L’area di frammenti fittili di Serra Ona si può circoscrivere ad est del nuraghe nei campi circostanti adibiti ad uso agricolo. Si tratta di frammenti di piccole e medie dimensioni di epoca nuragica e romana con un grado di fluitazione medio. Sono distribuiti in maniera disomogenea e, dato l’utilizzo dei campi a scopo agricolo si concentrano soprattutto nelle zone di svolta dell’aratro
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Monotorre in grossi blocchi di calcare sbozzati con ingresso orientato a Sud-est. L’elevato si conserva per un’altezza massima di m 2,50. A sinistra dell’ingresso si trova la scala. La visibilità del nuraghe è molto compromessa dalla vegetazione che lo ricopre.
Nelle condizioni attuali non si individua dispersione di materiale litico, né ceramico sul terreno; tuttavia non si esclude la presenza di strutture di un possibile villaggio, i cui resti potrebbero essere stati obliterati in superficie dalle trasformazioni e dall’uso del suolo.
Tomba monocellulare
Tomba monocellulare
Tomba monocellulare
La domus, pluricellulare, è in precario stato di conservazione ed è composta da anticamera e quattro celle.
La domus, pluricellulare, è in precario stato di conservazione ed è composta da anticamera e quattro celle.
La domus, pluricellulare, è in precario stato di conservazione ed è composta da anticamera e quattro celle.
La domus, pluricellulare, è in precario stato di conservazione ed è composta da anticamera e quattro celle.
La necropoli è scavata in un affioramento granitico dell’altopiano di Buddusò. E’ costituita da 6 ipogei e datata al 3200-2800 a.C. Alcune domus presentano ambienti monocellulari mentre altre hanno pianta pluricellulare. Una delle domus riportano tracce di pittura murale rossa a bande parallele su fasce in rilievo.