#immagini: 1780
Delle due tombe di giganti, entrambe relativamente diroccate, si riconoscono la camera funeraria e l’esedra.
Delle due tombe di giganti, entrambe relativamente diroccate, si riconoscono la camera funeraria e l’esedra.
Delle due tombe di giganti, entrambe relativamente diroccate, si riconoscono la camera funeraria e l’esedra.
Delle due tombe di giganti, entrambe relativamente diroccate, si riconoscono la camera funeraria e l’esedra.
Delle due tombe di giganti, entrambe relativamente diroccate, si riconoscono la camera funeraria e l’esedra.
Delle due tombe di giganti, entrambe relativamente diroccate, si riconoscono la camera funeraria e l’esedra.
Delle due tombe di giganti, entrambe relativamente diroccate, si riconoscono la camera funeraria e l’esedra.
L’ipogeo si trova in un masso isolato di basalto. Il portello si apre ad una certa altezza dal piano di campagna ed è sormontato da due profondi solchi scavati nella roccia orizzontali e paralleli. Il portello presenta ancora ben evidente il rincasso per il chiusino. Un solco sottile ricavato nello spessore del portello sagoma tutti e quattro i lati. La cella di pianta ovale è di tipo a forno. La tomba venne esplorata nel 1927 da A. Taramelli che la trovò già violata e svuotata da tempo.