I monumenti preistorici di Silanus

Scavi e scoperte

Fra i monumenti di Silanus quello che per molto tempo ha attirato l’attenzione di viaggiatori e studiosi è indubbiamente il Nuraghe Madrone od Orolìo, sia per la vicinanza all’abitato che per il suo ottimo stato di conservazione. Già il Lamarmora, rilevandone la forma slanciata e intuendo l’esistenza del bastione con altri “coni minori”, lo aveva illustrato in veduta panoramica nel suo Atlante. Per l’Ottocento, poi, i disegni di prospetto, pianta e sezione pubblicati dallo Spano a partire dal 1862 verranno riportati da numerosi autori (Cara, De Maltzan, etc.), mentre fortuna minore avrà il grafico dello stesso nuraghe – in verità assai più preciso e corretto! – edito dal Martorell y Pena.

L’Angius si limita a riferire che “Entro la circoscrizione di questo paese trovansi gli avanzi di moltissimi nuraghi. Quelli che men hanno patito sono tre e nominati …. Madrone, Corbos e Santa Sabina.

Nella prima stesura di Sopra i Nuraghi di Sardegna, del 1862, nel deplorare lo scempio che già da allora si faceva dei monumenti, lo Spano segnala come esempi da imitare i Comuni di Isili e di Silanus: il primo perché aveva impedito la demolizione del Nuraghe Is Paras che i Padri Scolopi, proprietari del fondo, avevano intrapreso “per farne la cinta di possesso”, ed il secondo per il fatto che si era opposto “alla distruzione che l’impresario dello Stradone voleva fare del Nuraghe Madrone per farne la breccia”.

Nelle Scoperte del 1866, lo Spano riferisce “che nell’attivarsi uno scavo di pietre si trovarono alcuni oggetti antichi romani, cioè un  veruto di ferro, un bottone di manubrio di bronzo arabescato, fusaiole, fondi di tazze di vetro, chiodi, ed una moneta di Costantino II”, mentre nel 1868 viene data notizia “di una moneta di Caligola rinvenuta vicino alla cava di marmo in prossimità del villaggio, dove si vedono frantumi di stoviglie antiche, e pietre di antichi edifizi”.

Nel 1876 avviene la scoperta dell’importante ripostiglio di bronzi nuragici di Sa Maddalena, puntualmente segnalata allo Spano dal parroco del paese, sac. Salvatore Caddeo, che gli invia una dettagliata relazione del ritrovamento, avvenuto ad opera di “quattro poveri braccianti che scavando radici di lentischio nella tanca detta la Maddalena …. hanno rinvenuto molti pezzi di metallo, che pare fossero armi”.

Il Vivanet, nel 1881, dà notizia del rinvenimento, a pochi metri dal Nuraghe Santa Sabina, “di una grossa giara ….. formata di terra assai grossolana, e che in alcune parti della sua superficie esterna era abbellita di ornamenti geometrici di tre diverse forme, fatti con bollo e disposti fra loro in linee parallele”.

L’anno successivo, lo stesso Vivanet comunicava il ritrovamento di “chiodetti arrugginiti ed un piccolo campanello” presso il Nuraghe Orolìo, e dava notizia della scoperta del pozzo sacro di Cerchizzo.

Nella carta archeologica del Taramelli sono riportati 3 domus de janas, 31 nuraghi, 16 tombe di giganti e il pozzo sacro di Cherchizzo, mentre il Melis elenca soltanto 18 nuraghi!

Agli inizi degli anni Cinquanta il territorio di Silanus viene indagato da G. Cherchi per la stesura della sua tesi di laurea di “Catalogo archeologico”, e in quelle ricerche sul terreno il giovane studente ebbe modo di individuare e descrivere un gran numero di monumenti inediti, alcuni dei quali (nuraghi Murartu, Sililogu, tomba di giganti Zoddoro, etc.), per il particolare interesse delle loro strutture, entreranno nella letteratura archeologica.

Più di recente, lavori di censimento su una parte del territorio sono stati effettuati nel 1984 dalla Desantis, seguiti da analoghi interventi della Sanna, alla quale si deve anche lo scavo della tomba di giganti di Murartu (1989), mentre chi scrive ha proceduto nell’opera di rilevamento dei monumenti del Comune ed ha pubblicato le statue – menhir di Pedras Doladas I, tombe di giganti e protonuraghi.

A parte citazioni e riferimenti ai monumenti più noti in opere di carattere generale, sono da ricordare, da ultimo, i lavori di C. Bittichesu sulle tombe di giganti e di G. Lilliu sui betili di Corbos e di sa Pedra Longa.

Attualmente, nel territorio di Silanus sono stati documentati 5 domus de janas, 1 menhir, 3 recinti nuragici, 31 nuraghi, 19 tombe di giganti, 3 fonti nuragiche e 1 pozzo sacro.

 

 

  1. NURAGHE MARAPIGA

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Aidu Marapiga

Posizione:   IGM Foglio 193 II SE Badde Salighes 40°20’20” – 3°35’34”

Quota:         m. 984 s.l.m.

 

 

Il monumento si trova sul versante meridionale della Montagna del Marghine, al confine con il comune di Bortigali e a dominio della piana di Macomer.

La torre, ora quasi totalmente distrutta,  ha pianta circolare (asse Nord – Sud m. 11.50; asse NO – SE m. 11.35) con una altezza residua di n. 1.30, a SE, e 2 filari di pietre basaltiche di medie dimensioni.

L’ingresso, volto a SE, ha una larghezza di m. 1.30 ed è ostruito a m. 1.50 di profondità. In alto era delimitato da un architrave, ora rovesciato sullo stesso ingresso, lungo m. 1.50 e spesso m. 0.75.

 

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Bibliografia

Taramelli 1940, p. 59, n. 23; Melis 1967, p. 189

 

 

 

  1. NURAGHE SOS PASSIALES

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Punta Sos Passiales

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°17’46” – 3°33’12”

Quota:         m. 690 s.l.m.

 

 

Su un picco granitico a dominio di un ampio territorio e di una via naturale, sono visibili i resti di una costruzione di non facile definizione dal momento che rimangono sul terreno, senza ordine apparente, lastroni e blocchi sbozzati di grandi dimensioni. Tutti questi elementi non sembrano comporre un edificio o una struttura ben definita, ma avere avuto piuttosto la funzione di delimitare o fortificare in qualche modo il rilievo roccioso.

Ancora in apparente posizione originaria sono visibili tre grandi lastroni sovrapposti.

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 157 (Sos Passiales); Taramelli 1935, p. 8, n. 7 (Sos Pasciales)

 

 

 

 

 

  1. NURAGHE SANTU MARCU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Santu Marcu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°17’49” – 3°32’33”

Quota:         m. 408 s.l.m.

 

Posto a circa 100 metri a SE della chiesetta campestre dedicata a S. Marco, patrono di Lei, e a breve distanza dai nuraghi Benarigonzu, Sa Maddalena e Contonale, il monumento è un monotorre a pianta circolare con breve tratto di bastione – rifascio a SSE, reso forse indispensabile dalla necessità di normalizzare la forte pendenza del terreno. Questo bastione si conserva per una lunghezza di circa 5 – 6 metri con una altezza residua di 1.90 su 4 filari di pietre sbozzate e messe in opera con una certa cura.

La torre, a pianta circolare (diam. m. 11.70), residua in elevato per m. 3.53 a NO con 6 filari, mentre a Ovest abbiamo m. 2.10 e 4 filari. Il piano di svettamento risulta interamente ricoperto dal crollo e dalla vegetazione che rendono assai difficile la lettura planimetrica dell’edificio.

L’ingresso, volto a SE, è crollato, così come il corridoio, e per questo non è possibile accertare l’esistenza o meno della nicchia d’andito, mentre il tracciato della scala è rilevabile nello spessore Ovest della torre con uno sviluppo di alcuni metri ed una larghezza di m. 0.96.

Allo svettamento della costruzione si può misurare anche il diametro della camera (m. 3.21) ed è visibile, a Ovest, l’architrave di una nicchia, ora interrata così come tutto gli altri ambienti che articolavano lo spazio interno della torre.

L’opera muraria è data da blocchi di granito, ben lavorati e messi in opera a file orizzontali regolari.

Nell’area circostante il monumento copiosi frammenti fittili di varia epoca ed embrici romani.

Mentre per il Taramelli del monumento non si vedevano altro che le “tracce del basamento”, il Cherchi, che lo ha rilevato in tempi più recenti per la stesura della sua tesi di laurea. lo definisce a “cella circolare, con tre nicchie disposte a croce, garitta a destra, scala a sinistra”.

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 158; Elenco De Rosa; Taramelli 1935, p. 9, n. 10; Cherchi 1952 – 53, p. 169 ss.; Cherchi 1979, p. 100, 108

 

 

 

  1. NURAGHE SA MADDALENA

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Sa Maddalena

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°17’39” – 3°32’17”

Quota:         m. 374 s.l.m.

 

 

Il monumento si trova a meno di 100 metri a Nord della strada ferrata Macomer – Nuoro, su di una modesta altura che permette, tuttavia, un’ampia visuale, soprattutto verso ESE.

Si tratta di un monotorre con camera centrale marginata da tre nicchie. A causa del crollo non è possibile valutare l’esistenza o meno della scala e della nicchia d’andito.

La torre a pianta circolare (diam. m. 11.90) si conserva per una altezza di m. 1.70 e due filari a Nord, mentre ad Ovest e ad Est l’elevato risulta rispettivamente di m. 1.96 e m. 2.05 con 4 filari.

L’opera muraria è costituita da blocchi di granito, di medie e grandi dimensioni, sbozzati con cura e disposti a filari orizzontali regolari.

L’ingresso, volto a SE (125°), risulta ora a cielo aperto e non è agibile per le macerie, così come il corridoio che introduceva nella camera, definita nel profilo circolare allo svettamento (diam. m. 4.40) e segnata da tre nicchie disposte a croce, delle quali soltanto una (A) è rilevabile mentre le altre due sono ostruite dalle macerie.

La nicchia A, alla sinistra di chi entra, ha pianta vagamente poligonale (largh. m. 1.05; prof. m. 2.38; alt. m. 1.90) e porta a luce trapezoidale con architrave.

Il Taramelli, pur indicando in cartografia l’esatta posizione del monumento, lo confonde nella breve descrizione con il Nuraghe Sorene che si trova in altra parte del territorio di Silanus.

In prossimità del nuraghe, attribuito dal Vivanet al territorio di Lei con la denominazione di Muros de Rosariu, si rinvennero, in tempi diversi, copiosi materiali bronzei di età nuragica.

 

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Bibliografia

Spano 1876, pp 13-14; Vivanet 1889, p. 171; Vivanet 1890, p. 334; EEM 1922, p. 156 (Muros de Rosariu); Taramelli 1935, p. 10, n. 12 (indicato per errore, come Sorene); Birocchi 1934, p. 46; Lilliu 1941-42, p. 186; Lilliu 1944, pp. 336, 339: Cherchi 1952-53, p. 173 ss.; Cherchi 1979 pp. 100, 108: Lo Schiavo 1978, pp. 71, 81 ss.

 

 

 

  1. RECINTO DI BENARIGONZU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Benarigonzu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°17’43” – 3°32’31”

Quota:         m. 368 s.l.m.

 

 

A circa 200 metri a Sud del Nuraghe Santu Marcu e a pochi metri dal corso d’acqua omonimo, il monumento risulta costruito su uno spuntone di granito, più che altro a delimitarne la sommità, con una muratura che include nel suo tracciato anche rocce affioranti.

