E’ il nuraghe meglio conservato del territorio di Tratalias ed è situato in uno dei numerosi medaus, chiamato appunto is Cuccus. Si tratta di un monotorre avente un’altezza residua di circa 5 m.,costruito in blocchi megalitici di andesite. La camera interna circolare è larga circa 5,50 m., presenta la tholos svettata ed è del tutto sgombra di crollo.
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Viene chiamato anche Sa Saracca è una struttura imponente e si presenta ricoperto in gran parte dalla vegetazione. La sua struttura non è facilmente descrivibile, dato lo stato di abbandono nel quale versa e i numerosi crolli subiti. Sul versante nord ovest è però possibile osservare la struttura di quella che potrebbe essere la cinta muraria.
Viene chiamato anche Sa Saracca è una struttura imponente e si presenta ricoperto in gran parte dalla vegetazione. La sua struttura non è facilmente descrivibile, dato lo stato di abbandono nel quale versa e i numerosi crolli subiti. Sul versante nord ovest è però possibile osservare la struttura di quella che potrebbe essere la cinta muraria.
Viene chiamato anche Sa Saracca è una struttura imponente e si presenta ricoperto in gran parte dalla vegetazione. La sua struttura non è facilmente descrivibile, dato lo stato di abbandono nel quale versa e i numerosi crolli subiti. Sul versante nord ovest è però possibile osservare la struttura di quella che potrebbe essere la cinta muraria.
Il nuraghe, del tipo monotorre, si trova a pochi metri di distanza dalla strada provinciale che collega Gonnesa a Portoscuso. Oggi della struttura originaria, circondata da una fitta vegetazione, rimangono alcuni filari mentre la camera interna è colma dei resti della tholos, ormai collassata.
Il nuraghe, del tipo monotorre, si trova a pochi metri di distanza dalla strada provinciale che collega Gonnesa a Portoscuso. Oggi della struttura originaria, circondata da una fitta vegetazione, rimangono alcuni filari mentre la camera interna è colma dei resti della tholos, ormai collassata.
La necropoli “Cungiau sa Tùttui”, comprende 3 domus, ricavate in un bancone roccioso nella periferia est del paese.
Le fonti di via Torino e via Milano sono due delle numerose risorgive carsiche presenti nella collina paleozoica ove si adagia il moderno abitato di S.Anna Arresi, da cui il toponimo originale di Sant’Anna Arrius (Lamarmora).
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Elisa Palmas
Codice Geo: NUR14769
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