Lo storico De Rosa, in un breve articolo divulgativo intitolato ‘Dell’uso dei nuraghi’ (1909) ci ricorda il Nuraghe Logu di Monti per la particolarità di avere ‘sei nicchie nella camera’. E’ senza dubbio il monumento meglio conservato e di maggiore interesse; chiamato anche Concanu Calvu trae origine dalla località omonima e consta di una torre che si appoggia ad un doppio affioramento granitico di notevoli dimensioni, integrato da murature nei punti aperti ed includente una sorta di cortile. (Comune di Monti)
#immagini: 1928
Lo storico De Rosa, in un breve articolo divulgativo intitolato ‘Dell’uso dei nuraghi’ (1909) ci ricorda il Nuraghe Logu di Monti per la particolarità di avere ‘sei nicchie nella camera’. E’ senza dubbio il monumento meglio conservato e di maggiore interesse; chiamato anche Concanu Calvu trae origine dalla località omonima e consta di una torre che si appoggia ad un doppio affioramento granitico di notevoli dimensioni, integrato da murature nei punti aperti ed includente una sorta di cortile. (Comune di Monti)
Lo storico De Rosa, in un breve articolo divulgativo intitolato ‘Dell’uso dei nuraghi’ (1909) ci ricorda il Nuraghe Logu di Monti per la particolarità di avere ‘sei nicchie nella camera’. E’ senza dubbio il monumento meglio conservato e di maggiore interesse; chiamato anche Concanu Calvu trae origine dalla località omonima e consta di una torre che si appoggia ad un doppio affioramento granitico di notevoli dimensioni, integrato da murature nei punti aperti ed includente una sorta di cortile. (Comune di Monti)
Lo storico De Rosa, in un breve articolo divulgativo intitolato ‘Dell’uso dei nuraghi’ (1909) ci ricorda il Nuraghe Logu di Monti per la particolarità di avere ‘sei nicchie nella camera’. E’ senza dubbio il monumento meglio conservato e di maggiore interesse; chiamato anche Concanu Calvu trae origine dalla località omonima e consta di una torre che si appoggia ad un doppio affioramento granitico di notevoli dimensioni, integrato da murature nei punti aperti ed includente una sorta di cortile. (Comune di Monti)
Lo storico De Rosa, in un breve articolo divulgativo intitolato ‘Dell’uso dei nuraghi’ (1909) ci ricorda il Nuraghe Logu di Monti per la particolarità di avere ‘sei nicchie nella camera’. E’ senza dubbio il monumento meglio conservato e di maggiore interesse; chiamato anche Concanu Calvu trae origine dalla località omonima e consta di una torre che si appoggia ad un doppio affioramento granitico di notevoli dimensioni, integrato da murature nei punti aperti ed includente una sorta di cortile. (Comune di Monti)
Lo storico De Rosa, in un breve articolo divulgativo intitolato ‘Dell’uso dei nuraghi’ (1909) ci ricorda il Nuraghe Logu di Monti per la particolarità di avere ‘sei nicchie nella camera’. E’ senza dubbio il monumento meglio conservato e di maggiore interesse; chiamato anche Concanu Calvu trae origine dalla località omonima e consta di una torre che si appoggia ad un doppio affioramento granitico di notevoli dimensioni, integrato da murature nei punti aperti ed includente una sorta di cortile. (Comune di Monti)
Costruito con massi di granito locale, ha una pianta di forma vagamente triangolare e presenta caratteristiche miste fra i nuraghi a corridoio (la tipologia di nuraghe più arcaica) e i nuraghi a tholos (evoluzione della precedente). La camera centrale con la copertura a tholos è ancora integra mentre sono parzialmente crollate le camere laterali. L’edificio è dotato di due ingressi, uno a sud-ovest (l’ingresso principale) e un altro a sud-est.
Prov: Olbia-Tempio
Autore: Alex Sardegna
Codice Geo: NUR6484
> Scheda Geoportale
Localizzato geograficamente su una collina, permette di godere di una vista che dall’alto della sua maestosità domina l’intero circondario fino ad arrivare al mare. L’opera muraria vede l’impiego sia di blocchi appena sbozzati, che di altri ben sagomati, di diverse dimensioni: più consistenti nei filari di base, di minori dimensioni nelle parti più alte. Le torri laterali: quella di sinistra, risulta meglio conservata rispetto alle altre, emergendo dal terreno per quattro filari di blocchi di notevoli dimensioni; la torre di destra è appena indicata in superficie da due filari parzialmente interrati; la terza torre, della quale si nota l’ingombro coperto da crolli, è posta di fronte all’ingresso.