Attualmente si conserva un tratto di muro curvilineo che sottende una corda di m. 12.20 lungo l’asse NO-SE, mentre l’asse SO-NE parte dallo stesso muro e raggiunge l’estremità opposta che attualmente è sprovvista  di murature ma presenta un margine roccioso rilevato.

L’opera muraria, in parte crollata e ricoperta di vegetazione arbustiva, è costituita da pietre poligonali, di granito, appena sbozzate e di grandi dimensioni, disposte a file orizzontali irregolari. L’altezza residua è di m. 2.10 con 2 filari.

Intorno alla costruzione tracce di costruzioni antiche e frammenti fittili di età nuragica e romana.

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 156; Taramelli 1935, p. 9, n. 10: Cherchi 1952-53, p. 171 ss.; Cherchi 1979, p. 100

 

  1. NURAGHE CONTONALE

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Contonale

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°17’32” – 3°32’32”

Quota:         m. 366 s.l.m.

 

Sorge nel mezzo di un vigneto, in terreno pianeggiante, a circa 150 metri a Nord della ferrovia e a breve distante dal Nuraghe Sa Maddalena.

Si tratta di un monotorre a pianta circolare (diam. m. 14.00 circa) con una altezza residua di m. 2.00 e 3 filari di pietre di medie e grandi dimensioni, di granito, disposte a file orizzontali regolari.

Il crollo delle parti alte, la vegetazione arbustiva e il pietrame che vi è stato accumulato – proveniente dalla ripulitura del terreno – non consentono la lettura dell’articolazione interna della torre nuragica.

Intorno al nuraghe, ove doveva estendersi il villaggio, si raccolgono abbondanti frammenti fittili.

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 156; Taramelli 1935, p.8, n. 13 (errata la posizione cartografica); Cherchi 1952-53, p. 172 ss.

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI DI OROLIO

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Orolio

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus

Quota:         m. 433 s.l.m.

 

Di questo monumento, che era posto alla distanza di circa 200 metri a Nord del nuraghe omonimo, non rimane sul terreno alcuna traccia. Si ha notizia che venne distrutto agli inizia degli anni ‘60 nel corso di incontrollati lavori per la posa di tubature della condotta idrica. A detta di chi ebbe modo di visitarla, la tomba conservava ancora parte della copertura del vano funerario.

Purtroppo, ad eccezione del breve cenno del Taramelli che qui si riporta, non si hanno altre notizie di questa sepoltura: “A breve distanza dal nuraghe stanno i resti di una tomba di giganti in blocchi basaltici sconvolta dai cercatori di tesori”.

 

 

 

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Bibliografia

Elenco del Comune EEM 1922, p. 158; Taramelli 1935, p. 9, n. 9

 

 

 

  1. NURAGHE OROLIO

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Nuraghe Orolio

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°17’29” – 3°32’57”

Quota:         m. 433 s.l.m.

Catasto:      Foglio 11; Mappali 229 – 425b

Ben noto fin dall’Ottocento per il profilo slanciato della sua torre e per essere uno dei meglio conservati dell’Isola, il Nuraghe Orolio o Madrone si erge su una collina alle pendici della catena del Marghine, a dominio di una vasta area disseminata di costruzioni nuragiche. Si tratta di un nuraghe complesso costituito da un mastio posto al centro di un bastione trilobato che misura m. 22.30 lungo l’asse trasversale NE – SO – sul prospetto – e m. 26.95 su quello longitudinale  NO – SE, mentre l’altezza massima residua si registra a SO con circa 3 metri.

Questo corpo aggiunto, in parte ancora interrato, sembra costituito da un bastione bilobato con torri laterali sulla fronte che si raccordano alla mezzeria della torre centrale, e quindi da una terza torre di retroprospetto che si unisce alle due torri con cortine murarie rettilinee (lungh. m. 11). Fra le due torri di prospetto e il mastio, uno stretto cortile da cui parte – a sinistra – una scala aderente al paramento murario esterno della torre centrale per raggiungere gli spalti.

Sul piano di svettamento, la torre A del bastione – a sinistra – ha un diametro di circa 10 metri (asse Ovest – Est) con una camera ingombra di crollo che presenta un arco di cerchio che sottende una corda di m. 2.50; dall’alto è visibile il corridoio di raccordo fra camera e cortile. La torre B – a destra – ha un diametro di circa 9 metri ed una camera svettata di m. 3.50 x 2.50), mentre della torre C, che a NO conclude il triangolo del bastione, è misurabile un arco di cerchio che sottende una corda di m. 7.50 con una freccia di m. 2.60.

Il mastio ha forma circolare (diam. alla base m. 12.60; diam. allo svettamento m. 6.80), spessore compreso fra m. 3.50 e m. 4.60 ed un’altezza massima residua di m. 11.50 a NO con 33 filari ed una scarpa di 12°. L’opera muraria è costituita da blocchi di granito di forma poliedrica, di medie e piccole dimensioni, messi in opera a file orizzontali irregolari con numerose zeppe di rincalzo. All’altezza del finestrone del primo piano si notano pietre meglio rifinite ed una disposizione più curata.

La torre centrale, con scale e nicchia d’andito, conserva ancora integra la camera del piano – terra – marginata da tre nicchie disposte a croce – e quella del primo piano.

L’ingresso al bastione risulta del tutto interrato, mentre quello che introduce nel mastio (largh. m. 0.90; alt. m. 0.95 s.r.), volto a SE e inagibile per il crollo, è sormontato da un robusto architrave (lungh. m. 2.25; largh. m. 1.35; spess. m. 0.78) munito di finestrino di scarico (0.60×0.70). L’accesso alla torre avviene attraverso una breccia (0.80×0.68) che si apre nella parete occidentale del mastio e che immette direttamente nella scala che parte dal corridoio d’ingresso.

Questo corridoio (lungh. m. 1.40; largh. m. 1.25; alt. m. 1.35 s.r.), strombato verso l’interno, e marginato dalla scala, a sinistra, e da nicchia a destra.

Il vano – scala si apre a m. 1.26 dall’ingresso e con tracciato spiraliforme (largh. m. 1.05/1.20: alt. m. 3.10) raggiunge il piano di svettamento della torre ove residua il filare di base del secondo piano. La nicchia contrapposta presenta ingresso quadrangolare (largh. 0.78; alt. m. 0.90 s.r.) ed ha forma vagamente ellittica (prof. m. 3.40; largh. m. 0.78/1.20; alt. m. 2.20).

Una porta trapezoidale  (largh. m. 1.25; alt. m. 1.50 s.r.) introduce nella camera voltata a tholos (diam. m. 3.90/4.25; alt. m. 6.00) e ampliata da tre nicchie (A, B, C).

La nicchia A, a sinistra, ha pianta vagamente quadrangolare (prof. m. 2.10; largh. m. 1.00/1.40; alt. m. 1.85/2.10) e sezione ogivale.

La nicchia B, centrale, presenta ingresso trapezoidale (largh. m. 1.40/0.80; alt. m. 1.25) e una pianta quadrangolare (prof. m. 2.10; largh. m. 1.30/1.70; alt. 1.40/2.30), irregolare, che nella parete di fondo si dilata con un piccolo vano trasversale di forma poligonale (prof. m. 0.80; largh. m. 1.07; alt. m. 1.75).

La nicchia C – a destra – con alta porta a luce trapezoidale (largh. m. 1.75/0.54; alt. m. 2.90 s.r.), pianta sub quadrangolare (prof. m. 2.10; largh. m. 1.50; alt. m. 2.55) e copertura ogivale.

La camera del primo piano, a pianta circolare (diam. m. 2.50) ed alta m. 5.30, prende luce da un finestrone rettangolare (largh. m. 0.60; alt. m. 1.38) strombato verso l’interno, con architrave e spiraglio di scarico, che si apre sulla verticale dell’ingresso, a circa 5 metri dal piano di crollo.

Questa camera del primo piano presenta, nella parete di fondo, un ingresso rettangolare (largh. m. 0.75; alt. m. 1.50) che introduce in una sorta di vano (prof. m.0.75/1.00), lievemente obliquo rispetto all’asse d’ingresso, che nella parete sinistra immette in una stretta scala (largh. m. 0.55; alt. m. 1.50) che volgendo in senso antiorario passa sopra l’andito d’ingresso e giunge ad un piccolo vano cupolato (largh. m. 1.10; alt. m. 2.35), posto proprio sulla nicchia d’andito ed illuminato da una feritoia (largh. m. 1.55; alt. m. 0.38).

 

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Bibliografia

Lamarmora 1840, p. 67, pl. VIII, n. 2; Angius 1850, p. 138; Spano 1854, pp. 26, 40, 43, 50; Lamarmora 1860,p. 137; Spano 1864, tav. VI, 4, 5, 9; Spano 1867 pp. 22, 27, 36, 38 ss., 61 ss., 66; Cara 1876, tav. 1, I, a – b; Martorell Y Pena 1879, pp. 186 – 88; Centurione 1888, pp. 31, 34, tav. VI, 103, fig. XXVIII; Cugia 1892, p. 109; Nissardi 1903, p. 656; Ardu Onnis 1903, pp. 13, 26; Bezzenberger 1907, p. 582; Vacca 1917, pp. 6,14; Taramelli 1914 – 15, p. 94, fig. 166; EEM 1922, p. 156; Dessi 1924, p. 7; Taramelli 1935, vol. XXV, p. 22 ss.; Taramelli 1935a, p. 9, n. 8: Cherchi 1952 – 53, p.159 ss.; Zervos 1954, p. 46, fig. 15; Lilliu 1955, p. 157; Sera 1955, p. 247: Borio 1957, p. 126; Mossa 1957, p. 26, tav. I, Ackermann 1957, p. 38, tav. 13; Lilliu 1959, XXXIII, p. 23; Lilliu 1962, p. 70 ss., fig. 18, tav. XI

 

 

 

  1. NURAGHE MALACORRU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Punta su Malacorru

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°17’32” – 3°34’44”

Quota:         m. 629 s.l.m.

 

 

Su un rilievo roccioso, a circa 800 metri a Nord dagli ipogei di Ordari e dai nuraghi di s’Aspru e Ordari.

Si tratta di una costruzione di difficile definizione planimetrica a causa del suo pessimo stato di conservazione. La pianta appare piuttosto irregolare, con tendenza all’ellisse, e sembra adattarsi alla conformazione naturale del terreno includendo nel suo tracciato spuntoni di roccia (asse Nord – Sud m. 6.50; asse Ovest – Est m. 10.20) Del paramento murario sono rimaste esigue tracce costituite da conci laminiformi di modeste dimensioni (0.30×0.85×0.85 di spess.; m. 0.39×0.97×0.30 di spess.: m. 0.83×0.39×0.28 di spess.).

L’ingresso dell’edificio, volto ad Est, ingombro di brecciame minuto (largh. m. 1.10; alt. m. 1.80) e con architrave spezzato (lungh. m. 2.10; largh. m. 0.87; spess. m. 0.50), introduce in un corridoio agibile per circa m. 3.60, coperto con lastroni di piattabanda e con una altezza di m. 1.80.

Verso Nord sono visibili i resti di un contrafforte quasi rettilineo, alto circa 1 metro e lungo 6/7 metri.

Il Taramelli così descriveva il monumento: “Sotto Monte Siddò, presso il solco di Rio Ordari che scende dalla catena del Marghine, sono i resti del nuraghe che si elevano a 4 metri con traccia della porta, della cella interna in grossi massi di basalto”.

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 158; Taramelli 1935, p. 10, n. 14; Cherchi 1952 – 53, p. 64 ss.

