Prov: Cagliari
Autore: Billy Willy Valanga Mariani
Codice Geo: NUR10807
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#immagini: 475
Nuraghe omonimo prossimo al Serra Madau I, composto da due torri sovrapposte, si erge solitario su una rupe altissima e impressionante a dominio della grande vallata del Rio “S’Acqua Callenti” proprio in prossimità del congiungimento con la valle del Flumendosa.
Nuraghe omonimo prossimo al Serra Madau I, composto da due torri sovrapposte, si erge solitario su una rupe altissima e impressionante a dominio della grande vallata del Rio “S’Acqua Callenti” proprio in prossimità del congiungimento con la valle del Flumendosa.
Il complesso archeologico si estende per oltre 1.200 metri quadrati e comprende la torre, una piattaforma circolare antistante e i due recinti che cingono i lati che si affacciano nel dirupo, come si può vedere dalla seconda foto.
Il nuraghe si trova nel rilievo di S’Omu ‘e S’Orcu che, assieme al rilievo montano di S’Omu ‘e Sa Ni, formano una sorta di barriera tra il Parteolla e il Sarrabus-Gerrei.
Il nuraghe, orientato a sud, presenta la camera centrale non visitabile per via del crollo della tholos.
Nei dintorni si trova il pozzo di Mitza Salamu, dove sono state rinvenute trentasei mascherine antropomorfe fittili, a carattere votivo, ascrivibili ad una facies culturale fenicio-punica.
Fonte informazioni: cartello informativo in loco.
La tomba si sviluppa lungo un asse maggiore nordest-sudovest lungo 5,50 me presenta l’ingresso aperto in direzione sudovest al centro di un’esedra semicircolare quasi del tutto scomparsa. L’abside di fondo era probabilmente di profilo rettilineo, ma non si è conservata l’opera muraria di chiusura. È da sottolineare che la tomba è per buona parte ancora interrata e si ha l’impressione che ciò che attualmente si vede siano in realtà i filari della parte sommitale, priva della copertura.
Fonte: Tratto dal libro “Indagini archeologiche a Sinnai” di Maria Rosaria Manunza
La tomba si sviluppa lungo un asse maggiore nordest-sudovest lungo 5,50 me presenta l’ingresso aperto in direzione sudovest al centro di un’esedra semicircolare quasi del tutto scomparsa. L’abside di fondo era probabilmente di profilo rettilineo, ma non si è conservata l’opera muraria di chiusura. È da sottolineare che la tomba è per buona parte ancora interrata e si ha l’impressione che ciò che attualmente si vede siano in realtà i filari della parte sommitale, priva della copertura.
Fonte: Tratto dal libro “Indagini archeologiche a Sinnai” di Maria Rosaria Manunza
La tomba si sviluppa lungo un asse maggiore nordest-sudovest lungo 5,50 me presenta l’ingresso aperto in direzione sudovest al centro di un’esedra semicircolare quasi del tutto scomparsa. L’abside di fondo era probabilmente di profilo rettilineo, ma non si è conservata l’opera muraria di chiusura. È da sottolineare che la tomba è per buona parte ancora interrata e si ha l’impressione che ciò che attualmente si vede siano in realtà i filari della parte sommitale, priva della copertura.
Fonte: Tratto dal libro “Indagini archeologiche a Sinnai” di Maria Rosaria Manunza
La tomba si sviluppa lungo un asse maggiore nordest-sudovest lungo 5,50 me presenta l’ingresso aperto in direzione sudovest al centro di un’esedra semicircolare quasi del tutto scomparsa. L’abside di fondo era probabilmente di profilo rettilineo, ma non si è conservata l’opera muraria di chiusura. È da sottolineare che la tomba è per buona parte ancora interrata e si ha l’impressione che ciò che attualmente si vede siano in realtà i filari della parte sommitale, priva della copertura.
Fonte: Tratto dal libro “Indagini archeologiche a Sinnai” di Maria Rosaria Manunza
La tomba si sviluppa lungo un asse maggiore nordest-sudovest lungo 5,50 me presenta l’ingresso aperto in direzione sudovest al centro di un’esedra semicircolare quasi del tutto scomparsa. L’abside di fondo era probabilmente di profilo rettilineo, ma non si è conservata l’opera muraria di chiusura. È da sottolineare che la tomba è per buona parte ancora interrata e si ha l’impressione che ciò che attualmente si vede siano in realtà i filari della parte sommitale, priva della copertura.
Fonte: Tratto dal libro “Indagini archeologiche a Sinnai” di Maria Rosaria Manunza
Sepoltura nuragica costruita in granito di cui restano solo i filari di pietre a formare il basamento del corridoio. Posta a Nord, a valle dell’omonimo complesso Nuragico e subito alle spalle della Saras è purtroppo abbandonata ed in pessimo stato di conservazione, nonostante la sua facile accessibilità.