Area attorno alla quale oltre il dolmen Su Crastu Covaccadu si trova anche la tomba di giganti Sa Pedra Coveccada di cui resta sola la stele centinata spezzata alla base
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Area attorno alla quale oltre il dolmen Su Crastu Covaccadu si trova anche la tomba di giganti Sa Pedra Coveccada di cui resta sola la stele centinata spezzata alla base
Area attorno alla quale oltre il dolmen Su Crastu Covaccadu si trova anche la tomba di giganti Sa Pedra Covaccada di cui resta sola la stele centinata spezzata alla base
In prossimità di questo dolmen è anche presente la tomba di giganti Sa Pedra Coveccada, di cui resta sola la stele centinata spezzata alla base
Area attorno alla quale oltre il dolmen Su Crastu Covaccadu si trova anche la tomba di giganti Sa Pedra Coveccada di cui resta sola la stele centinata spezzata alla base
La stele di questa sepoltura, inglobata in un muretto a secco, è situata in località Paule S’Iscudu e nelle sue vicinanze si trova il dolmen Su Crastu Coveccadu
La stele di questa sepoltura, inglobata in un muretto a secco, è situata in località Paule S’Iscudu e nelle sue vicinanze si trova il dolmen Su Crastu Coveccadu
La stele di questa sepoltura, inglobata in un muretto a secco, è situata in località Paule S’Iscudu e nelle sue vicinanze si trova il dolmen Su Crastu Coveccadu
La stele di questa sepoltura, inglobata in un muretto a secco, è situata in località Paule S’Iscudu e nelle sue vicinanze si trova il dolmen Su Crastu Coveccadu
La stele di questa sepoltura, inglobata in un muretto a secco, è situata in località Paule S’Iscudu e nelle sue vicinanze si trova il dolmen Su Crastu Coveccadu
Il dolmen di Su Crastu Covaccadu, noto anche come Sa Pedra Tavaccada, è un monumento archeologico funerario situato su un affioramento basaltico nella piana di Paule S’iscudu, comune di Torralba, nella Sardegna nord-occidentale. È ubicato a qualche metro di distanza dall’omonima tomba dei giganti e in prossimità dei nuraghi di Frascioni, Nieddu e Lendine, nel cuore della cosiddetta valle dei Nuraghi, un’area ricca di testimonianze archeologiche che documentano la continuità dell’insediamento umano fin dalla preistoria.
Il monumento può essere ascritto alla cultura di Ozieri, nel Neolitico recente (3500/3300-2900 a.C.). (Wikipedia)