 

 

 

  1. NURAGHE S’ASPRU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     S’Aspru

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°17’09” – 3°34’37”

Quota:         m. 438 s.l.m.

 

 

Su uno spuntone roccioso, ad Est del Riu Ordari, a poco più di un centinaio di metri a NO della Provinciale Macomer – Nuoro e a meno di 100 metri a NE dal Nuraghe Ordari.

Il monumento non è chiaramente leggibile nel suo schema di pianta vagamente circolare, irregolare, del diametro di m. 11.50 (asse Ovest – Est) e con uno spessore di m. 2.15 a Ovest.

L’opera muraria si conserva ad Ovest per m. 3.20 con quattro filari di pietre basaltiche di grandi dimensioni, appena sbozzate e disposte a file irregolari.

Una pietra meglio rifinita, per la sua forma rettangolare e le sue dimensioni (lungh. m. 1.90; largh. m. 0.78; spess. m. 0.56), sembra essere l’architrave dell’ingresso che ora non è in alcun modo individuabile.

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 158 (Abriles); Taramelli 1935, p. 10, n. 15 (Abriles); Cherchi 1952 – 53, scheda n. 16

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  1. NURAGHE ORDARI

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Ordari/S’Aspru

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°17’06” – 3°34’52”

Quota:         m. 443 s.l.m.

 

Sulla sommità di una altura, a circa 100 metri a Nord della Provinciale Macomer – Nuoro e a breve distanza dalle domus omonime e del Nuraghe s’Aspru.

Del monumento, forse un recinto più che un nuraghe, restano 2/3 filari ad Ovest e a Nord, per una altezza media di 2 metri, ed altre pietre sparse sul terreno. La muratura include nel suo tracciato la roccia naturale e doveva chiudere con un diametro di circa 11 metri. Le pietre sono di grandi dimensioni ed appena sbozzate.

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 157 (Giorgi Tile); Taramelli 1935, p. 11, n. 16 (Giorgi Tile); Cherchi 1952 – 53, p. 62, scheda n. 15; Cherchi 1979, pp. 99, 108

 

 

 

  1. DOMUS DE JANAS DI ORDARI

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Ordari

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°17’02” – 3°34’51”

Quota:         m. 450 s.l.m.

 

Si tratta di due grotticelle artificiali scavate a circa 40 metri a Nord della provinciale Bortigali – Silanus, a breve distanza dai nuraghi Ordari e s’Aspru, costruiti su spuntoni rocciosi in posizione più elevata.

La Tomba I è costituita da un breve padiglione coperto (A) che introduce nell’anticella (B) e quindi nella cella (C): tutti i vani sono disposti lungo l’asse longitudinale per una profondità complessiva di m. 4.60.

Il padiglione, a pianta trapezoidale (largh. m. 0.82/1.15; prof. m. 1.00) e soffitto piano leggermente obliquo verso l’interno (alt. m. 0.88/0.83), si apre a Sud in una parete rocciosa, a m. 0.30 dal piano di campagna, con un portello di luce quadrangolare (m. 0.82×0.88).

Al vano B si accede per un portello rettangolare (largh. m. 0.45; alt. m. 0.80; spess. m. 0.28) lievemente spostato a destra rispetto alla linea d’ingresso e rialzato di m. 0.10 rispetto al pavimento del vano B.

L’anticella presenta pianta vagamente rettangolare (largh. m. 2.20; prof. m. 1,40; alt. m. 1.00) con asse maggiore trasversale e profilo irregolare. Il soffitto risulta lievemente concavo, le pareti sono verticali e gli angoli arrotondati: al centro del vano è presente una fossetta, forse per offerte (diam. m. 0.28; prof. m. 0.07).

Un portello quadrangolare (largh. m. 0.38; alt. m. 0.42; spess. m. 0.26), appena rialzato dai piani pavimentali dei due vani, introduce nella cella C, a pianta rettangolare (largh. m. 2.72; prof. m. 1.55), lati irregolari e spigoli arrotondati. L’altezza del soffitto tende ad aumentare gradualmente verso il centro (da m. 0.75 a m. 0.98) per poi mantenere la misura massima fino alla parte di fondo del vano.

La Tomba II si trova a Nord di Ordari I, non lontano dai resti del nuraghe omonimo.

L’ipogeo è costituito da un’unica cella preceduta da un probabile padiglione trapezoidale (largh. m. 1.00/1.15; prof. m. 0.90), ora totalmente distrutto.

Un portello rettangolare (largh. m. 0.47; alt. m. 0.63; spess. m. 0.13) introduce in un piccolo vano di forma vagamente romboidale a spigoli vivi (largh. massima al centro, m. 1.05; alt. m. 0.75) e soffitto piano. Nella parete di fondo della cella, in asse con il portello e rialzata di m. 0.15 dal pavimento, è presente una nicchia rettangolare (largh. m. 0.43; alt. m. 0.50; prof. m. 0.20) per deporvi un lume o delle offerte funerarie.

 

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Bibliografia

Spano 1867, p. 137; EEM 1922, p. 156; Taramelli 1935, p.11, n. 17; Cherchi 1952 – 53, pp. 59 – 61, schede 14 – 15; Lilliu 1970, p. 114, p. 115, fig. 25, p. 119, fig. 3, p. 166, nota 84, p. 167, nota 88

 

 

  1. POZZO SACRO DI CHERCHIZZO

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Cherchizzo

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°16’43” – 3°34’10”

Quota:         m. 387 s.l.m.

 

“Inoltre nel sito detto Cerchizzu, a circa 400 metri da altro nuraghe chiamato Santa Sarbana, un certo Ignazio Devin scavando il terreno per estrarre dei sassi a fine di chiudere una vigna, pose allo scoperto una scala di venti gradini, murati lateralmente con finimento a volta, e conducente a un pozzo di circa due metri di profondità e metri 1.50 di raggio, che non si poté esplorare perché pieno di acqua potabile”. Così scriveva il Vivanet, nel 1881, nel dare la prima notizia della scoperta del pozzo sacro di Cherchizzo.

Successivamente, il pozzo venne interrato, fino al 1982 quando venne riportato alla luce – ma solo in parte – da lavori di scavo e di restauro condotti dalla Soprintendenza archeologica di Sassari; intervento che, purtroppo, è stato interrotto prima della sua conclusione.

Il monumento, di modeste dimensioni, presenta la consueta scala (lungh. m. 5.00) dal soffitto gradonato, ora solo in parte conservato, e una piccola cella a sezione ogivale, mentre non è stata accertata l’esistenza o meno dell’atrio. L’ingresso all’edificio sacro è volto a Sud.

La struttura, in origine integra, ha ora perduto il piccolo architrave dell’ingresso alla scala che giace rovesciato sui gradini. L’opera muraria, almeno per quanto è dato a vedere, appare sufficientemente curata soprattutto nella piccola cella.

 

 

 

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Bibliografia

Vivanet 1881, p. 378; Pettazzoni 1912, p. 27; Taramelli 1935, p. 13, n. 24; Lilliu 1944, p. 154; Lilliu 1958, p. 286, n. 10; Lilliu 1967, p. 319, fig. 613, n. 10; Foschi Nieddu 1985, p. 77; Moravetti 1993 b, p. 102

 

  1. NURAGHE SANTA SABINA

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Santa Sabina

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°16’26” – 3°34’07”

Quota:         m. 382 s.l.m.

 

Il nuraghe si trova a meno di 50 metri dalla chiesa medievale di Santa Sarbana e a circa 200 metri ad Ovest delle tombe di giganti omonime, mentre a 400 metri a Nord il pozzo sacro di Cherchizzo completava il quadro “urbanistico” del complesso nuragico.

Si tratta di un monotorre con nicchia, scala d’andito e camera centrale marginata da tre nicchie disposte a croce.

La torre, a pianta circolare (diam. alla base m. 12.60; diam. allo svettamento m. 9.85), residua in elevato per m. 8.60 su 17 filari di pietre basaltiche, di grandi dimensioni; sono lavorate con minore cura nei filari inferiori, rifinite e meglio disposte nei filari medio – superiori.

L’ingresso (largh. m. 1.20; alt. m. 1.82), volto a Sud, introduce in un corridoio lievemente strombato verso l’esterno (largh. m. 1.00/1.20; lungh. m. 5.00), pareti aggettanti e soffitto ascendente verso l’ingresso alla camera (alt. m. 4.00).

La nicchi d’andito, nella parete destra, presenta  porta trapezoidale architravata (largh. m. 1.00/0.75; alt. m. 1.50), pianta quasi rettangolare con profilo interno curvilineo (largh. m. 1.00; prof. m. 1.86; alt. m. 1.64).

La scala, coassiale alla nicchia, presenta ingresso trapezoidale (largh. m. 1.05/0.54; alt. m. 2.37), architravato, sezione ogivale ed uno sviluppo fino all’attuale sommità della torre con una larghezza media di m. 1.00 ed una altezza di m. 3.88 a mezza rampa. In direzione NO della scala si apre una feritoia rettangolare (m. 0.30×0.36).

La camera, di pianta circolare (diam. m. 4.15), conserva intatta la copertura ad ogiva, alta m. 8.35 con 18/19 filari di pietre di medie dimensioni. Alla sua base si aprono tre nicchie (A, B, C) a disposizione cruciforme.

Nicchia A, alla sinistra di chi entra, con porta trapezoidale architravata (largh. m. 0.65/0.26; alt. m. 1.20), pianta semiellitica (largh. m. 0.70; prof. m. 1.40; alt. m. 1.52 s.r.) e sezione ogivale.

Nicchia B, al centro, ingresso a luce trapezia (largh. m. 1.00/0.37) e pianta semiellittica (prof. m. 1.72; alt. m. 1.68 s.r.), copertura ad aggetto.

Nicchia C, coassiale alla A, con porta trapezoidale (largh. m. 0.87/0.20; alt. m. 1.10) e pianta semiellittica (prof. m. 1.90; alt. m. 1.50 s.r.).

All’interno della camera, nel 1881, si rinvenne un grosso vaso con tracce di decorazione incisa, mentre altre ceramiche sono state recuperate in tempi recenti nel corso dei lavori di ripulitura effettuati dalla Soprintendenza archeologica di Sassari.

 

 

 

 

 

Recenti lavori di restauro all’interno e all’esterno della chiesetta di Santa Sarbana, oltre a restituire conci lavorati pertinenti le tombe dei giganti che erano in relazione al nuraghe, hanno portato alla luce resti di capanne circolari nuragiche con testimonianze di riutilizzazione in epoca romana.

 

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Bibliografia

Angius 1850, p. 138; Vivanet 1881, p. 35 ss.; Vivanet 1882, p. 378; De Chaignon 1906/1907, p. 24; EEM 1922, p. 157; Taramelli 1935, p. 12,  n. 24, p. 13, n. 24a, 25; Cao 1942, p. 3 ss; Lilliu 1944, p. 154; Pallottino 1950, pp. 45/54/61, tav. VI, 2; Cherchi 1952 – 53, p. 66 ss.; Panedda 1954, p. 13; Zervos, 1954, p. 47, fig. 19; Lilliu 1962, pp. 76 – 77: Lilliu 1982, p. 53, fig. 50; Sequi 1985, n. 70; Fadda 1990, pp. 203 ss.

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI SANTA SABINA I

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     S. Sabina

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°16’49” – 3°35’17”

Quota:         m. 382 s.l.m.

 

Il monumento, posto ad una ventina di metri da una seconda tomba di giganti e a circa 200 metri dal nuraghe omonimo, non è rilevabile nel perimetro esterno a causa del suo pessimo stato di conservazione. Meglio definito, invece, appare il corridoio funerario, ora completamente svuotato.

