E” il luogo archeologico per eccellenza: bello, interessante facilmente raggiungibile e perciò fruibile dal visitatore. Purtroppo gli ultimi interventi di recupero non hanno sortito l”effetto voluto in quanto non sempre le maestranze e i direttori dei lavori sono stati all”altezza. L”area che doveva essere attrezzata per ricevere comitive lascia molto a desiderare. Interessanti invece sono gli ambienti (quando non sono pieni d”acqua) e le incisioni/disegni alle pareti.
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E” il luogo archeologico per eccellenza: bello, interessante facilmente raggiungibile e perciò fruibile dal visitatore. Purtroppo gli ultimi interventi di recupero non hanno sortito l”effetto voluto in quanto non sempre le maestranze e i direttori dei lavori sono stati all”altezza. L”area che doveva essere attrezzata per ricevere comitive lascia molto a desiderare. Interessanti invece sono gli ambienti (quando non sono pieni d”acqua) e le incisioni/disegni alle pareti.
E” il luogo archeologico per eccellenza: bello, interessante facilmente raggiungibile e perciò fruibile dal visitatore. Purtroppo gli ultimi interventi di recupero non hanno sortito l”effetto voluto in quanto non sempre le maestranze e i direttori dei lavori sono stati all”altezza. L”area che doveva essere attrezzata per ricevere comitive lascia molto a desiderare. Interessanti invece sono gli ambienti (quando non sono pieni d”acqua) e le incisioni/disegni alle pareti.
Si tratta di un nuraghe monotorre dalla forma caratteristica a tronco di cono con due camere sovrapposte….Vi si accede dalla porta centrale esposta a sud-sud-est ed è provvisto di una camera centrale con filari aggettanti che chiudono la cupola, e di tre celle laterali disposte ortogonalmente (90°) rispetto all’ingresso. Una scala a spirale in senso orario ci conduce sopra il nuraghe proprio sopra la camera centrale, dove è ancora evidente l’alzato della seconda camera.
Si tratta di un nuraghe monotorre dalla forma caratteristica a tronco di cono con due camere sovrapposte….Vi si accede dalla porta centrale esposta a sud-sud-est ed è provvisto di una camera centrale con filari aggettanti che chiudono la cupola, e di tre celle laterali disposte ortogonalmente (90°) rispetto all’ingresso. Una scala a spirale in senso orario ci conduce sopra il nuraghe proprio sopra la camera centrale, dove è ancora evidente l’alzato della seconda camera.
Ispiene faceva parte del territorio di Chiaramonti. Circa 15 anni fa cedemmo duemila ettari al nuovo comune di Erula e con esso una certa quantità di nuraghi tra i quali Ispiene. Per questo motivo “lo sento ancora mio” e se si vuole trovare il carattere di fortezza devi venire quì, ma ancor di più quello imperituro a carattere sacro di cui è intriso il nuraghe con le sue celle e il sole che allo zenit nel solstizio estivo vi penetra per congiungersi con madre Terra. mu
Ispiene faceva parte del territorio di Chiaramonti. Circa 15 anni fa cedemmo duemila ettari al nuovo comune di Erula e con esso una certa quantità di nuraghi tra i quali Ispiene. Per questo motivo “lo sento ancora mio” e se si vuole trovare il carattere di fortezza devi venire quì, ma ancor di più quello imperituro a carattere sacro di cui è intriso il nuraghe con le sue celle e il sole che allo zenit nel solstizio estivo vi penetra per congiungersi con madre Terra. mu
Ispiene faceva parte del territorio di Chiaramonti. Circa 15 anni fa cedemmo duemila ettari al nuovo comune di Erula e con esso una certa quantità di nuraghi tra i quali Ispiene. Per questo motivo “lo sento ancora mio” e se si vuole trovare il carattere di fortezza devi venire quì, ma ancor di più quello imperituro a carattere sacro di cui è intriso il nuraghe con le sue celle e il sole che allo zenit nel solstizio estivo vi penetra per congiungersi con madre Terra. mu
Ispiene faceva parte del territorio di Chiaramonti. Circa 15 anni fa cedemmo duemila ettari al nuovo comune di Erula e con esso una certa quantità di nuraghi tra i quali Ispiene. Per questo motivo “lo sento ancora mio” e se si vuole trovare il carattere di fortezza devi venire quì, ma ancor di più quello imperituro a carattere sacro di cui è intriso il nuraghe con le sue celle e il sole che allo zenit nel solstizio estivo vi penetra per congiungersi con madre Terra. mu
Ispiene faceva parte del territorio di Chiaramonti. Circa 15 anni fa cedemmo duemila ettari al nuovo comune di Erula e con esso una certa quantità di nuraghi tra i quali Ispiene. Per questo motivo “lo sento ancora mio” e se si vuole trovare il carattere di fortezza devi venire quì, ma ancor di più quello imperituro a carattere sacro di cui è intriso il nuraghe con le sue celle e il sole che allo zenit nel solstizio estivo vi penetra per congiungersi con madre Terra. mu
Ispiene faceva parte del territorio di Chiaramonti. Circa 15 anni fa cedemmo duemila ettari al nuovo comune di Erula e con esso una certa quantità di nuraghi tra i quali Ispiene. Per questo motivo “lo sento ancora mio” e se si vuole trovare il carattere di fortezza devi venire quì, ma ancor di più quello imperituro a carattere sacro di cui è intriso il nuraghe con le sue celle e il sole che allo zenit nel solstizio estivo vi penetra per congiungersi con madre Terra. mu
Ispiene faceva parte del territorio di Chiaramonti. Circa 15 anni fa cedemmo duemila ettari al nuovo comune di Erula e con esso una certa quantità di nuraghi tra i quali Ispiene. Per questo motivo “lo sento ancora mio” e se si vuole trovare il carattere di fortezza devi venire quì, ma ancor di più quello imperituro a carattere sacro di cui è intriso il nuraghe con le sue celle e il sole che allo zenit nel solstizio estivo vi penetra per congiungersi con madre Terra. mu