Dorgali (NU) dolmen Cucchè o sa tanca de zia Arvara. Si potrebbe chiamare il dolmen dimenticato. E' un bellissimo dolmen, difficile da raggiungere perché non c'è nessuna segnaletica che ne indichi la presenza. Ma non è da meno di tanti altri monumenti presenti nella zona.
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Dorgali (NU) dolmen Cucchè o sa tanca de zia Arvara. Si potrebbe chiamare il dolmen dimenticato. E' un bellissimo dolmen, difficile da raggiungere perché non c'è nessuna segnaletica che ne indichi la presenza. Ma non è da meno di tanti altri monumenti presenti nella zona.
La fonte di S'Ulumu (Dorgali) presenta una celletta circolare con un breve vestibilo esterno, costruita a filari orizzontali ed ha una copertura a tholos. Proprio a causa del suo aspetto architettonico-strutturale di forma semplice, aveva un carattere essenzialmente funzionale di rifornimento idrico per il villaggio vicino.
La fonte di S'Ulumu (Dorgali) presenta una celletta circolare con un breve vestibilo esterno, costruita a filari orizzontali ed ha una copertura a tholos. Proprio a causa del suo aspetto architettonico-strutturale di forma semplice, aveva un carattere essenzialmente funzionale di rifornimento idrico
Il complesso, uno dei più importanti e meglio conservati della Sardegna nuragica, comprende un villaggio-santuario con circa cento capanne, due tempietti con annessi recinti e due sepolture megalitiche. Il villaggio è costituito da capanne isolate e da aggregati di capanne gravitanti su spazi centrali. Si contano sei raggruppamenti, alcuni dotati di pozzi-cisterna e pozzetti raccordati a condotte per l''acqua. Le capanne, circolari, sono realizzate a secco con filari irregolari
Scavata su una parete di basalto, la tomba mostra l’ingresso orientato ad ovest a 0,80 m sotto il piano di campagna, è rettangolare e ben scolpito, delimitato da un profondo rincasso. La soglia presenta una canaletta di scolo, mentre lungo lo spessore murario, presso lo stipite, si trovano due incavi opposti, forse per far scorrere meglio il chiusino. La cella, di pianta semicircolare irregolare, presenta un pavimento piano e una copertura a forno con pareti curvilinee.
Scavata su una parete di basalto, la tomba mostra l’ingresso orientato ad ovest a 0,80 m sotto il piano di campagna, è rettangolare e ben scolpito, delimitato da un profondo rincasso. La soglia presenta una canaletta di scolo, mentre lungo lo spessore murario, presso lo stipite, si trovano due incavi opposti, forse per far scorrere meglio il chiusino. La cella, di pianta semicircolare irregolare, presenta un pavimento piano e una copertura a forno con pareti curvilinee.
Scavata su una parete di basalto, la tomba mostra l’ingresso orientato ad ovest a 0,80 m sotto il piano di campagna, è rettangolare e ben scolpito, delimitato da un profondo rincasso. La soglia presenta una canaletta di scolo, mentre lungo lo spessore murario, presso lo stipite, si trovano due incavi opposti, forse per far scorrere meglio il chiusino. La cella, di pianta semicircolare irregolare, presenta un pavimento piano e una copertura a forno con pareti curvilinee.
Scavata su una parete di basalto, la tomba mostra l’ingresso orientato ad ovest a 0,80 m sotto il piano di campagna, è rettangolare e ben scolpito, delimitato da un profondo rincasso. La soglia presenta una canaletta di scolo, mentre lungo lo spessore murario, presso lo stipite, si trovano due incavi opposti, forse per far scorrere meglio il chiusino. La cella, di pianta semicircolare irregolare, presenta un pavimento piano e una copertura a forno con pareti curvilinee.
L’ipogeo si trova in un masso isolato di basalto. Il portello si apre ad una certa altezza dal piano di campagna ed è sormontato da due profondi solchi scavati nella roccia orizzontali e paralleli. Il portello presenta ancora ben evidente il rincasso per il chiusino. Un solco sottile ricavato nello spessore del portello sagoma tutti e quattro i lati. La cella di pianta ovale è di tipo a forno. La tomba venne esplorata nel 1927 da A. Taramelli che la trovò già violata e svuotata da tempo.
L’ipogeo si trova in un masso isolato di basalto. Il portello si apre ad una certa altezza dal piano di campagna ed è sormontato da due profondi solchi scavati nella roccia orizzontali e paralleli. Il portello presenta ancora ben evidente il rincasso per il chiusino. Un solco sottile ricavato nello spessore del portello sagoma tutti e quattro i lati. La cella di pianta ovale è di tipo a forno. La tomba venne esplorata nel 1927 da A. Taramelli che la trovò già violata e svuotata da tempo.
L’ipogeo si trova in un masso isolato di basalto. Il portello si apre ad una certa altezza dal piano di campagna ed è sormontato da due profondi solchi scavati nella roccia orizzontali e paralleli. Il portello presenta ancora ben evidente il rincasso per il chiusino. Un solco sottile ricavato nello spessore del portello sagoma tutti e quattro i lati. La cella di pianta ovale è di tipo a forno. La tomba venne esplorata nel 1927 da A. Taramelli che la trovò già violata e svuotata da tempo.