La camera, disposta lungo l’asse Ovest – Est e delimitata da grandi lastroni ortostatici, è preceduta da un breve spazio (lungh. m. 1.05; largh. m. 0.55) formato da due piedritti che poggiano su una lastra pavimentale (m. 0.75×0.64). La lunghezza complessiva del vano è di m. 9.45, mentre la larghezza risulta di m. 1.30.

La parete di fondo del corridoio, costituita da un lastrone vagamente poligonale (alt. m. 1.35; largh. m. 1.62; spess. m. 0.41) e perfettamente lisciato, presenta nella superficie a vista una coppella emisferica (cm. 19×18.5; prof. cm. 5), di raffinata esecuzione, ed un’altra di minori dimensioni e più irregolare.

Appartiene probabilmente a questa tomba, un frammento di stele centinata (alt. m. 0.46; largh. m. 1.25) con cornice in rilievo, larga cm. 12 a sinistra e cm. 15/17 a destra, reimpiegato nella pavimentazione della vicina chiesa di S. Sabina.

 

 

 

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 159 (S. Sarbana); Taramelli 1935, p. 13, n. 25; Santoni 1976, p. 33, fig. 9, 34; Cherchi 1979, pp. 99, 109; Moravetti 1985, p. 123, n. 150 p. 138, fig. 153, p. 157, n. 9; Bittichesu 1989, p. 22, nota 32; Fadda 1990, p. 203 ss.

 

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI S. SABINA II

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     S. Sabina

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°12’26” – 3°34’00”

Quota:         m. 382 s.l.m.

 

La tomba è stata in parte demolita con l’asportazione di tutti i conci lavorati che rivestivano la camera funeraria.

Tuttavia, malgrado il pessimo stato di conservazione, è possibile leggere sul terreno lo schema planimetrico consueto al tipo tombale: corpo rettangolare absidato nella parte posteriore, esedra semicircolare nella fronte e cella funeraria rettangolare.

Il corpo della tomba, al quale manca di fatto la fiancata sinistra con la rispettiva ala dell’emiciclo, misura circa 13 metri dall’ingresso all’abside: lo spessore delle murature all’altezza dell’innesto esedra – corpo tombale risulta di m. 3.35, mentre quello registrato fra la pietra di testata della cella ed il profilo esterno dell’esedra è di m. 3.00.

L’ingresso, volto a SE, presenta attualmente una larghezza di m. 1.80; non vi è alcuna traccia della stele centinata, anche se probabilmente questo tipo di tomba, che si è ipotizzato a struttura isodoma, non doveva prevedere tale elemento simbolico.

Dell’emiciclo rimane soltanto un arco che sottende una corda di m. 10.50 nella parte residua, con una freccia di almeno 2 metri; l’ala destra misura, allo stato attuale, m. 4.75 con uno spessore di 1.35/1.50.

La camera funeraria è lunga m. 10, ha una larghezza di m. 1.40 nel fondo e di m. 1.80 all’ingresso, mentre l’altezza residua è di m. 1.00. La pietra di testata, cui si affianca una minore di m. 0.32 di larghezza e m. 0.80 di altezza, misura m. 1.25 di larghezza, m. 0.90 di altezza e m. 0.50 di spessore. Ovviamente, la particolare ampiezza di questo vano funerario è determinata dal fatto che è stato privato delle pareti laterali, costituite, si pensa, di conci finemente sagomati che proprio per questo sono stati asportati.

Le pietre che delimitano il perimetro esterno della tomba sono di grandi dimensioni e per lo più sbozzate rozzamente, mentre quelle che ora delimitano il vano funerario – che non erano quelle a vista – sono di piccole e medie dimensioni e rozze al naturale.

Appartengono a questa seconda tomba le pietre lavorate di varia forma e con incavi di manovra che sono state riutilizzate nella vicina chiesetta di Santa Sabina.

 

 

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 159; Moravetti 1985/90, p.123, n. 151; Fadda 1990, p. 203 ss.

 

 

 

 

 

 

 

  1. PROTONURAGHE ORTU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Murartu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°16’16” – 3°34’20”

Quota:         m. 374 s.l.m.

 

Il monumento è ubicato a circa 300 metri a distanza NE del nuraghe e della fonte di Sa Menta, mentre più distanti, ma a vista, risultano i nuraghi S. Sabina e Murartu, posti, rispettivamente, a 500 metri a NE e 600 metri a Sud.

L’edificio presenta pianta vagamente trapezoidale con spigoli arrotondati (asse Ovest – Est m. 14.20; asse Nord – Sud m. 11.80) Ad eccezione della parete NNE, ove si apre l’ingresso, i lati della costruzione risultano a profilo curvilineo. L’opera muraria, costituita da blocchi di medie e grandi dimensioni disposti a filari orizzontali non sempre regolari, si conserva per m. 2.50 a SE, m. 1.90 a Nord e m. 3.40 a Ovest.

L’ingresso, volto a ENE e di luce quadrangolare (largh. m. 1.00; alt. m. 1.80), è sormontato da un poderoso architrave (lungh. m. 2.00; largh. m. 1.00; spess. m. 0.78) seguito da un altro lastrone (lungh. m. 2.00; largh. m. 1.20; spess. m. 0.72), unici elementi residui della copertura piattabandata del corridoio, ora a cielo aperto. Il corridoio, a sviluppo rettilineo, è agibile per circa 7 metri con una larghezza di m. 1.15/1.50 prima di scomparire sotto il crollo che non consente di individuare l’articolazione interna del monumento.

Ad ESE dell’edificio si conserva, per una quarantina di metri, parte dell’antemurale, che staccandosi dalla parte NE della torre, con una distanza massima da questa di 17 metri, si sviluppa verso Est a delimitare un ampio spazio quadrangolare.

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 157; Taramelli 1935, p. 13, n. 26; Cherchi 1952 – 53, p. 72, scheda n. 21; Manca – Demurtas 1984, p. 192, n. 1; Manca – Demurtas 1984b, p. 51, n, 65; Moravetti 1992, p. 186, n. 36, p. 193, fig. 7, n. 5

 

 

 

  1. NURAGHE SA MENTA

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Murartu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°16’07” – 3°34’27”

Quota:         m. 355 s.l.m.

Il monumento si trova ad una distanza intermedia fra il Protonuraghe Ortu, a Nord, e il Nuraghe Murartu, più a Sud: a breve distanza, verso SE, vi è la fonte nuragica omonima.

La torre nuragica, a pianta circolare (diam. m. 10), si conserva per una altezza di m. 1.50/2.00 ed è costruita con massi di basalto appena sbozzati e messi in opera a filari orizzontali.

 

 

Non rimane traccia dell’ingresso, che doveva comunque aprirsi a SE, ove attualmente è del tutto assente il profilo murario, mentre allo svettamento si individua un tratto curvilineo del vano – scala.

Nell’IGM al 25.000, il Nuraghe con questo nome risulta più a Sud e corrisponde al Nuraghe Murartu.

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 157; Taramelli 1935, p. 13, n. 27 (Murartu o Sa Menta); Cherchi 1952 – 53, scheda n. 22

 

 

 

  1. FONTE NURAGICA DI SA MENTA

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Murartu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°16’07” – 3°34’27”

Quota:         m. 365 s.l.m.

 

La fonte nuragica, situata ad appena 3 metri dalla parete SE del Nuraghe Sa Menta, si dispone lungo l’asse Nord – Sud, con ingresso a Sud, ed è costituita dalla celletta preceduta dal consueto vestibolo. Questo vestibolo, a pianta quadrangolare, interrato ed attraversato da un muro recente, è rilevabile per un filare nel tratto di fondo della parete Ovest (lungh. m. 1.15; alt. m. 0.30), mentre la parete contrapposta risulta demolita e quella di fondo, ove al centro si apre l’ingresso, si conserva per una lunghezza di m. 2.30 con un solo filare.

L’ingresso alla cella, a luce trapezoidale (largh. alla base m. 0.61), è attualmente privo dell’architrave: la pietra di soglia è tagliata al centro da una canaletta di scolo.

La cella presenta pianta trapezoidale (largh. 0.61/0.42; prof. m. 1.13); la sezione è data dall’aggetto graduale delle pareti laterali ottenuto con il taglio obliquo dei conci a vista. Dei due filari che sul livello dell’acqua formano la parete del fondo del vano, quello superiore sporge verso l’interno di m. 0.13 rispetto a quello sottostante. Della copertura a piattabanda si conserva in situ soltanto la lastra di fondo.

Il bacino di raccolta dell’acqua è profondo m. 0.30, dal filo superiore della soglia; l’altezza della cella risulta di m. 0.98. Il pavimento è costituito dalla roccia basaltica spianata, mentre una muratura curvilinea costituita da una fila di massi delimita il monumento ad Ovest e a Nord.

 

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Bibliografia

Inedita

 

 

 

 

 

 

 

 

  1. NURAGHE MURARTU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Murartu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’48” – 3°34’24”

Quota:         m. 365 s.l.m.

Catasto:      Foglio 24; Mappale 41

 

Il monumento è posto su un lieve rialzo basaltico, in prossimità della riva settentrionale del Riu Ordari, a circa 100 metri a NO dalla tomba di giganti omonima e – nella stessa direzione – a poco più di 200 metri dal Protonuraghe Aidu Arbu.

Il nuraghe, probabilmente del tipo “a corridoio”, ha forma circolare con un diametro di circa 13 metri e si conserva per  una altezza massima residua di m. 2.35/3.38. L’opera muraria è costituita da blocchi di basalto di medie e grandi dimensioni, sbozzati rozzamente e disposti a filari orizzontali irregolari.

L’ingresso, volto a SE e di luce trapezoidale, è delimitato i alto da un architrave (lungh. m. 1.13; largh. m. 0.72; spess. m. 0.70) privo di finestrino di scarico.

Nella parete sinistra dell’andito (lungh. m. 6.00) si apre, a m. 1.00 dall’ingresso, il vano scala (largh. m. 1.15). Poco oltre, poi, sono presenti le aperture di due bracci di corridoio, uno sulla sinistra e l’altro sulla destra, i quali, senza raccordarsi, girano per tre quarti di cerchio intorno alla camera, tranne che sul lato di fondo (NO), dove lo spessore murario resta pieno.

Il corridoio che si apre nella parete destra rappresenta in pratica il prolungamento della primitiva nicchia d’andito: ha uno sviluppo di m. 9.50 ed è accessibile attraverso una porta architravata (alt. m. 1.30; largh. m. 0.90).

Del corridoio contrapposto è misurabile uno sviluppo residuo di m. 7.70, interrotto dal crollo, mentre l’ingresso è di luce trapezoidale (largh. m. 1.00/0.53; alt. m. 1.10).

La camera, eccentrica e circolare (diam. m. 3/3.50), è marginata da tre nicchie, non simmetriche, individuate ma non rilevabili a causa del crollo che ricopre interamente il vano.

A Sud e a SE della torre si riconoscono i resti di un ampio villaggio e parte di un poderoso antimurale. Il monumento è indicato nell’IGM al 25.000 come nuraghe Sa Menta.

 

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Bibliografia

Taramelli 1935, p. 14, n. 29 (Curtu); Cherchi 1952 – 53, p. 75, tav. I, fig. 12; Lilliu 1962, p. 18 ss., figg. 2/23, 15/1, Melis 1967, p. 188

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI MURARTU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Murartu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°16’06” – 3°34’39”

Quota:         m. 355 s.l.m.

