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Complesso nuragico di Monte Ultana

Il complesso archeologico di Monte Ultana si disloca sulla sommità pianeggiante e lungo i versanti dell’omonimo rilievo (m 254 s.l.m. ), posto in posizione dominante tra le vallate sottostanti dei rii Altana, Anzos e Silanis. Il sito fu frequentato, senza soluzione di continuità, dal Neolitico all’Alto Medioevo. (Archeologia, Storia e Cultura)

Complesso nuragico di Monte Ultana

Il complesso archeologico di Monte Ultana si disloca sulla sommità pianeggiante e lungo i versanti dell’omonimo rilievo (m 254 s.l.m. ), posto in posizione dominante tra le vallate sottostanti dei rii Altana, Anzos e Silanis. Il sito fu frequentato, senza soluzione di continuità, dal Neolitico all’Alto Medioevo. (Archeologia, Storia e Cultura)

Complesso nuragico di Monte Ultana

Il complesso archeologico di Monte Ultana si disloca sulla sommità pianeggiante e lungo i versanti dell’omonimo rilievo (m 254 s.l.m. ), posto in posizione dominante tra le vallate sottostanti dei rii Altana, Anzos e Silanis. Il sito fu frequentato, senza soluzione di continuità, dal Neolitico all’Alto Medioevo. (Archeologia, Storia e Cultura)

Complesso nuragico di Monte Ultana

Il complesso archeologico di Monte Ultana si disloca sulla sommità pianeggiante e lungo i versanti dell’omonimo rilievo (m 254 s.l.m. ), posto in posizione dominante tra le vallate sottostanti dei rii Altana, Anzos e Silanis. Il sito fu frequentato, senza soluzione di continuità, dal Neolitico all’Alto Medioevo. (Archeologia, Storia e Cultura)

PROBABILE TESTINA DI MUSICO

56) TESTINA CON COPRICAPO A CORNA
Nome: testina con copricapo a corna
Dimensioni: altezza residua 3,4 cm.
Aspetto e vestiario: il bronzetto, di cui purtroppo resta solo la testa, indossa un copricapo simile a quello del Sacerdote musico ballerino.
Il copricapo è costituito da un cappuccio che avvolge tutta la testa come un passamontagna lasciando scoperto il viso. In alto esso è formato da una calotta con profilo conico che, vista di profilo, forma una specie di disco tondeggiante. Ai margini si notano corna lunate che salgono obliquamente verso la fronte dal dietro. Il volto si nota per essere come scavato: il personaggio ha occhi a globo piatto dilatato e sopracciglia e naso rappresentati con il noto stilismo a T.
Luogo di ritrovamento: Laerru (Sassari), localitá sconosciuta
Residenza attuale: Museo Archeologico di Sassari
Segni particolari: corpo mancante
Curiositá: per Lilliu potrebbe trattarsi di un “sacerdote militare” per la presenza di corna sul copricapo sacerdotale.
Fotografia di B. Auguadro
Descrizione tratta da G.Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILISSO

Comune: LAERRU
Prov:
Autore: Beatrice Auguadro
BUE STANTE

85) BUE STANTE
Nome: bue stante
categoria: animale
Dimensioni: altezza 5 cm – lunghezza 7,5 cm
Aspetto: l’animale, impostato sulle robuste zampe a profilo uniforme, grava il peso sulle zampe anteriori verso cui scende il profilo della pancia. Le zampe anteriori sono più corte e senza indicazioni di zoccoli, come le posteriori, carnose e tondeggianti.
La testa è alta e rivolta in avanti, così pure la postura delle corna e il movimento plastico della coda, lunga e rivoltata sulla schiena.
Luogo di ritrovamento: Laèrru (SS), localitá Monte Altanu, rinvenuta tra i resti di un “antico fabbricato” supposto “tempio”, in un ripostiglio di bronzi vari, di età nuragica (altre due statuette di bue ed una di muflone, bracciali, anelli e pensioni) e romana (statuina di Minerva e stili)
Residenza attuale: Museo Archeologico di Sassari
Segni particolari: corpo integro, spuntate solo le corna. Presente la piastra rettangolare del basamento.
Curiosità: sulla groppa, dal lato sinistro, si osserva un segno ovale in rilievo. Per lo Spano esso identifica una piaga, da qui l’ipotesi che il bronzetto fosse stato offerto alla divinità come ex-voto per guarire l’animale dal male ?
Fotografie di B. Auguadro
Descrizione tratta da G.Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILISSO

Comune:
Prov:
Autore:
RASOIO LUNATO CON DECORAZIONE A CERCHIELLI

119) RASOIO LUNATO CON DECORAZIONE A CERCHIELLI
Nome: rasoio lunato di bronzo con decorazione a cerchielli
Dimensioni: lunghezza 9,8 cm – lunghezza della lama 5,3 cm – larghezza massima 4 cm
Aspetto: rasoio con lama robusta lunata con margine più lungo convesso e margine opposto concavo.
Il manico cilindrico è sagomato “a tortiglione” e si salda con la lama con un rigonfiamento triangolare (ciò fa pensare che i due pezzi fossero stati fusi separatamente e poi uniti successivamente). L’asta del manico termina con un anello sormontato da un’appendice con due riccioli spiraliformi (uno dei quali è mancante).
Una delle facce della lama è decorata con una serie di CERCHIETTI CONCENTRICI – quattordici per l’esattezza – impressi a caldo, per Lilliu tali cerchi sono apparentemente situati in modo casuale in file irregolari e diseguali.
Luogo di ritrovamento: Cuglieri o Laerru (NU), località sconosciuta
Residenza attuale: Museo Archeologico di Sassari
Segni particolari: mancante metà del rasoio, i margini mostrano segni di ripetute affilature, rotto il ricciolo della spirale destra
CURIOSITÁ:
questo esemplare é unico in Sardegna – dice Lilliu – e ciò fa supporre che sia stato importato dall’Etruria dove tali oggetti erano molto comuni e diffusi nel periodo geometrico pre-orientalizzante (circa VIII sec. a.C.).
Per la forma si vedano i seguenti esemplari rivenuti a: Vetulonia, Marsiliana d’Albegna, Falerii Veteres, Corchiano, Narce, Satricum, Capena.
La decorazione a CERCHIELLI si ripresenta inoltre in alcuni rasoi ritrovati in Romagna.
Il ritrovamento in Sardegna è quindi molto interessante per Lilliu perchè:
– prova un commercio vivo e attivo tra l’Isola e l’opposto sponda del mar Tirreno e soprattutto con i mercati della zona mineraria di Piombino
– il pezzo è realizzato assolutamente nel gusto della civilità geometrica sarda; un ramaio locale avrebbe potuto riprodurlo ispirandosi a un modello d’importazione, come oggetto alla moda

Comune:
Prov:
Autore: Gerolamo Exana