L’area sacra comprende una rotonda con atrio rettangolare fornito di sedile. Al centro della rotonda è stata rinvenuta, durante gli scavi, una vasca trapezoidale in blocchi squadrati, legati da grappe in piombo, che incorpora un modello di nuraghe da cui, verosimilmente, era condotta l’acqua nella vasca ove avvenivano le cerimonie di iniziazione.
Interessante il materiale archeologico rinvenuto durante gli scavi, in particolare un insieme di bronzetti votivi risalenti al periodo che va dal XII al IX sec. a.C., tra cui una navicella, vari pugnali, un’ascia doppia, accompagnata da ceramica nuragica. A questi si aggiunge un’ansa di un contenitore metallico risalente all’VIII sec. a.C., a forma di ferro di cavallo alla cui base sono presenti due elementi a spirale sormontati da due anatrelle decorate con motivi che imitano il piumaggio, mentre nella parte superiore si trovano tre piccole sfere.
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L’area sacra comprende una rotonda con atrio rettangolare fornito di sedile. Al centro della rotonda è stata rinvenuta, durante gli scavi, una vasca trapezoidale in blocchi squadrati, legati da grappe in piombo, che incorpora un modello di nuraghe da cui, verosimilmente, era condotta l’acqua nella vasca ove avvenivano le cerimonie di iniziazione.
Interessante il materiale archeologico rinvenuto durante gli scavi, in particolare un insieme di bronzetti votivi risalenti al periodo che va dal XII al IX sec. a.C., tra cui una navicella, vari pugnali, un’ascia doppia, accompagnata da ceramica nuragica. A questi si aggiunge un’ansa di un contenitore metallico risalente all’VIII sec. a.C., a forma di ferro di cavallo alla cui base sono presenti due elementi a spirale sormontati da due anatrelle decorate con motivi che imitano il piumaggio, mentre nella parte superiore si trovano tre piccole sfere.
Il complesso è costituito da due domus de Janas scavate in una parete rocciosa di arenaria esposta a sud, sono ubicate in posizione sud-est rispetto alla nuova chesa di San Giovanni. La prima situata nella zona superiore della roccia risulta formata da n°3 vani a sviluppo longitudinale con leggera deviazione sinistra rispetto all’ingresso;è composta da un’anticella di pianta rettangolare con pavimento , soffitto e pareti piane.
Il primo portello d’ingresso e il secondo di forma quadrangolare non presentano particolari elementi archittetonici mentre l’ultimo presenta una scanalatura a cornice dello stesso. Altro elemento caratteristico è la scanalatura orizzontale presente nel lato destro del secondo e terzo portello.
Le tre celle di forma irregolare risultano ampie e vi si accede attraverso un gradino dell’altezza di circa 40 cm; presentano, pareti verticali leggermente concave e pavimento con livello rialzato di circa cm 20 nella parte laterale sinistra. La seconda situata nella zona inferiore della roccia risulta formata da n°2 vani a sviluppo longitudinale rispetto all’ingresso; è composta da un anticella di pianta rettangolare con pavimento , soffitto e pareti piane. il portello d’ingresso di forma
quadrangolare non presenta particolari elementi archittetonici. Le due celle di forma irregolare risultano ampie e vi accede attraverso un gradino dell’altezza di circa 40 cm. L’ultima cella, assai ampia presenta pareti verticali leggermente concave e pavimento con livello rialzato di circa cm 20 nelle parti laterali.
Il complesso è costituito da due domus de Janas scavate in una parete rocciosa di arenaria esposta a sud, sono ubicate in posizione sud-est rispetto alla nuova chesa di San Giovanni. La prima situata nella zona superiore della roccia risulta formata da n°3 vani a sviluppo longitudinale con leggera deviazione sinistra rispetto all’ingresso;è composta da un’anticella di pianta rettangolare con pavimento , soffitto e pareti piane.