Il monumento, posto ad un centinaio di metri a SE del nuraghe omonimo, non appare attualmente pienamente leggibile nel profilo di pianta a causa del pietrame e della terra che lo ricoprono in gran parte.

Del perimetro esterno della tomba rimangono in situ solo alcune pietre della fiancata sinistra, mentre del vano rettangolare, in struttura mediolitica a filari, è rilevabile il tratto terminale (lungh. m. 3.28; largh. m. 1.00).

All’altezza dell’ingresso è visibile una singolare stele centinata che costituisce l’elemento di maggiore interesse della sepoltura.

Il monolito, rovesciato sul riempimento con la faccia decorata a vista abrasa e diffusamente sbrecciata, è alto m. 2.86, mentre la larghezza di base (m. 1.34) aumenta gradualmente fino all’altezza del listello trasversale (alt. m. 1.25/1.32) ove la lastra raggiunge la massima espansione (m. 1.80).

Lo specchio della stele presenta il riquadro inferiore trapezoidale (alt. m. 1.21; largh. m. 0.96 alla base e m. 1.23 in alto) e lo spartito centinato (alt. m. 0.98; largh. m. 1.32) separati dal consueto listello trasversale, con la variante, rispetto a tutte le altre stele conosciute, che il lato inferiore non è provvisto di portello ed è anch’esso marginato dalla cornice in rilievo che orna quindi l’intero perimetro della lastra. Tale cornice, rilevata da cm. 2 a cm. 4, è larga cm. 18 alla base e cm. 25 nella curvatura superiore, mentre nei lati varia da cm. 18 a cm. 26 a sinistra, e da cm. 27 a cm. 22 a destra.

Lo spessore della stele diminuisce gradualmente dalla base (cm. 42) verso la sommità (cm. 29). Questa stele di Murartu doveva poggiare, con ogni probabilità, direttamente sugli stipiti che delimitavano l’ingresso, oppure su un architrave che conferiva maggiore altezza e quindi maggiore grandiosità, al monumento. Non si può, tuttavia, escludere, l’esistenza di un elemento scorniciato e con portello come nelle più tradizionali stele bilitiche.

 

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 159; Taramelli 1935, p. 13, n. 28; Lilliu 1963; Cherchi 1979, p. 109; Moravetti 1985, p. 122, fig. 135, n. 152, p. 140, fig. 157, p. 144, fig. 162, n. 6; p. 168, n. 13; Moravetti 1993 b, p. 102

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  1. RECINTO SANTU PORTOLU A

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     S. Maria

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°17’03” – 3°32’42”

Quota:         m. 335 s.l.m.

 

Il monumento, a pochi passi dal recinto S. Portolu B e ad un centinaio di metri dalla chiesetta campestre di S. Bartolomeo, è ridotto ormai a pochi filari di base – due ad Ovest, per una altezza di m. 2.10 – che racchiudono parzialmente uno spazio circolare del diametro di circa 10 metri. Non è rimasta traccia dell’ingresso e nemmeno della articolazione dello spazio interno: infatti, all’interno della struttura non è presente neppure il materiale di crollo, tanto da far pensare ad un recinto piuttosto che ad un nuraghe.

L’opera muraria è costituita da massi di basalto, appena sbozzati e di grandi dimensioni.

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 158 (S. Maria); Cherchi 1952 – 53, p. 158, scheda n. 67

 

 

 

  1. RECINTO SANTU PORTOLU B

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     S. Portolu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°17’04” – 3°32’39”

Quota:         m. 343 s.l.m.

 

Dista una quarantina di metri dal Santu Portolu A, a breve distanza dal Riu Quaddu.

Pianta vagamente circolare con diametri di m. 14.30 (asse Nord – Sud) e 10.80 (asse Ovest – Est), altezza residua di m. 1.60 con file di pietre di grandi dimensioni, rozze al naturale e disposte con scarsa cura. A NE il perimetro della costruzione è privo di muratura. Non è individuabile l’ingresso, presumibile a SSE, mentre l’interno del monumento appare quasi completamente vuoto, privo anche di crollo.

A SE dell’edificio, così come a NO ma con un solo filare, si rileva un tratto di contrafforte curvilineo per una altezza di m. 2.40 con 3 filari di pietre di medie dimensioni, più curate delle precedenti sia nella lavorazione che nella disposizione a filari. Sembra difficile che questa struttura appartenga ad un nuraghe o anche ad un protonuraghe, mentre appare più verosimile che si tratti di un recinto nuragico.

 

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 159 (S. Maria); Cherchi 1952 – 53, scheda n. 61; Pittau 1977, p. 45; Cherchi 1979, p. 100

 

 

 

  1. PROTONURAGHE MUROS CUNCOLOS

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Mùros Cuncolos

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°17’06” – 3°31’30”

Quota:         m. 314 s.l.m.

 

Su un modesto rialzo roccioso, a circa 500 metri ad Ovest del Riu Canale e a 600 metri a Nord del complesso nuragico di Tutturighe, il monumento appare dalla forma irregolare, quasi una ellisse, rettilinea (lungh. m. 8.50) nel lato Sud e leggermente convessa in quello Ovest. L’asse maggiore Nord – Sud misura m. 12.50, mentre quello minore Ovest – Est risulta di m. 9.90.

Il perimetro esterno della torre si conserva per 2/3 filari con  una altezza di m. 1.75 a Est e m. 2.10 a Sud. L’opera muraria è costituita da pietre di grandi dimensioni, in basalto, appena sbozzate e disposte a file irregolari.

L’ingresso volto a SE, è ora costituito soltanto dagli stipiti formati da due massi per parte (largh. m. 1.18), mentre l’architrave è caduto, così come a cielo aperto ed ingombro di crollo risulta il corridoio retrostante, agibile per m. 2.50 con una larghezza di m. 1.18.

L’interno della costruzione, colmo di macerie ed invaso di vegetazione arbustiva, presenta un tratto di parete a circa 2 metri.

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 157; Taramelli 1935, p. 11, n. 18; Cherchi 1952 – 53, scheda n. 59: Melis 1967, p. 188; Cherchi 1979, p. 100

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI DI TUTTURIGHE

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Tutturighe

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°16’47” – 3°31’32”

Quota:         m. 290 s.l.m.

 

E’ ubicata a circa 150 metri a Nord del protonuraghe omonimo su un terreno a forte pendenza.

Del monumento si conserva un tratto della fiancata sinistra del corpo tombale – appena tre pietre per una lunghezza di m. 1.60 – e il corridoio funerario, mentre non si ha traccia dell’esedra. Lo spessore fra la parete del vano funerario ed il perimetro esterno misura m. 2.55.

Il corridoio funerario, rettangolare (largh. m. 1.00; lungh. m. 5.75) in pianta a sezione trapezia risulta ribassato di m. 0.90 rispetto all’attuale piano di campagna. Questo corridoio, disposto lungo l’asse NO – SE, è in gran parte ricoperto di terra e pietrame, ad eccezione di una fossa scavata di recente dai clandestini che è profonda m. 1.55 e consente di vedere la struttura muraria delle pareti costituite da 7 filari di piccole pietre. L’ingresso si apriva a SE, come sembrano attestare alcuni frammenti della stele centinata, monolitica, che giacciono sul terreno. Il frammento di stele di maggiori dimensioni comprende il lato sinistro del monolito, marginato dalla consueta cornice in rilievo o con breve tratto del listello trasversale (largh. m. 1.05; alt. m. 0.63; largh. cornice m. 0.20).

Di maggiori dimensioni, invece, i sei lastroni residui della copertura del vano funerario, sommariamente sbozzati e irregolari nella faccia a vista. Uno di questi lastroni misura m. 1.40×0.74×0.36.

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 159; Cherchi 1952 – 53, scheda n. 58, p. 154 ss.; Cherchi 1979, p. 100, 108

 

 

 

  1. PROTONURAGHE TUTTURIGHE

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Sos Monumentos

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°16’46” – 3°31’08”

Quota:         m. 290 s.l.m.

 

Posto sul margine SO di un pianoro basaltico che si protende in forma triangolare sulla linea di spartiacque del Riu Quaddu, a NO, e del Riu Canales a NE, in posizione dominante e ad una quarantina di metri dall’estremità SE dell’altura, il monumento si trova in prossimità di una tomba di giganti a circa 500 metri a Sud del Protonuraghe Muros Cuncolos.

E’ composto da una struttura principale, irregolare in pianta, determinata in parte dalla conformazione naturale del terreno e non chiaramente leggibile a causa dei crolli e della vegetazione arbustiva (asse SE – NO). Di questa costruzione, includente nel suo tracciato anche spuntoni di roccia affiorante, si rileva attualmente un tratto di parete che guarda a NNO (lungh. m. 15), dal profilo concavo – convesso e con una marcata convessità a SE – quasi una torre – che presenta allo svettamento un piccolo vano circolare (diam. m. 1.60) che in quel punto determina uno spessore delle murature di m. 1.10/1.70. L’altezza massima risulta di m. 4.20 con 9 filari di pietre di varie dimensioni disposte a filari non sempre regolari.

A sud è visibile un arco di cerchio che sottende una corda di m. 8, con un elevato di m. 2.55 su 7 filari di pietre di medie dimensioni.

A ENE di questa costruzione, alla distanza di circa 8 metri e per una lunghezza di almeno 30, il margine roccioso è difeso da una sorta di bastione – contrafforte che si conserva per una altezza di m. 2.90 e 7 filari di pietre di medie e grandi dimensioni, mentre a NNO il profilo della scarpata non è leggibile a causa della vegetazione.

Intorno all’antico edificio sono visibili i resti dell’abitato, mentre sul terreno si raccolgono copiosi frammenti fittili.

Il monumento non è schedato nella Carta del Taramelli, pur essendo presente con il segno convenzionale nel Foglio al 100.000 da lui compilato ed anche nelle tavolette al 50.000 dell’IGM del 1931; non è indicato invece in quelle più recenti al 25.000.

 

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Bibliografia

Cherchi 1952 – 53, scheda n. 57, p. 153 ss.; Cherchi 1979, p. 108

 

 

 

  1. NURAGHE SORENE

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Cannarza

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°16’33” – 3°31’32”

Quota:         m. 298 s.l.m.

Catasto:      Foglio 22, Mappale 78

 

E’ situato sul ciglio di una terrazza naturale, a dominio di due piccole valli solcate da Riu Mura Columbu e dal Riu Tribides, proprio nel punto in cui i due corsi d’acqua si incontrano, a circa 800 metri a NO dal Protonuraghe Sa Itria.

Si tratta di un monotorre a pianta circolare con nicchia, scala d’andito e camera centrale con tre nicchie disposte a croce. Il profilo roccioso che guarda la valle sottostante è stata rinforzata da un contrafforte che ne segue il contorno, mentre intorno al nuraghe si individuano resti evidenti del villaggio.

La torre, di pianta circolare (m. 13.20×13.00), si conserva per un’altezza massima di m. 3.55 a Nord con 6 filari, mentre a Sud abbiamo m. 3.20 e 6 filari, a Ovest m. 2.30 e 5 filari e a Est m. 2.50 con 5 filari. L’opera muraria è costituita da pietre basaltiche di grandi e medie dimensioni, appena sbozzate e disposte a filari abbastanza regolari.

L’ingresso alla torre, volto a SE (120°) e di luce trapezoidale (largh. m. 1.17/0.72; alt. m. 1.70), è sormontato da un robusto architrave (lungh. m. 1.55; largh. m. 1.45; spess. m. 0.72) che poggia su stipiti formati da 4 pietre a sinistra e 3 a destra.

