Si tratta di una cavità di modesto sviluppo (circa 51 metri con un dislivello negativo di 10 metri) ormai inattiva, ad andamento suborizzontale e percorribile senza difficoltà, ma che riveste notevole importanza sotto il profilo archeologico: è infatti tutt’ora oggetto di studio da parte della Soprintendenza Archeologica di Sassari per la quantità di materiali ceramici e di resti schelettrici in essa rinvenuti. Al suo interno si è conservato il corredo funerario di un insediamento preistorico di cui ormai non vi è più traccia. Le parti schele-triche appartengono a vari individui adulti e ad un fanciullo. La ceramica, ricca di grandi giare, olle e vasi di varia forma, risulta modellata a mano con l’ausilio di un rozzo tornio e la tecnica maggiormente impiegata per realizzare l’ornato è quella dell’impressione nelle varianti della punteggiatura e della solcatura. L’industria litica di questo contesto presenta schegge di ossidiana prive di ritocco e una macina in basalto di forma emisferica.
Esplorata per la prima volta nel dicembre1998, la grotta si svolge secondo un asse principale con direzione grosso modo NW-SE, attraversando le marne arenacee del Burdigaliano Superiore-Langhiano Medio, terreno ascrivibile alla Successione Marina Miocenica della Sardegna Occidentale. È impostata lungo le direttrici di una frattura che, con un’immersione di circa 45 °W, ne condiziona profondamente il profilo morfologico.
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Si tratta di una cavità di modesto sviluppo (circa 51 metri con un dislivello negativo di 10 metri) ormai inattiva, ad andamento suborizzontale e percorribile senza difficoltà, ma che riveste notevole importanza sotto il profilo archeologico: è infatti tutt’ora oggetto di studio da parte della Soprintendenza Archeologica di Sassari per la quantità di materiali ceramici e di resti schelettrici in essa rinvenuti. Al suo interno si è conservato il corredo funerario di un insediamento preistorico di cui ormai non vi è più traccia. Le parti schele-triche appartengono a vari individui adulti e ad un fanciullo. La ceramica, ricca di grandi giare, olle e vasi di varia forma, risulta modellata a mano con l’ausilio di un rozzo tornio e la tecnica maggiormente impiegata per realizzare l’ornato è quella dell’impressione nelle varianti della punteggiatura e della solcatura. L’industria litica di questo contesto presenta schegge di ossidiana prive di ritocco e una macina in basalto di forma emisferica.
Esplorata per la prima volta nel dicembre1998, la grotta si svolge secondo un asse principale con direzione grosso modo NW-SE, attraversando le marne arenacee del Burdigaliano Superiore-Langhiano Medio, terreno ascrivibile alla Successione Marina Miocenica della Sardegna Occidentale. È impostata lungo le direttrici di una frattura che, con un’immersione di circa 45 °W, ne condiziona profondamente il profilo morfologico.
Si tratta di una cavità di modesto sviluppo (circa 51 metri con un dislivello negativo di 10 metri) ormai inattiva, ad andamento suborizzontale e percorribile senza difficoltà, ma che riveste notevole importanza sotto il profilo archeologico: è infatti tutt’ora oggetto di studio da parte della Soprintendenza Archeologica di Sassari per la quantità di materiali ceramici e di resti schelettrici in essa rinvenuti. Al suo interno si è conservato il corredo funerario di un insediamento preistorico di cui ormai non vi è più traccia. Le parti schele-triche appartengono a vari individui adulti e ad un fanciullo. La ceramica, ricca di grandi giare, olle e vasi di varia forma, risulta modellata a mano con l’ausilio di un rozzo tornio e la tecnica maggiormente impiegata per realizzare l’ornato è quella dell’impressione nelle varianti della punteggiatura e della solcatura. L’industria litica di questo contesto presenta schegge di ossidiana prive di ritocco e una macina in basalto di forma emisferica.
Esplorata per la prima volta nel dicembre1998, la grotta si svolge secondo un asse principale con direzione grosso modo NW-SE, attraversando le marne arenacee del Burdigaliano Superiore-Langhiano Medio, terreno ascrivibile alla Successione Marina Miocenica della Sardegna Occidentale. È impostata lungo le direttrici di una frattura che, con un’immersione di circa 45 °W, ne condiziona profondamente il profilo morfologico.
E” alto 7,50 su 21 filari, per 11 metri diametro, é caratterizzato da una tholos molto alta con spesse mura. E” contiguo un villaggio nuragico-romano- medievale in seguito abbandonato a causa di pestilenze, lato nord-ovest c”è un”ante murale lungo forse cento metri che segue uno strapiombo naturale
E” alto 7,50 su 21 filari, per 11 metri diametro, é caratterizzato da una tholos molto alta con spesse mura. E” contiguo un villaggio nuragico-romano- medievale in seguito abbandonato a causa di pestilenze, lato nord-ovest c”è un”ante murale lungo forse cento metri che segue uno strapiombo naturale
E” alto 7,50 su 21 filari, per 11 metri diametro, é caratterizzato da una tholos molto alta con spesse mura. E” contiguo un villaggio nuragico-romano- medievale in seguito abbandonato a causa di pestilenze, lato nord-ovest c”è un”ante murale lungo forse cento metri che segue uno strapiombo naturale
E” alto 7,50 su 21 filari, per 11 metri diametro, é caratterizzato da una tholos molto alta con spesse mura. E” contiguo un villaggio nuragico-romano- medievale in seguito abbandonato a causa di pestilenze, lato nord-ovest c”è un”ante murale lungo forse cento metri che segue uno strapiombo naturale
Dovrebbe conservare la tholos integra.
Imponenente nuraghe complesso, oggi appare come una collina boscosa.
Sulla sommità una scala permette l’accesso agli ambienti interni, probabilmente la torre centrale.
Sconsiglio una visita interna, il nuraghe a causa delle grosse radici della flora che ospita è molto instabile.
Dovrebbe conservare la tholos integra.
Imponenente nuraghe complesso, oggi appare come una collina boscosa.
Sulla sommità una scala permette l’accesso agli ambienti interni, probabilmente la torre centrale.
Sconsiglio una visita interna, il nuraghe a causa delle grosse radici della flora che ospita è molto instabile.
SI tratta di una vasta necropoli di Domus de Janas, realizzata su un ammasso di calcare. Attorno sono visibili degli interessanti Cart Ruts. Alcune tombe sono decorate con protomi taurini.
SI tratta di una vasta necropoli di Domus de Janas, realizzata su un ammasso di calcare. Attorno sono visibili degli interessanti Cart Ruts. Alcune tombe sono decorate con protomi taurini.
SI tratta di una vasta necropoli di Domus de Janas, realizzata su un ammasso di calcare. Attorno sono visibili degli interessanti Cart Ruts. Alcune tombe sono decorate con protomi taurini.