usata come abitazione,e anche per attivita molitorie sopratutto nella grande stanza dopo l’atrio semicircolare in cui il pavimento e stato letteralmente stravolto e che ho preferito non documentare,non ultimo l’utilizzo come ricovero di bestiame.
Tuttavia il vano semicircolare e giunto fino ai giorni nostri in buono stato e presenta oltre al tetto travato anche delle pareti ben lavorate, dove possiamo ammirare lesene,cornici e zoccolature praticamente intatte,oltre a tracce di ocra rossa.Si apprezzano anche i segni dell’utensile usato per le rifiniture delle pareti.
Anche il pavimento si conserva nel piano originale presentando una particolarità forse unica tra le domus de janas conosciute fino ad ora. Oltre a tante canalette che lo solcano, nello spigolo destra dell’ingresso,addossato a cio che resta della parete divisoria, si osservano i resti di un focolare manomesso, che conserva comunque il bordo in rilievo,simile al folcolare della sepoltura di Sa Lophasa ad Orgosolo. Dalla parte opposta perfettamente in asse con il primo si osserva un secondo splendido e intatto focolare a cerchi concentrici,collegato ad alcune canalette e con una piccola e bella coppella vicino. (Giovanni Sotgiu)

Domus de janas di Serruggiu – Tomba I

L’accesso è dato da un lungo dromos e da un atrio,purtroppo franato che porta in un grande vano semicircolare il cui soffitto è lavorato con fasce a rilievo ad imitazione dei tetti delle capanne neolitiche.
Dopo questo vano,si trova in asse un’altro vano rettangolare che in origine era separato da un muro purtroppo demolito, che presenta due grandi colonne,demolite anch’esse, da cui si accede ad una finestrella piu piccola,in alto sul lato sinistro ad altri ambienti più piccoli, per la deposizione dei defunti e che non ho potuto esplorare.
La sepoltura ha subito diverse destinazioni d’uso,probabilmente usata come abitazione,e anche per attivita molitorie sopratutto nella grande stanza dopo l’atrio semicircolare in cui il pavimento e stato letteralmente stravolto e che ho preferito non documentare,non ultimo l’utilizzo come ricovero di bestiame.
Tuttavia il vano semicircolare e giunto fino ai giorni nostri in buono stato e presenta oltre al tetto travato anche delle pareti ben lavorate, dove possiamo ammirare lesene,cornici e zoccolature praticamente intatte,oltre a tracce di ocra rossa.Si apprezzano anche i segni dell’utensile usato per le rifiniture delle pareti.
Anche il pavimento si conserva nel piano originale presentando una particolarità forse unica tra le domus de janas conosciute fino ad ora. Oltre a tante canalette che lo solcano, nello spigolo destra dell’ingresso,addossato a cio che resta della parete divisoria, si osservano i resti di un focolare manomesso, che conserva comunque il bordo in rilievo,simile al folcolare della sepoltura di Sa Lophasa ad Orgosolo. Dalla parte opposta perfettamente in asse con il primo si osserva un secondo splendido e intatto focolare a cerchi concentrici,collegato ad alcune canalette e con una piccola e bella coppella vicino. (Giovanni Sotgiu)