Il corridoio che segue si allarga in corrispondenza della nicchia e della scala e va ampliandosi ancora verso l’ingresso alla camera (lunh. m. 4.80; largh. m. 1.17/1.60/2.00).

Privo di copertura nella prima parte del suo tracciato, questo corridoio mostra pareti aggettanti coperte da lastre di piattabanda (alt. m. 2.36).

La scala si apre nella parete sinistra dell’andito, a m. 2.00 dall’ingresso. La porta è crollata nella parte superiore (largh. m. 1.05, così come a cielo aperto risulta il tratto ancora rilevabile (m. 8.00), prima di scomparire sotto il crollo.

La nicchia d’andito contrapposta alla scala, presenta forma semiellittica con risvolto verso sinistra (largh. m. 0.80; prof. m. 1.80; alt. m. 1.13 s.r.), pareti aggettanti e copertura tabulare.

La camera ha pianta sub – circolare (m. 4.50×4.20) con una altezza massima residua di m. 3.10, a Ovest, con 10/11 filari di pietre di medie dimensioni disposte a filari.

La nicchia A, alla destra di chi entra, ha porta trapezoidale (largh. m.0.80/0.62; alt. m. 0.85 s.r.) con architrave (lungh. m. 1.50; spess. m. 0.48) e risulta di forma vagamente quadrangolare (largh. m. 0.90; prof. m. 2.48; alt. m. 1.20).

La nicchia B, al centro, con porta tendente all’ogiva (largh. m. 1.00; alt. m. 1.30) e pianta a profilo curvilineo con volta ad aggetto (largh. m. 1.00; prof. m. 1.90; alt. m. 2.00), presenta, nella sua parete sinistra, l’ingresso (largh. m. 0.66; alt. m. 1.10) ad un vano rettangolare (largh. m. 0.70; prof. m. 1.90; alt. m. 1.27).

La nicchia C, contrapposta alla A, ha pianta e sezione trapezoidali (largh. m. 1.10/1.94; prof. m. 1.90; alt. m. 2.00). Nella parete sinistra di questa nicchia, si apre, rialzato di m. 0.90 dal piano di calpestio, uno stipetto trapezoidale (largh. 0.57/0.95; prof. m. 1.10).

Allo svettamento della torre, nel lato SO e a m. 3.20 dal piano di campagna, si rileva parte di una feritoia a sezione quadrangolare.

Il margine roccioso della piattaforma su cui poggia il nuraghe è delimitato da un bastione che segue il profilo irregolare della roccia, che talora ingloba nel suo tracciato; ha lunghezza di circa 90 metri, un’altezza massima di m. 3.10 a Est con 4 filari ed uno spessore medio di m. 1.80. Nel tratto che a SE si innesta con la torre, sembra aprirsi un ingresso (largh. m. 1.00; spess. m. 2.60).

Questo bastione, a SE e a NO lascia il margine scosceso e con altrettanti tratti di muro piega fino a toccare la torre nuragica, delimitando in tal modo un’area che misura n. 24.80 (asse Nord – Sud) e m. 28.90 (asse NE-SO). L’opera muraria risulta costituita da grandi massi, appena sbozzati e disposti con una certa cura a filari.

A m. 4.30 dal lato occidentale del mastio è chiaramente rilevabile la base circolare di una capanna del villaggio (diam. est. m. 7.20; diam. int. m. 5.10; spess. m. 1.00).

Il Nuraghe Sorene indicato dal Taramelli corrisponde, sia sotto l’aspetto cartografico che descrittivo, al Nuraghe Sa Maddalena.

 

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Bibliografia

Spano 1862, p. 189; EEM 1922, p. 157; Taramelli 1935, p. 10, n. 12; Cherchi 1952 -53, p. 149 ss.; Cherchi 1979, pp. 100, 108

 

 

 

  1. PROTONURAGHE SA ITRIA

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Sa Itria o Su Piscamo

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°16’05” – 3°31’04”

Quota:         m. 292 s.l.m.

Catasto:      Foglio 22; Mappale 62

 

Il monumento sorge su un altopiano basaltico, a circa 250 metri a NO dal Nuraghe Santu Dorzi Oinu e a meno di 700 metri a SE dai nuraghi Sorene e Tutturighe.

La costruzione, di non facile lettura a causa delle macerie e della fitta vegetazione arbustiva che lo ricoprono, presenta una pianta vagamente semiellittica con fronte dal profilo irregolare (asse NE-SO m. 20.80; asse NO-SE m. 19.50 nel punto di massima espansione); allo svettamento si stacca il profilo murario di una struttura circolare (m. 10.20×10.70; alt. residua m. 1.20/0.70).

Il paramento del profilo esterno si conserva per un’altezza di m. 3.00 a SE (3 filari), m. 1.30 a NE, m. 5.00 a NO e SE con 10/11 filari. L’opera muraria è costituita da pietre poligonali, di grandi e medie dimensioni, disposte a filari orizzontali irregolari.

A SO, nella parete lievemente rientrante dell’edificio, si apre un ingresso architravato – ora totalmente interrato – che introduceva in un lungo corridoio (lungh. m. 14.60; largh. m. 1.00/0.90; alt. m. 3.69/3.58 s.r.) che taglia in senso longitudinale, per almeno 3/5, l’asse maggiore del monumento. Questo corridoio, assai suggestivo per lo slancio delle pareti aggettanti che chiudono a sezione ogivale, risulta ora accessibile dall’alto, attraverso un ampio crollo del soffitto avvenuto a circa 4 metri dall’ingresso: ha sviluppo sinuoso e doveva concludersi con un secondo ingresso nella parte opposta della costruzione.

Nella parete destra del corridoio, a circa 4 metri dall’ingresso, si apre la porta trapezoidale (larghe. m. 0.70; alt. m. 1.50), provvista di architrave (lunghe. m. 1.04; larghe. m. 0.73; spesa. m. 0.40), di una nicchia rettangolare (prof. m. 1.90; larghe. m. 0.70/0.80; alt. m. 1.55) a sezione ogivale.

Al centro della costruzione, svettava, come già detto, una torre di forma ellittica, mentre nello spessore murario, fra le macerie, si intuisce l’esistenza di spazi sussidiari ora non definibili in pianta.

Intorno alla costruzione nuragica, per largo tratto, si conservavano fino ad alcuni anni fa le tracce evidenti di un esteso villaggio, ora in gran parte distrutto da incontrollati lavori di spietramento. Il perdurare della vita nel sito in età romana è attestato da copiosi fittili che ancora si raccolgono sul terreno e dal ritrovamento di numerose tombe.

 

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Bibliografia

Taramelli 1935, p. 12, n. 21; Cherchi 1952 – 53, p. 146, scheda n. 55 (nuraghe Sa Ittiri); Contu 1959, pp. 95; Melis 1967, p. 188; Santoni 1980, p. 143, fig. 133, n. 21; Lilliu 1982, fig. 5, 3; Manca – Demurtas 1984b, p. 192, n. 5; Manca Demurtas 1991, p. 51, n. 69; Moravetti 1992, p. 186, n. 53, p. 194, fig. 102; Lilliu 1995, p. 9, fig. 18, 40

 

 

 

  1. NURAGHE SANTI DORZI OINU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Santi Dorzi Oinu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°16’21” – 3°30’37”

Quota:         m. 290 s.l.m.

 

E’ posto a breve distanza dai resti della tomba di giganti di Sa Mura ‘e Mesu – a struttura isodoma e con “stele” a dentelli – quasi sul margine orientale dell’altopiano che domina la valle sottostante solcata dal Riu Canales.

Si tratta di un monotorre con scala e nicchia d’andito e camera marginata da due nicchie laterali.

La torre, di pianta circolare (diam. m. 13.80×13.50), si conserva per un’altezza massima di m. 3.50 (6 filari), a SE, mentre a NO si ha un elevato di m. 2.50 (3 filari). L’opera muraria è costituita con blocchi poliedrici, di grandi dimensioni disposti a file orizzontali irregolari.

L’ingresso, volto a SE e di luce trapezoidale (largh. m. 1.30/1.10; alt. m. 2.30) è dato da stipiti formati da 4 pietre per parte sui quali poggia un poderoso architrave (lungh. m. 1.90; largh. m. 1.32; spess. m. 1.00).

Il corridoio retrostante, leggermente strombato nella parte iniziale (lungh. m. 4.70; largh. m. 1.30/1.70; alt. m. 3.30/3.50/2.87) e con pareti aggettanti concluse in alto da lastroni disposti a piattabanda, presenta il vano – scala nella parete sinistra e la nicchia in quella destra.

La scala, con ingresso trapezoidale (largh. m. 1.20; alt. m. 2.65) sormontato da un architrave (lungh. m. 1.90; largh. m. 1.00; spess. m. 0.52), non è agibile a causa del crollo ed è rilevabile a cielo aperto soltanto per circa 3 metri (largh. m. 1.10); nella sua parete sinistra, a m. 1.75 dalla porta, si apre una sorta di nicchia – feritoia (largh. m. 0.90; prof. m. 1.20).

La nicchia d’andito, coassiale alla scala, presenta ingresso trapezoidale (largh. m. 1.20/0.90; alt. m. 1.50) e pianta di forma semiellittica (prof. m. 2.40; largh. m. 1.25; alt. m. 1.45) coperta da due grandi lastroni.

Attraverso un’alta porta trapezoidale (largh. m. 1.20; alt. m. 2.86) si entra nella camera centrale, a pianta circolare (diam. m. 5.20×5.50) ed ora svettata ad una altezza massima di m. 3.45 (6 filari), mentre quella minima risulta di m. 1.95 con 4 filari.

A causa del crollo e del riempimento, non è possibile stabilire se le nicchie che articolano il profilo di questo vano siano soltanto due – come appare attualmente – oppure se vi fosse una terza nicchia centrale, ora crollata come le altre e nascosta dalla vegetazione arbustiva.

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 157 (Santijorgi Oinu); Taramelli 1935, p. 11, n. 19; Cherchi 1952 – 53, p. 143, scheda n. 54; Melis 1967, p. 188 (S. Dorzi de Binu)

 

 

 

 

  1. PROTONURAGHE SA MURA E’ S’ULUMU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Sa Mura ‘e Mesu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°16’19” – 3°30’35”

Quota:         m. 288 s.l.m.

 

Si trova a meno di 800 metri a SE del Nuraghe Su Dorzi Oinu e a circa 500 metri a NO del Protonuraghe Orreddo.

Il monumento presenta pianta poligonale, irregolare, tendente alla forma trapezoidale con il lato NNO interamente crollato e due ingressi, a Est e SE, raccordati da un corridoio ora ostruito nel tratto mediano.

La costruzione misura m. 16.00 lungo l’asse Nord – Sud e m. 13.50 in quello Ovest – Est, mentre l’altezza massima residua si rileva a Est con 4 metri e 5 filari; a Ovest abbiamo invece m. 3.45 con 6 filari. L’opera muraria è costituita da massi basaltici di grandi dimensioni, appena sbozzati e disposti a file orizzontali non sempre regolari.

L’ingresso Est (90°), largo m. 0.75 ed alto m. 1.50, è sormontato da un architrave (lungh. m. 1,65; largh. m. 1.00; spess. m. 0.35) privo di finestrino di scarico. L’andito retrostante è percorribile per una lunghezza di m. 3.50 con una larghezza di m. 0.75/1.30/1.10, prima di essere interrotto dal crollo.

L’ingresso SO (254°) presenta luce quadrangolare (largh. m. 0.95; alt. m. 1.58) con architrave, ed introduce in un corridoio largo in media m. 1.30 ed agibile per 2/3 metri.