Il primo portello d’ingresso e il secondo di forma quadrangolare non presentano particolari elementi archittetonici mentre l’ultimo presenta una scanalatura a cornice dello stesso. Altro elemento caratteristico è la scanalatura orizzontale presente nel lato destro del secondo e terzo portello.
Le tre celle di forma irregolare risultano ampie e vi si accede attraverso un gradino dell’altezza di circa 40 cm; presentano, pareti verticali leggermente concave e pavimento con livello rialzato di circa cm 20 nella parte laterale sinistra. La seconda situata nella zona inferiore della roccia risulta formata da n°2 vani a sviluppo longitudinale rispetto all’ingresso; è composta da un anticella di pianta rettangolare con pavimento , soffitto e pareti piane. il portello d’ingresso di forma
quadrangolare non presenta particolari elementi archittetonici. Le due celle di forma irregolare risultano ampie e vi accede attraverso un gradino dell’altezza di circa 40 cm. L’ultima cella, assai ampia presenta pareti verticali leggermente concave e pavimento con livello rialzato di circa cm 20 nelle parti laterali.
Il complesso è costituito da due domus de Janas scavate in una parete rocciosa di arenaria esposta a sud, sono ubicate in posizione sud-est rispetto alla nuova chesa di San Giovanni. La prima situata nella zona superiore della roccia risulta formata da n°3 vani a sviluppo longitudinale con leggera deviazione sinistra rispetto all’ingresso;è composta da un’anticella di pianta rettangolare con pavimento , soffitto e pareti piane.
Il primo portello d’ingresso e il secondo di forma quadrangolare non presentano particolari elementi archittetonici mentre l’ultimo presenta una scanalatura a cornice dello stesso. Altro elemento caratteristico è la scanalatura orizzontale presente nel lato destro del secondo e terzo portello.
Le tre celle di forma irregolare risultano ampie e vi si accede attraverso un gradino dell’altezza di circa 40 cm; presentano, pareti verticali leggermente concave e pavimento con livello rialzato di circa cm 20 nella parte laterale sinistra. La seconda situata nella zona inferiore della roccia risulta formata da n°2 vani a sviluppo longitudinale rispetto all’ingresso; è composta da un anticella di pianta rettangolare con pavimento , soffitto e pareti piane. il portello d’ingresso di forma
quadrangolare non presenta particolari elementi archittetonici. Le due celle di forma irregolare risultano ampie e vi accede attraverso un gradino dell’altezza di circa 40 cm. L’ultima cella, assai ampia presenta pareti verticali leggermente concave e pavimento con livello rialzato di circa cm 20 nelle parti laterali.
Il complesso è costituito da due domus de Janas scavate in una parete rocciosa di arenaria esposta a sud, sono ubicate in posizione sud-est rispetto alla nuova chesa di San Giovanni. La prima situata nella zona superiore della roccia risulta formata da n°3 vani a sviluppo longitudinale con leggera deviazione sinistra rispetto all’ingresso;è composta da un’anticella di pianta rettangolare con pavimento , soffitto e pareti piane.
Il primo portello d’ingresso e il secondo di forma quadrangolare non presentano particolari elementi archittetonici mentre l’ultimo presenta una scanalatura a cornice dello stesso. Altro elemento caratteristico è la scanalatura orizzontale presente nel lato destro del secondo e terzo portello.
Le tre celle di forma irregolare risultano ampie e vi si accede attraverso un gradino dell’altezza di circa 40 cm; presentano, pareti verticali leggermente concave e pavimento con livello rialzato di circa cm 20 nella parte laterale sinistra. La seconda situata nella zona inferiore della roccia risulta formata da n°2 vani a sviluppo longitudinale rispetto all’ingresso; è composta da un anticella di pianta rettangolare con pavimento , soffitto e pareti piane. il portello d’ingresso di forma
quadrangolare non presenta particolari elementi archittetonici. Le due celle di forma irregolare risultano ampie e vi accede attraverso un gradino dell’altezza di circa 40 cm. L’ultima cella, assai ampia presenta pareti verticali leggermente concave e pavimento con livello rialzato di circa cm 20 nelle parti laterali.
