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Nuraghe Monte Furru

Dopo la fatica per raggiungere l’alta rupe, si gode di un panorama mozzafiato che spazia dalla punta di Foghe fino a capo Marrargiu.
Su questa rupe gli antichi Sardi avevano edificato un nuraghe.
Poco e ormai rimasto dello stesso, ma mentre esploro il monumento osservo l’orizzonte.
E bello immaginare le grandi navi dotate di protome solcare il mare, guidate dai riferimenti forniti dai nuraghi costieri, entrare sicure nella foce del Temo, ancora oggi l’unico fiume navigabile in Sardegna. (Giovanni Sotgiu)

Nuraghe Monte Furru

Dopo la fatica per raggiungere l’alta rupe, si gode di un panorama mozzafiato che spazia dalla punta di Foghe fino a capo Marrargiu.
Su questa rupe gli antichi Sardi avevano edificato un nuraghe.
Poco e ormai rimasto dello stesso, ma mentre esploro il monumento osservo l’orizzonte.
E bello immaginare le grandi navi dotate di protome solcare il mare, guidate dai riferimenti forniti dai nuraghi costieri, entrare sicure nella foce del Temo, ancora oggi l’unico fiume navigabile in Sardegna. (Giovanni Sotgiu)

Nuraghe Monte Furru

Dopo la fatica per raggiungere l’alta rupe, si gode di un panorama mozzafiato che spazia dalla punta di Foghe fino a capo Marrargiu.
Su questa rupe gli antichi Sardi avevano edificato un nuraghe.
Poco e ormai rimasto dello stesso, ma mentre esploro il monumento osservo l’orizzonte.
E bello immaginare le grandi navi dotate di protome solcare il mare, guidate dai riferimenti forniti dai nuraghi costieri, entrare sicure nella foce del Temo, ancora oggi l’unico fiume navigabile in Sardegna. (Giovanni Sotgiu)

Nuraghe Monte Furru

Dopo la fatica per raggiungere l’alta rupe, si gode di un panorama mozzafiato che spazia dalla punta di Foghe fino a capo Marrargiu.
Su questa rupe gli antichi Sardi avevano edificato un nuraghe.
Poco e ormai rimasto dello stesso, ma mentre esploro il monumento osservo l’orizzonte.
E bello immaginare le grandi navi dotate di protome solcare il mare, guidate dai riferimenti forniti dai nuraghi costieri, entrare sicure nella foce del Temo, ancora oggi l’unico fiume navigabile in Sardegna. (Giovanni Sotgiu)

Domus de janas di Ludurru

La necropoli è scavata in un affioramento granitico dell’altopiano di Buddusò. E’ costituita da 6 ipogei e datata al 3200-2800 a.C. Alcune domus presentano ambienti monocellulari mentre altre hanno pianta pluricellulare. Una delle domus riportano tracce di pittura murale rossa a bande parallele su fasce in rilievo.

Domus de janas di Ludurru

La necropoli è scavata in un affioramento granitico dell’altopiano di Buddusò. E’ costituita da 6 ipogei e datata al 3200-2800 a.C. Alcune domus presentano ambienti monocellulari mentre altre hanno pianta pluricellulare. Una delle domus riportano tracce di pittura murale rossa a bande parallele su fasce in rilievo.

Domus de janas di Ludurru

La necropoli è scavata in un affioramento granitico dell’altopiano di Buddusò. E’ costituita da 6 ipogei e datata al 3200-2800 a.C. Alcune domus presentano ambienti monocellulari mentre altre hanno pianta pluricellulare. Una delle domus riportano tracce di pittura murale rossa a bande parallele su fasce in rilievo.

Domus de janas di Ludurru

La necropoli è scavata in un affioramento granitico dell’altopiano di Buddusò. E’ costituita da 6 ipogei e datata al 3200-2800 a.C. Alcune domus presentano ambienti monocellulari mentre altre hanno pianta pluricellulare. Una delle domus riportano tracce di pittura murale rossa a bande parallele su fasce in rilievo.

Nuraghe Majore

Il nuraghe Majore (XIV-IX secolo a.C.), è del tipo monotorre, è alto allo stato attuale più di otto metri, con evidente rastrematura verso l’alto; presenta un unico ingresso sul lato sud-est. Dall’ingresso, un corridoio conduce alla camera centrale del piano terra, costituita da una struttura a tholos, mentre sulla sinistra si accede ad una scala. Poichè la torre è stata interessata da un crollo di notevole entità, prima degli anni ’80, si è reso necessario un intervento di restauro