Nuraghe diroccato e avvolto da fichi d’india e vegetazione. Conserva il bel portale d’ingresso con l’architrave spaccato e pericoloso., la tholos e la scale verso il piano superiore.
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Nuraghe diroccato e avvolto da fichi d’india e vegetazione. Conserva il bel portale d’ingresso con l’architrave spaccato e pericoloso., la tholos e la scale verso il piano superiore.
Nuraghe diroccato e avvolto da fichi d’india e vegetazione. Conserva il bel portale d’ingresso con l’architrave spaccato e pericoloso., la tholos e la scale verso il piano superiore.
Nuraghe diroccato e avvolto da fichi d’india e vegetazione. Conserva il bel portale d’ingresso con l’architrave spaccato e pericoloso., la tholos e la scale verso il piano superiore.
Nuraghe diroccato e avvolto da fichi d’india e vegetazione. Conserva il bel portale d’ingresso con l’architrave spaccato e pericoloso., la tholos e la scale verso il piano superiore.
Nuraghe diroccato e avvolto da fichi d’india e vegetazione. Conserva il bel portale d’ingresso con l’architrave spaccato e pericoloso., la tholos e la scale verso il piano superiore.
Neolitico recente, cultura di Ozieri
L’ipogeo è scavato in un affioramento calcareo nell’orto attiguo alla chiesa parrocchiale di Sennori. La domus, pluricellulare, comprende 11 ambienti collegati tra loro in un momento successivo.
Neolitico recente, cultura di Ozieri
L’ipogeo è scavato in un affioramento calcareo nell’orto attiguo alla chiesa parrocchiale di Sennori. La domus, pluricellulare, comprende 11 ambienti collegati tra loro in un momento successivo.
Neolitico recente, cultura di Ozieri
L’ipogeo è scavato in un affioramento calcareo nell’orto attiguo alla chiesa parrocchiale di Sennori. La domus, pluricellulare, comprende 11 ambienti collegati tra loro in un momento successivo.
Il primo nucleo, più antico, presenta lo schema a “T” e comprende tre vani. Il secondo, al quale si accedeva tramite un dromos (corridoio), si compone di una cella principale alla quale si aprono diversi ambienti intermedi. Di grande pregio è la ricca decorazione scolpita con motivi corniformi. In particolare, in una cella denominata “Stanza delle Protomi”, queste appaiono ripetute per tre volte su una parete di fondo, a sua volta scolpita da lesene a rilievo.
E’ uno dei tanti nuraghi sparsi nel territorio di Torralba, questo si trova in prossimità della ferrovia che porta da Mores alla stazione di Torralba. Si tratta di un nuraghe complesso, formato da una torre centrale con una adduzione frontale di altre due torri secondarie, collegate da un robusto paramento murario. Viene datato al periodo tra Bronzo medio e quello finale (1600-1000 aC).
Prov: Sassari
Autore: Enrico Scarpa photography
Codice Geo: NUR5734
> Scheda Geoportale
E’ un nuraghe monotorre, dalla forma caratteristica a tronco di cono. I massi che lo costituiscono sono di grandi dimensioni per quanto riguarda i primi filari, mentre si riducono mano mano che la costruzione progredisce in altezza. Si contano oltre quindici filari di trachite bruna di massi bene abbozzati. Vi si accede dalla porta centrale esposta a sud-sud-est ed è provvisto di una camera centrale con filari aggettanti che chiudono la cupola e di tre celle laterali disposte a 90° a partire dall’ingresso. Come altri nuraghi Anglonesi ha la particolarità di presentare una piccola camera infrapiano che si collega a quella centrale sopra l’ingresso principale.
E’ un nuraghe monotorre, dalla forma caratteristica a tronco di cono. I massi che lo costituiscono sono di grandi dimensioni per quanto riguarda i primi filari, mentre si riducono mano mano che la costruzione progredisce in altezza. Si contano oltre quindici filari di trachite bruna di massi bene abbozzati. Vi si accede dalla porta centrale esposta a sud-sud-est ed è provvisto di una camera centrale con filari aggettanti che chiudono la cupola e di tre celle laterali disposte a 90° a partire dall’ingresso. Come altri nuraghi Anglonesi ha la particolarità di presentare una piccola camera infrapiano che si collega a quella centrale sopra l’ingresso principale.