Allo svettamento della costruzione si può seguire la parte di corridoio – ora colmo di macerie del crollo – che riuniva i due tronconi di corridoio che partivano dai due ingressi contrapposti.

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 157; Taramelli 1935, p. 16, n. 40; Cherchi 1952 – 53, p. 141 ss.; Melis 1967, p. 188; Tanda 1975, p. 406: Cherchi 1979, pp. 100, 108; Manca – Demurtas 1984, p. 192; Moravetti 1992, p. 186, fig. 2, n. 52, p. 193, fig. 7, n. 7

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI DI SA MURA ‘E MESU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Sa Mura ‘e Mesu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’54” – 3°31’02”

Quota:         m. 297 s.l.m.

 

La tomba era posta a 500 metri a SO del Nuraghe S. Dorzu Oinu, a meno di 800 metri ad Ovest del Protonuraghe Sa Mura ‘e s’Ulumu e a circa 500 metri a NO della Tomba di giganti di Pedra Pinta.

La presenza di questa tomba di giganti, a struttura isodoma, è data da numerosi conci finemente lavorati che giacciono sparsi sul terreno oppure inseriti nei muretti a secco che delimitano il tancato. Non vi è traccia apparente della struttura tombale, del corridoio funerario e dell’esedra.

Fra le pietre rilevate si segnalano un concio “a dentelli” e un arco monolitico che unitamente alle numerose lastre e ai frammenti di archetti monolitici documentano la particolare raffinatezza e grandiosità del monumento.

Il concio a dentelli ha forma troncopiramidale con base maggiore che presenta, nel tratto centro – posteriore, una concavità che aumenta sensibilmente verso lo spigolo posteriore della faccia (da cm. 9 a cm. 17).

La faccia anteriore poggia sul terreno per cui non è misurabile, mentre la base minore appare lievemente curvo – convessa, come gli altri conci di questo tipo; misura m. 0.86 nel lato anteriore, 0.84 in quello dentellato e m. 0.28 nei due lati obliqui.

Le facce laterali destra e sinistra sono simmetriche e congruenti (A, m. 1.20 nella faccia laterale sinistra; 0.75 res. in quella destra; B, m. 0.44; C, m. 082; D, m. 0.39; E, m. 0.28; F, m. 1.04).

La faccia posteriore presenta i quattro dentelli (largh. da sinistra: cm. 13,5/12/12.5/14), i tre incavi (corda di ciascun incasso: cm. 11; saetta cm. 13/11/11; lungh. cm. 31 per incasso centrale, cm. 32 per quelli laterali) e la risega (base magg. m 1.21, base min. m. 1.18; lungh. m. 0.82; concavità cm. 3) che termina posteriormente con un arco cavo centrale (corda m. 0.70; saetta cm. 16.5; spess. arco m. 0.30).

Sempre nella risega sono visibili una coppella slargata in tempi recenti (cm. 17×12; prof. m. 1.5) a m. 0.30 dal lato sinistro, e un avvallamento semiellittico nella zona centrale (m. 0.50×0.43; prof. cm. 1.5).

L’arco monolitico con base cava presenta dimensioni notevoli: base maggiore m. 3.68; base minore m. 3.37; saetta base maggiore n. 1.28 (m. 0.77 di spess. e m. 0.51 di vuoto); saetta base minore m. 1.13 (0.70 di spess. m. 0.43 di vuoto); corda base maggiore m. 1.94; corda base minore m. 1.75; altezza esterna m. 0.69 al centro: m. 0.73/0.75 ai lati. La cavità cilindrica interna misura: base maggiore m. 1.40; base minore 1.20; saetta maggiore m. 0.51; saetta minore, 0.43; corda maggiore m. 1.34; corda minore m. 1.30; altezza centrale m. 0.68 e m. 0.73/0.75 ai lati.

Lo spessore sui lati della base maggiore risulta di m.0.35 a sinistra, m. 077 al centro e m. 0.25 a destra.

Le stesse misure sulla base minore risultano di m. 0.20, 0.70 e 0.25.

Il concio è provvisto nella superficie maggiore di posa di 5 incassi a sezione semitroncoconica: tre incassi nel lato maggiore esterno sono distanti dalla corda del concio rispettivamente m. 0.60, 1.13 e 0.48.

Gli altri due incassi sono visibili nel lato maggiore concavo interno. Le misure degli incassi sono:

lungh. cm.   15, corda cm.    12, saetta cm.    5.5

33                        11                        6

20                        12                        6.5

26                        15                        7.5

26                        13                        8

Accanto al concio arcuato appena descritto si trova un altro concio di forma ellittica con due brevi lati opposti rettilinei.

Misure: asse maggiore m. 1.20; asse minore m. 1.14; perimetro m. 3.48; lati rettilinei opposti m. 0.40/0.47; spessore da 0.35 a 0.39.

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 158 (Sa Mura di Mesu); Taramelli 1935, p. 11, n. 19 (S. Iorzu Oinu); Moravetti 1985, p. 151, fig. 173, 6; Bittichesu 1989, pp. 53, 55, 57, 143, fig. 35, 12; p. 172, 1

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI DI ORREDDO

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Sa Mura ‘e s’Ulumu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus

Quota:         m. 288 s.l.m.

 

Sul tavolato basaltico ove sorgono i nuraghi Sorighes, Sa Itria, S. Dorzi Oinu, Sa Mura ‘e s’Ulumu e Orreddo, al maggiore di un vasto abitato compreso fra S. Dorzi Oinu e Sa Mura ‘e s’Ulumu, a circa 150 metri da quest’ultimo nuraghe si trovano i resti di una tomba di giganti che ora conserva soltanto una parte del corridoio (lungh. m. 4.20; largh. m. 1.13), tre ortostati sul lato destro e quattro su quello sinistro. Non vi è traccia alcuna del corpo tombale, dell’esedra e dell’eventuale stele centinata.

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 158; Taramelli 1935, p. 16, n. 42

 

 

 

  1. PROTONURAGHE ORREDO

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     S’Iscala aberta

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°16’21” – 3°30’57”

Quota:         m. 286 s.l.m.

 

Il monumento sorge sull’estremo margine orientale del breve altopiano che si estende a SE di Silanus, a concludere la serie di costruzioni nuragiche (nuraghe Sorene, Sa Itria, S. Dorzi Oinu, Sa Mura ‘e s’Ulumu) che si dispongono in allineamento, da NO a SE, a dominio della piana sottostante.

Senza un intervento di scavo, la definizione planimetrica dell’edificio ed il suo inquadramento tipologico risultano di difficile comprensione a causa del suo pessimo stato di conservazione e delle macerie che ne impediscono una corretta lettura.

La costruzione appare costituita da una struttura di forma vagamente reniforme (m. 14.00×11.00), posta al centro di un bastione (asse NE-SO m. 19.60; asse NO-SE m. 20.50) di forma non determinabile a causa degli estesi crolli che lo hanno interessato a SSE e NE-SE. Nel lato NNO tuttavia, si rileva con sufficiente chiarezza una breve cortina muraria, rettilinea (lungh. m. 5.00), che raccorda due strutture a sezione di cerchio (m. 8.20×7.00 a NE; m. 6.40 a NO) – meglio definita quella a NE – come nei più classici bastioni bilobati che si addossano al corpo centrale di ben noti nuraghi complessi. Fra le due torri corre un corridoio (largh. m. 0.90), coperto a piattabanda e a sezione trapezia, per una lunghezza residua di circa 3 metri e con una altezza di m. 1.40 s.r., a unire le rispettive camere: di forma ellittica quella della torre NO (largh. m. 2.40; lungh. res. 2.55; alt. m. 2.60), e forse circolare quella di NE, della quale però si intravede soltanto un breve tratto di muro curvilineo.

Un ingresso si apre a Est, nel punto di raccordo fra la torre NE e il corpo centrale del monumento. In realtà, allo stato attuale, è visibile soltanto l’architrave, con finestrino di scarico, che poggia sul riempimento, e quindi il breve andito (lungh. m. 2.00; largh. m. 0.94/1.10; alt. m. 1.20) che introduceva nella cella, ora crollata.

Intorno al monumento, molto complesso e di grande interesse, si raccolgono copiosi fittili di età nuragica e romana.

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 157; Taramelli 1935, p. 16, n. 41; Cherchi 1952 – 53, p. 137; scheda n. 51; Melis 1967, p. 188; Manca – Demurtas 1984b, p. 192, 2; Manca – Demurtas 1991, p. 51, n. 66

 

 

 

  1. NURAGHE MUROS RUJOS

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Muros Rujos

Posizione:   IGM Foglio 207 IV NO Bolotana 40°16’06”

Quota:         m. 199 s.l.m.

 

A circa 700 metri a Nord del nuraghe omonimo (Bolotana) e sulla linea di confine Bolotana – Silanus, si trovano i resti di quello che doveva essere un monotorre a pianta circolare (diam. m. 13) che si conserva per una altezza media di appena un metro. L’interno della costruzione appare ingombra di pietrame vario e non è in alcun modo rilevabile nella sua stesura di pianta.

In direzione SE, ove probabilmente si apriva l’ingresso, giace sul terreno un bel blocco di trachite in forma di parallelepipedo ben lavorato (lungh. m. 1.20; largh. m. 0.80; spess. m. 0.57).

 

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Bibliografia

Cherchi 1952 – 53, p. 188 ss.

 

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI PEDRA PINTA

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Pedra Pinta

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’56” – 3°30’49”

Quota:         m. 290 s.l.m.

 

Tomba e struttura dolmenica con lungo corpo rettangolare, lievemente rastremato nella parte posteriore rettilinea e preceduto nella fronte da un’esedra semicircolare, solo parzialmente conservata e segnata da lastroni ortostatici.

La lunghezza della sepoltura, dall’ingresso all’estradosso posteriore, è di m. 14.60, mentre la larghezza, nei punti in cui è possibile rilevarla, varia da m. 5.20 a m. 4.10. L’esedra misura m. 13.20 di corda e m. 3.50 di freccia.

Il corridoio funerario, rettangolare (lungh. m. 12.10; largh. m. 1.00), orientato a SE ed ora a cielo aperto, è preceduto da un ingresso a luce trapezoidale (alt. m. 0.74; largh. m. 0.60/0.50) delimitato da due pietre per stipiti sui quali poggia un robusto architrave rettangolare (lungh. m. 1.80; largh. m. 0.82; spess. m. 0.43). Due grossi frammenti della stele centinata giacciono rovesciati sullo spessore sinistro della tomba, in prossimità dell’ingresso e sull’ala sinistra dell’emiciclo.

Il frammento di maggiori dimensioni (alt. m. 1.80; largh. m. 1.55), forse ancora in posizione di caduta, mostra la lunetta superiore (alt. m. 0.97; largh. m. 1.55) con breve tratto del listello traversale (largh. m. 0.20), mentre il secondo frammento è costituito da una parte del riquadro inferiore con breve residuo del listello trasversale (alt. m. 1.42; largh. m. 1.11). Non si conosce, invece, il profilo inferiore della stele, che, ricomposta, nelle due parti, raggiunge una altezza di m. 2.18, misura che non deve essere troppo lontana da quella reale. E’ molto probabile che in questa tomba di Pedra Pinta la stele fosse priva di portello, come in quella di Murartu, e poggiasse direttamente sull’architrave che delimita l’ingresso.

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 158; Taramelli 1935, p. 12, n. 23; (Padru); Moravetti 1985/90, p. 123, n. 154, p. 146, fig. 17, p. 178, p. 168, n. 12; Moravetti 1993b, p. 102

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI DI ZANCHIA

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Zanchia

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’49” – 3°31’31”

Quota:         m. 285 s.l.m.

