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Grotta del Pozzaccio

Collegato con la Grotta di sa Ucca de su Tintirriolu. Si apre in un minuscolo pertugio tra sassi e successivamente terra (di difficile individuazione) cui segue un profondo e pericoloso pozzo di 28 m. L’esplorazione è SCONSIGLIATA! anche a speleologi esperti in quanto il pozzaccio non si apre su roccia.

Nuraghe Sa Pedra Ruggia o Costialvu

Si tratta di un’area archeologica di
grande interesse, la cui articolazione
planimetrica non può essere
pienamente definita, a causa dei crolli
estesi, e della fitta vegetazione
arbustiva. Tuttavia, i dati raccolti, a
seguito di ripetute ricognizioni
effettuate nel sito, m’inducono a
determinare che si tratti di un nuraghe
complesso, costituito da una torre
antica, circondata da una possente
muraglia (bastione), a profilo
continuo, concavo, convesso, che
probabilmente racchiude un cortile, e
alcune torri minori.
Tutt’intorno sono visibili i resti di
murature (antemurale?) realizzate con
blocchi di notevoli dimensioni, e altre
strutture di difficile interpretazione
tipologica, forse pertinenti dall’antico
abitato.

Nuraghe Idda

Dopo l’esperienza in questo sito, un consiglio, prima di entrare nei nuraghi, controllate che non ci siano ospiti pericolosi, dato che un cinghiale alloggiava nella nicchia del corridoio di ingresso.
Il nuraghe, inoltre, fu teatro di un drammatico agguato teso dai carabinieri, nell’ottobre del 1892, ai famosi banditi Cicciu Derosas e Pera Zuanne Angius.

Tomba a prospetto su Crastu Peltuntu

Piuttosto singolare è un tipo di tomba ricavata all’interno di un masso erratico, che veniva lavorato anche all’esterno in modo da conferirgli il profilo allungato ed arcuato del tumulo di una tomba di giganti; in questi casi manca l’esedra, che però poteva essere realizzata con ortostati, oggi scomparsi. Si conoscono solamente tre esempi di questo tipo: Su Crastu Peltuntu-Giave, Campu LontanuI-Florinas e Sa Figu V-Ittiri.
Si trova nel territorio comunale di Giave (SS).
La tomba venne riutilizzata in epoca nuragica; si tratta, pertanto, di una tomba a prospetto architettonico.
L’ipogeo è scavato in un masso erratico situato alle pendici orientali del costone calcareo nel quale a mezza costa si trova il Dolmen omonimo. Dalla sua posizione esso guarda con ampia vista la piana di Cannalza ove si ergono i nuraghi Manigas 500 metri a Nord, e Nuraghe Figu 850 metri a Nord- Est.