Il complesso è costituito da due domus de Janas scavate in una parete rocciosa di arenaria esposta a sud, sono ubicate in posizione sud-est rispetto alla nuova chesa di San Giovanni. La prima situata nella zona superiore della roccia risulta formata da n°3 vani a sviluppo longitudinale con leggera deviazione sinistra rispetto all’ingresso;è composta da un’anticella di pianta rettangolare con pavimento , soffitto e pareti piane.
Il primo portello d’ingresso e il secondo di forma quadrangolare non presentano particolari elementi archittetonici mentre l’ultimo presenta una scanalatura a cornice dello stesso. Altro elemento caratteristico è la scanalatura orizzontale presente nel lato destro del secondo e terzo portello.
Le tre celle di forma irregolare risultano ampie e vi si accede attraverso un gradino dell’altezza di circa 40 cm; presentano, pareti verticali leggermente concave e pavimento con livello rialzato di circa cm 20 nella parte laterale sinistra. La seconda situata nella zona inferiore della roccia risulta formata da n°2 vani a sviluppo longitudinale rispetto all’ingresso; è composta da un anticella di pianta rettangolare con pavimento , soffitto e pareti piane. il portello d’ingresso di forma
quadrangolare non presenta particolari elementi archittetonici. Le due celle di forma irregolare risultano ampie e vi accede attraverso un gradino dell’altezza di circa 40 cm. L’ultima cella, assai ampia presenta pareti verticali leggermente concave e pavimento con livello rialzato di circa cm 20 nelle parti laterali.
Si tratta di un nuraghe trilobato particolarmente importante per via della sua posizione, delle dimensioni e dello stato di conservazione. Si trova nella subregione del Marghine, in territorio del comune di Bortigali, ad una quota di 785 metri, da dove si osserva una vasta porzione di territorio della Sardegna centrale. Il sito si trova alle falde del monte Cuguruttu (867 metri), in una posizione che spazia dal vicino monte Santu Padre (1.025 metri) ai più lontani monti
Si tratta di un nuraghe trilobato particolarmente importante per via della sua posizione, delle dimensioni e dello stato di conservazione. Si trova nella subregione del Marghine, in territorio del comune di Bortigali, ad una quota di 785 metri, da dove si osserva una vasta porzione di territorio della Sardegna centrale. Il sito si trova alle falde del monte Cuguruttu (867 metri), in una posizione che spazia dal vicino monte Santu Padre (1.025 metri) ai più lontani monti
Si tratta di un nuraghe trilobato particolarmente importante per via della sua posizione, delle dimensioni e dello stato di conservazione. Si trova nella subregione del Marghine, in territorio del comune di Bortigali, ad una quota di 785 metri, da dove si osserva una vasta porzione di territorio della Sardegna centrale. Il sito si trova alle falde del monte Cuguruttu (867 metri), in una posizione che spazia dal vicino monte Santu Padre (1.025 metri) ai più lontani monti
Si tratta di un nuraghe trilobato particolarmente importante per via della sua posizione, delle dimensioni e dello stato di conservazione. Si trova nella subregione del Marghine, in territorio del comune di Bortigali, ad una quota di 785 metri, da dove si osserva una vasta porzione di territorio della Sardegna centrale. Il sito si trova alle falde del monte Cuguruttu (867 metri), in una posizione che spazia dal vicino monte Santu Padre (1.025 metri) ai più lontani monti
Si tratta di un nuraghe trilobato particolarmente importante per via della sua posizione, delle dimensioni e dello stato di conservazione. Si trova nella subregione del Marghine, in territorio del comune di Bortigali, ad una quota di 785 metri, da dove si osserva una vasta porzione di territorio della Sardegna centrale. Il sito si trova alle falde del monte Cuguruttu (867 metri), in una posizione che spazia dal vicino monte Santu Padre (1.025 metri) ai più lontani monti