In fondo all’atrio si apre la camera circolare, originariamente coperta a falsa cupola. Lungo le pareti si aprono due nicchie, una delle quali conserva l’ingresso architravato.Peccato sia in completo abbandono su quel che rimane di una torre hanno addirittura posizionato un vascone in cemento armato.
Localizzato geograficamente su una collina, permette di godere di una vista che dall’alto della sua maestosità domina l’intero circondario fino ad arrivare al mare. L’opera muraria vede l’impiego sia di blocchi appena sbozzati, che di altri ben sagomati, di diverse dimensioni: più consistenti nei filari di base, di minori dimensioni nelle parti più alte. Le torri laterali: quella di sinistra, risulta meglio conservata rispetto alle altre, emergendo dal terreno per quattro filari di blocchi di notevoli dimensioni; la torre di destra è appena indicata in superficie da due filari parzialmente interrati; la terza torre, della quale si nota l’ingombro coperto da crolli, è posta di fronte all’ingresso.
In fondo all’atrio si apre la camera circolare, originariamente coperta a falsa cupola. Lungo le pareti si aprono due nicchie, una delle quali conserva l’ingresso architravato.Peccato sia in completo abbandono su quel che rimane di una torre hanno addirittura posizionato un vascone in cemento armato.
Localizzato geograficamente su una collina, permette di godere di una vista che dall’alto della sua maestosità domina l’intero circondario fino ad arrivare al mare. L’opera muraria vede l’impiego sia di blocchi appena sbozzati, che di altri ben sagomati, di diverse dimensioni: più consistenti nei filari di base, di minori dimensioni nelle parti più alte. Le torri laterali: quella di sinistra, risulta meglio conservata rispetto alle altre, emergendo dal terreno per quattro filari di blocchi di notevoli dimensioni; la torre di destra è appena indicata in superficie da due filari parzialmente interrati; la terza torre, della quale si nota l’ingombro coperto da crolli, è posta di fronte all’ingresso.
In fondo all’atrio si apre la camera circolare, originariamente coperta a falsa cupola. Lungo le pareti si aprono due nicchie, una delle quali conserva l’ingresso architravato.Peccato sia in completo abbandono su quel che rimane di una torre hanno addirittura posizionato un vascone in cemento armato.
Localizzato geograficamente su una collina, permette di godere di una vista che dall’alto della sua maestosità domina l’intero circondario fino ad arrivare al mare. L’opera muraria vede l’impiego sia di blocchi appena sbozzati, che di altri ben sagomati, di diverse dimensioni: più consistenti nei filari di base, di minori dimensioni nelle parti più alte. Le torri laterali: quella di sinistra, risulta meglio conservata rispetto alle altre, emergendo dal terreno per quattro filari di blocchi di notevoli dimensioni; la torre di destra è appena indicata in superficie da due filari parzialmente interrati; la terza torre, della quale si nota l’ingombro coperto da crolli, è posta di fronte all’ingresso.
In fondo all’atrio si apre la camera circolare, originariamente coperta a falsa cupola. Lungo le pareti si aprono due nicchie, una delle quali conserva l’ingresso architravato.Peccato sia in completo abbandono su quel che rimane di una torre hanno addirittura posizionato un vascone in cemento armato.
Localizzato geograficamente su una collina, permette di godere di una vista che dall’alto della sua maestosità domina l’intero circondario fino ad arrivare al mare. L’opera muraria vede l’impiego sia di blocchi appena sbozzati, che di altri ben sagomati, di diverse dimensioni: più consistenti nei filari di base, di minori dimensioni nelle parti più alte. Le torri laterali: quella di sinistra, risulta meglio conservata rispetto alle altre, emergendo dal terreno per quattro filari di blocchi di notevoli dimensioni; la torre di destra è appena indicata in superficie da due filari parzialmente interrati; la terza torre, della quale si nota l’ingombro coperto da crolli, è posta di fronte all’ingresso.
In fondo all’atrio si apre la camera circolare, originariamente coperta a falsa cupola. Lungo le pareti si aprono due nicchie, una delle quali conserva l’ingresso architravato.Peccato sia in completo abbandono su quel che rimane di una torre hanno addirittura posizionato un vascone in cemento armato.