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Domus de janas di Montessu

Situato in un contesto naturalistico unico, il Parco archeologico di Montessu comprende una necropoli a domus de janas (grotticelle artificiali) formata da 35 tombe scavate in un anfiteatro naturale, un’allée couverte (corridoio megalitico funerario) e i resti di due nuraghi.
La necropoli costituisce uno dei più grandi e importanti complessi sepolcrali di Età preistorica della Sardegna e del bacino del Mediterraneo occidentale.
L’area funeraria venne utilizzata a partire dal Neolitico recente (IV millennio a.C.) fino al Bronzo antico (II millennio a.C.) e in essa viene perfettamente rappresentato l’accostamento tra il fenomeno dell’ipogeismo e quello del megalitismo.
L’unicità della necropoli, oltre al numero elevato di sepolture, è data dalla presenza di diverse tipologie tombali: tombe “a pozzetto”, con ingresso verticale, tombe a sviluppo longitudinale con camere interne, tombe “a forno”, fino ad arrivare alle monumentali tombe santuario dal forte e suggestivo impatto visivo.
Rivestono particolare rilevanza le decorazioni visibili nelle pareti interne di alcune tombe: si tratta di motivi curvilinei a spirali o corniformi, fasce dipinte in ocra rossa e gialla ed elementi in rilievo e in negativo, rappresentazioni tipiche del neolitico legate alla fertilità, alla rinascita e alla rigenerazione della vita.

Domus de janas di Marchianna

Il sito si trova sul fianco di una collina, a poco più di 1 km di distanza dal lago artificiale di Monte Pranu, ed è composto da alcune domus de janas, tombe ipogeiche scavate nella roccia. Al loro interno sono stati rinvenute testimonianze delle culture archeologiche della Sardegna prenuragica, tra cui frammenti fittili collegabili alla cultura del vaso campaniforme.

Domus de janas di Marchianna

Il sito si trova sul fianco di una collina, a poco più di 1 km di distanza dal lago artificiale di Monte Pranu, ed è composto da alcune domus de janas, tombe ipogeiche scavate nella roccia. Al loro interno sono stati rinvenute testimonianze delle culture archeologiche della Sardegna prenuragica, tra cui frammenti fittili collegabili alla cultura del vaso campaniforme.