Dorgali (NU) dolmen Cucchè o sa tanca de zia Arvara. Si potrebbe chiamare il dolmen dimenticato. E’ un bellissimo dolmen, difficile da raggiungere perché non c’è nessuna segnaletica che ne indichi la presenza. Ma non è da meno di tanti altri monumenti presenti nella zona.
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Dorgali (NU) dolmen Cucchè o sa tanca de zia Arvara. Si potrebbe chiamare il dolmen dimenticato. E’ un bellissimo dolmen, difficile da raggiungere perché non c’è nessuna segnaletica che ne indichi la presenza. Ma non è da meno di tanti altri monumenti presenti nella zona.
La fonte di S’Ulumu (Dorgali) presenta una celletta circolare con un breve vestibilo esterno, costruita a filari orizzontali ed ha una copertura a tholos. Proprio a causa del suo aspetto architettonico-strutturale di forma semplice, aveva un carattere essenzialmente funzionale di rifornimento idrico per il villaggio vicino.
La fonte di S’Ulumu (Dorgali) presenta una celletta circolare con un breve vestibilo esterno, costruita a filari orizzontali ed ha una copertura a tholos. Proprio a causa del suo aspetto architettonico-strutturale di forma semplice, aveva un carattere essenzialmente funzionale di rifornimento idrico
Il complesso, uno dei più importanti e meglio conservati della Sardegna nuragica, comprende un villaggio-santuario con circa cento capanne, due tempietti con annessi recinti e due sepolture megalitiche. Il villaggio è costituito da capanne isolate e da aggregati di capanne gravitanti su spazi centrali. Si contano sei raggruppamenti, alcuni dotati di pozzi-cisterna e pozzetti raccordati a condotte per l”acqua. Le capanne, circolari, sono realizzate a secco con filari irregolari
La fonte, che presenta una celletta circolare con un breve vestibolo esterno, è costruita a filari orizzontali ed ha una copertura a tholos. Proprio a causa del suo aspetto architettonico-strutturale di forma semplice, si presume avesse un carattere essenzialmente funzionale di rifornimento idrico per il villaggio vicino
La fonte, che presenta una celletta circolare con un breve vestibolo esterno, è costruita a filari orizzontali ed ha una copertura a tholos. Proprio a causa del suo aspetto architettonico-strutturale di forma semplice, si presume avesse un carattere essenzialmente funzionale di rifornimento idrico per il villaggio vicino
La fonte, che presenta una celletta circolare con un breve vestibolo esterno, è costruita a filari orizzontali ed ha una copertura a tholos. Proprio a causa del suo aspetto architettonico-strutturale di forma semplice, si presume avesse un carattere essenzialmente funzionale di rifornimento idrico per il villaggio vicino
La fonte, che presenta una celletta circolare con un breve vestibolo esterno, è costruita a filari orizzontali ed ha una copertura a tholos. Proprio a causa del suo aspetto architettonico-strutturale di forma semplice, si presume avesse un carattere essenzialmente funzionale di rifornimento idrico per il villaggio vicino
Il complesso, uno dei più importanti e meglio conservati della Sardegna nuragica, comprende un villaggio-santuario con circa cento capanne, due tempietti con annessi recinti e due sepolture megalitiche. Il villaggio è costituito da capanne isolate e da aggregati di capanne gravitanti su spazi centrali. Si contano sei raggruppamenti, alcuni dotati di pozzi-cisterna e pozzetti raccordati a condotte per l”acqua. Le capanne, circolari, sono realizzate a secco con filari irregolari
Questa tomba di tipo dolmenico, del periodo del Bronzo Antico, si presenta in ottimo stato di conservazione, infatti conserva quasi intatto il corridoio funebre con copertura a piattabanda, cioè costituita da lastre di pietra disposte orizzontalmente lungo le pareti del corridoio. La grande stele è costituita da un monolite centinato, in cui è scavato il piccolo portello d’accesso alla camera funeraria. L’esedra conserva ancora alcune pietre infisse come erano in origine. (www.ilportalesardo.it)
Il tempio è stato realizzato in opera isodoma, ossia con blocchi di basalto magistralmente squadrati e lavorati all’occorrenza con appropriata inclinazione. Le rocce presenti nel territorio circostante sono composte prevalentemente da scisti o da graniti, e la roccia vulcanica utilizzata è stata trasportata nel sito da località piuttosto distanti, probabilmente dal territorio di Dorgali.