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Complesso nuragico di Stessei

Un luogo ricco di storia per la vasta area ancora tutta da scoprire in quanto mai valorizzata, ma anche molto suggestivo per la sua posizione sul costone del Flumendosa. Uno di questi nuraghi è situato proprio sul ciglio del burrone che spazia oltre il lago la sponda opposta delle foreste e gole impervie di Esterzili, Perdedera, Tisieri, Sa conch’e is abis, e Monti Nieddu,fino ai confini con il territorio di Escalaplano. Sui resti delle pareti di questi nuraghi si possono distinguere ben visibili due diverse tecniche di costruzione. Una realizzata con blocchi disposti in tecnica poligonale, mentre l’altra in assetto lineare e in tutti e due modi si ristringevano verso l’interno fino a formare la cosiddetta falsa volta alla cui sommità ponevano lastroni.

Complesso nuragico di Stessei

Un luogo ricco di storia per la vasta area ancora tutta da scoprire in quanto mai valorizzata, ma anche molto suggestivo per la sua posizione sul costone del Flumendosa. Uno di questi nuraghi è situato proprio sul ciglio del burrone che spazia oltre il lago la sponda opposta delle foreste e gole impervie di Esterzili, Perdedera, Tisieri, Sa conch’e is abis, e Monti Nieddu,fino ai confini con il territorio di Escalaplano. Sui resti delle pareti di questi nuraghi si possono distinguere ben visibili due diverse tecniche di costruzione. Una realizzata con blocchi disposti in tecnica poligonale, mentre l’altra in assetto lineare e in tutti e due modi si ristringevano verso l’interno fino a formare la cosiddetta falsa volta alla cui sommità ponevano lastroni.

Complesso nuragico di Stessei

Un luogo ricco di storia per la vasta area ancora tutta da scoprire in quanto mai valorizzata, ma anche molto suggestivo per la sua posizione sul costone del Flumendosa. Uno di questi nuraghi è situato proprio sul ciglio del burrone che spazia oltre il lago la sponda opposta delle foreste e gole impervie di Esterzili, Perdedera, Tisieri, Sa conch’e is abis, e Monti Nieddu,fino ai confini con il territorio di Escalaplano. Sui resti delle pareti di questi nuraghi si possono distinguere ben visibili due diverse tecniche di costruzione. Una realizzata con blocchi disposti in tecnica poligonale, mentre l’altra in assetto lineare e in tutti e due modi si ristringevano verso l’interno fino a formare la cosiddetta falsa volta alla cui sommità ponevano lastroni.

Complesso nuragico di Stessei

Un luogo ricco di storia per la vasta area ancora tutta da scoprire in quanto mai valorizzata, ma anche molto suggestivo per la sua posizione sul costone del Flumendosa. Uno di questi nuraghi è situato proprio sul ciglio del burrone che spazia oltre il lago la sponda opposta delle foreste e gole impervie di Esterzili, Perdedera, Tisieri, Sa conch’e is abis, e Monti Nieddu,fino ai confini con il territorio di Escalaplano. Sui resti delle pareti di questi nuraghi si possono distinguere ben visibili due diverse tecniche di costruzione. Una realizzata con blocchi disposti in tecnica poligonale, mentre l’altra in assetto lineare e in tutti e due modi si ristringevano verso l’interno fino a formare la cosiddetta falsa volta alla cui sommità ponevano lastroni.

Complesso nuragico di Stessei

Un luogo ricco di storia per la vasta area ancora tutta da scoprire in quanto mai valorizzata, ma anche molto suggestivo per la sua posizione sul costone del Flumendosa. Uno di questi nuraghi è situato proprio sul ciglio del burrone che spazia oltre il lago la sponda opposta delle foreste e gole impervie di Esterzili, Perdedera, Tisieri, Sa conch’e is abis, e Monti Nieddu,fino ai confini con il territorio di Escalaplano. Sui resti delle pareti di questi nuraghi si possono distinguere ben visibili due diverse tecniche di costruzione. Una realizzata con blocchi disposti in tecnica poligonale, mentre l’altra in assetto lineare e in tutti e due modi si ristringevano verso l’interno fino a formare la cosiddetta falsa volta alla cui sommità ponevano lastroni.

Complesso nuragico di Stessei

Un luogo ricco di storia per la vasta area ancora tutta da scoprire in quanto mai valorizzata, ma anche molto suggestivo per la sua posizione sul costone del Flumendosa. Uno di questi nuraghi è situato proprio sul ciglio del burrone che spazia oltre il lago la sponda opposta delle foreste e gole impervie di Esterzili, Perdedera, Tisieri, Sa conch’e is abis, e Monti Nieddu,fino ai confini con il territorio di Escalaplano. Sui resti delle pareti di questi nuraghi si possono distinguere ben visibili due diverse tecniche di costruzione. Una realizzata con blocchi disposti in tecnica poligonale, mentre l’altra in assetto lineare e in tutti e due modi si ristringevano verso l’interno fino a formare la cosiddetta falsa volta alla cui sommità ponevano lastroni.

Nuraghe Corrilli

È il nuraghe più grande esistente nel pianoro basaltico. Si compone di una torre centrale maestosa con l’ingresso dal versante di Serri. Ci si può penetrare per un tratto, per poi sbucare in alto. A pochi metri esistono i resti di altri due nuraghi più piccoli. A detta degli studiosi questa zona fu depredata per costruire, in periodo romano, un altro insediamento. Nei secoli a seguire il pietrame semi lavorato fu utilizzato per costruire Nurri. Inoltre, fino agli anni cinquanta, i viticoltori della zona fecero scorta di quel pietrame squadrato per realizzare comodi sedili in zone ombrose.

Nuraghe Corrilli

È il nuraghe più grande esistente nel pianoro basaltico. Si compone di una torre centrale maestosa con l’ingresso dal versante di Serri. Ci si può penetrare per un tratto, per poi sbucare in alto. A pochi metri esistono i resti di altri due nuraghi più piccoli. A detta degli studiosi questa zona fu depredata per costruire, in periodo romano, un altro insediamento. Nei secoli a seguire il pietrame semi lavorato fu utilizzato per costruire Nurri. Inoltre, fino agli anni cinquanta, i viticoltori della zona fecero scorta di quel pietrame squadrato per realizzare comodi sedili in zone ombrose.

Nuraghe Corrilli

È il nuraghe più grande esistente nel pianoro basaltico. Si compone di una torre centrale maestosa con l’ingresso dal versante di Serri. Ci si può penetrare per un tratto, per poi sbucare in alto. A pochi metri esistono i resti di altri due nuraghi più piccoli. A detta degli studiosi questa zona fu depredata per costruire, in periodo romano, un altro insediamento. Nei secoli a seguire il pietrame semi lavorato fu utilizzato per costruire Nurri. Inoltre, fino agli anni cinquanta, i viticoltori della zona fecero scorta di quel pietrame squadrato per realizzare comodi sedili in zone ombrose.

Nuraghe Corrilli

È il nuraghe più grande esistente nel pianoro basaltico. Si compone di una torre centrale maestosa con l’ingresso dal versante di Serri. Ci si può penetrare per un tratto, per poi sbucare in alto. A pochi metri esistono i resti di altri due nuraghi più piccoli. A detta degli studiosi questa zona fu depredata per costruire, in periodo romano, un altro insediamento. Nei secoli a seguire il pietrame semi lavorato fu utilizzato per costruire Nurri. Inoltre, fino agli anni cinquanta, i viticoltori della zona fecero scorta di quel pietrame squadrato per realizzare comodi sedili in zone ombrose.