Catasto:      Foglio 20; Mappale 61

La tomba si trova a pochi metri ad Est della provinciale Silanus – Ottana, all’altezza del Km. 2, in un territorio che presenta una particolare ricchezza di emergenze archeologiche di età nuragica.

Del monumento, a struttura dolmenica, rimangono il corridoio funerario, la stele bilitica e parte dell’ala destra dell’esedra, mentre è del tutto scomparso il profilo esterno del corpo tombale.

L’esedra conserva ancora il primo ortostato dell’ala sinistra (largh. m. 0.81; alt. m. 0.92) e tre di quella destra (largh. m. 0.66; alt. m. 0.91; m. 0.65×0.96 di alt.; m. 0.74×0.90 di alt.).

Il corridoio, disposto lungo l’asse NO – SE ed ingresso a SE, ha pianta rettangolare (lungh. m. 9.93; largh. m. 1.00; alt. m. 0.75/0.80) delimitata da pietre sbozzate sommariamente e disposte a filari.

Al centro dell’emiciclo è ancora infisso il riquadro inferiore della stele centinata, bilitica, mentre la lunetta superiore giace rovesciata sull’ala destra dell’esedra. Lo spartito inferiore di questa stele ha forma trapezoidale (largh. m. 1.93/1.28; alt. m. 1,75) con al centro il portello arcuato (largh. m. 0.45; alt. m. 16; spess. m. 0.31). Nella superficie a vista del monolito, marginata dalla consueta cornice in rilievo (largh. m. 0.16), sono visibili quattro cavità emisferiche che sembrano risparmiate intenzionalmente; due risultano più in alto (diam. cm. 8.5×9; cm. 10×9), le altre due, piuttosto rovinate, sono risparmiate sulla cornice del lato sinistro. Nello spessore superiore della lastra è presente la consueta risega (largh. m. 0.48/0.25) sulla quale poggiava l’elemento centinato (alt. m. 1.27; largh. m. 1.15 con cornice (largh. cm. 13/11).

L’altezza complessiva di questa stele centinata risulta quindi di m. 3.02.

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 158 (Tippari); Taramelli 1935, p. 17, n. 15; Cherchi 1952 – 53, p. 135; scheda n. 50 (Tippari); Castaldi 1969, p. 134; Moravetti 1985/90, p. 123, n. 156; Bittichesu 1990, p. 22

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI DI ZODDORO

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Zoddoro

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’44” – 3°30’49”

Quota:         m. 289 s.l.m.

Catasto:      Foglio 33; Mappale 44

 

Il monumento è posto a circa 200 metri a NO dal Protonuraghe Sorighes e a meno di 500 metri a Ovest della tomba di giganti di Zanchia.

Si tratta di una tomba a struttura isodroma, ora in gran parte distrutta. E’ rilevabile, parzialmente, soltanto nel corridoio funerario e trapezoidale (largh. m. 1.00/0.78), disposto lungo l’asse NO – SE, del quale si conservano la pietra di testata (largh. m. 1.14/0.77; alt. m. 0.81), otto lastre di base della parte sinistra (lungh. m. 7.54) e le ultime quattro di quella destra (lungh. m. 2.84) con un solo concio del secondo filare.

Il pavimento del vano è lastricato con pietre ben rifinite e di grandi dimensioni (fino a m. 1.40 di lunghezza). Inoltre, nel punto di raccordo con l’estradosso absidato sono ancora in situ due conci con profilo di base a sezione di cerchio, ora in parte inglobati in un moderno muretto a secco che taglia il monumento all’altezza proprio dell’abside (1 – base m. 2.90/1.00; alt. m. 1.37; spess. m. 0.44; 2 – base m. 1.40/0.87; alt. m. 1.34; spess. m. 0.44).

Un lastrone sagomato del paramento esterno (base m. 1.25/0.63; alt. m. 1.62), ed altri conci troncopiramidali e a sezione di cerchio, si trovano inseriti nel muro di una capanna circolare, ormai in rovina, costruita sulla fronte della tomba.

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Bibliografia

EEM 1922, p. 158; Taramelli 1935, p. 17, n. 44; Cherchi 1952 – 53, p. 133; scheda n. 49; Lilliu 1966, p. 229, fig. 8, 2; p. 232, nota 29, Lilliu 1975, p. 251; Castaldi 1969, p. 134; Moravetti 1985/90, p. 123, n. 155; Bittichesu 1989, pp. 23, 75

 

 

 

  1. PROTONURAGHE SORIGHES

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Zoddoro

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’32” – 3°30’45”

Quota:         m. 265 s.l.m.

 

Il monumento sorge sul margine di una ripida scarpata, a circa 500 metri dal Protonuraghe s’Elilogu e a meno di 800 metri dalla tomba di giganti di Zoddoro, a dominio della valle sottostante ove, a 500 metri in direzione SE, si scorge il Nuraghe Corbos.

La costruzione appare di difficile lettura per il fatto che il crollo ha interessato quasi tutto il suo perimetro, ed una buona parte dell’edificio – in particolare quella volta a SSE – appare come un cumulo informe di pietrame.

E’ probabile che la forma originaria fosse quadrangolare a profilo curvilineo con due ingressi, corridoio passante marginato da nicchie e vano – scala. Attualmente è rilevabile la parte NNO dell’edificio che con la parete rettilinea del corridoio presenta una pianta semiellittica (asse trasv. m. 12.00; asse long. m. 13.00), con una altezza residua di m. 3.25 e 5/6 filari, a ENE, e di m. 2.56 su 4 filari a OSO. L’opera muraria appare costituita da massi basaltici di grandi dimensioni, appena sbozzati e disposti a file irregolari.

Il corridoio che attraversa la costruzione conserva abbastanza bene la parete ONO, mentre risulta solo in parte rilevabile quella contrapposta. La lunghezza del corridoio è di m. 13.00 con una larghezza di m. 1.10 ed un’altezza massima di m. 2.70 su 5/6 filari. Allo svettamento, a m. 7.50 dall’ingresso ENE e in prossimità della parete del corridoio, è visibile parte di una ambiente circolare del quale residua una corda di m. 2.14 con una saetta di m. 0.97.

L’ingresso NE (70°), di luce quadrangolare (largh. m. 1.10; alt. m. 2.00) e sormontato da un robusto architrave (lungh. m. 1.75; largh. m. 1.05; spess. m. 0.98) che poggia su stipiti formati da 4 pietre, introduce nel corridoio, ora a cielo aperto ma in origine coperto a piattabanda.

A m. 4.70 dall’ingresso ENE si individua un’ampia apertura (largh. m. 2.30) nella parete del corridoio, subito ostruita dal crollo, così come una seconda porta, di minore ampiezza (largh. m. 0.80), che si apre nella stessa parete a m. 9.00 dallo stesso ingresso.

L’ingresso OSO (240°) risulta privo di architrave e di tutto lo stipite destro che ora è crollato.

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 157 (Serighes); Taramelli 1935, p. 17, n. 46; Cherchi 1952 – 53, p. 130 ss.; Melis 1967, p. 189; Tanda 1975, p. 406; Cherchi 1979, pp.100, 108; Santoni 1980, p. 143, fig. 133, n. 25; Manca – Demurtas 1984b, p. 192, 7; Manca – Demurtas 1991, p. 51, n. 71; Moravetti 1992, p. 193, fig. 7, 3

 

  1. TOMBA DI GIGANTI DI S’ABBAIA

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     S’Abbaia

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’37” – 3°30’39”

Quota:         m. 174 s.l.m.

 

Il monumento si trova a circa 500 metri a NE del Nuraghe Corbos e a NNE della tomba di giganti di Sa Pedra Longa o Mura Ruja.

La tomba, disposta lungo l’asse SE – NO e con ingresso a SE, a struttura isodoma e provvista di concio a dentelli, è stata in gran parte spogliata dei conci sagomati che costituivano le pareti del vano funerario.

Il corpo tombale appare piuttosto tozzo, con una lunghezza di m. 11.50 ed uno spessore che è difficilmente valutabile per il fatto che anche le pietre che costituivano il profilo esterno della tomba sono state in gran parte asportate.

Dell’esedra si conserva parzialmente il braccio destro, per circa 8 metri e con una freccia di m. 2.00. Meno sicuro, invece, lo sviluppo dell’ala sinistra per la quale si può ipotizzare una lunghezza di 5/6 metri.

A m. 8.50 a SO dell’ingresso, all’estremità dell’ala sinistra, giace un concio a dentelli (A), mentre a 3/4 metri dal corpo tombale, a Est, si trova parte di un singolare concio, circolare in pianta e a sezione tronco – ogivale (diam. m. 3.25; spess. m. 0.90/1.25) munito di un elemento centrale e di forma cilindrica nella sommità, quasi una sorta di presa (diam. m. 0.75/0.68; alt. m. 0.30).

Tutt’intorno sono visibili elementi litici riferibili alla sepoltura, mentre ad una ventina di metri dalla stessa giace un secondo concio a dentelli (B), di minori dimensioni, meno rifinito e più rovinato del primo.

Il concio a dentelli A ha forma trapezoidale in pianta (basi m. 1.59/1.53; lati 0.67; alt. m. 0.70), così come il concio B (basi m. 1.17/1.10; alt. m. 0.55): entrambi presentano i consueti tre incavi con i quattro dentelli.

Secondo una consolidata tradizione bibliografica, con la sola eccezione di C. Zervos e di E. Contu (1981), si è sempre creduto che i betili eretti nel cortile della chiesa cistercense di San Lorenzo di Silanus provenissero dalla tomba di s’Abbaia. Più di recente, G Lilliu ha potuto invece avere testimonianza che i betili si trovavano nella vicina tomba di giganti di Sa Pedra Longa o Mura Ruja.

 

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Bibliografia

Taramelli 1935, p. 18, n. 49 (?); Cao 1942, p. 91; Lilliu 1948, p. 55, nota 39; Cherchi 1952 – 53, p. 116 ss.; Lilliu 1959, p. 95; Castaldi 1969, p. 136; Castaldi 1976, p. 447, nota 9; Cherchi 1979, p. 100, 109; Contu 1981, p. 150; Lilliu 1982, pp. 48, 56, fig. 45; Moravetti 1985/90, p. 123, n. 157, p. 151, fig. 173, 1 – 2; Bittichesu 1989, p.23 ss., fig. 64, 1 – 2, fig. 67, 1 – 2; Lilliu 1995, p. 424

 

 

 

 

 

 

 

  1. MENHIR PRESSO IL NURAGHE CORBOS

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Nuraghe Corbos

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’27” – 3°30’29”

Quota:         m. 183 s.l.m.

A circa un centinaio di metri a NE del Nuraghe Corbos si trova infisso nel terreno, isolato, spezzato e leggermente inclinato, un menir in granito di forma quasi cilindrica e sbozzato a martellina. Il monolito è alto m. 1.50 ed ha una circonferenza di base di m. 2.50.

La presenza di una pietra fitta – che si suppone di età prenuragica – in questa vallata dominata dal Nuraghe Corbos e da numerose tombe di giganti è indicativo della frequentazione umana del sito fin da tempi neo – eneolitici.

Da segnalare, inoltre, la presenza del granito in un’area ove predomina il basalto.

 

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Bibliografia

Manca – Seu 1983, p. 32

 

 

 

  1. NURAGHE CORBOS

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Nuraghe Corbos

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’21” – 3°30’30”

Quota:         m. 188 s.l.m.

Catasto:      Foglio 36; Mappali 13 – 18

Il monumento sorge su una modesta prominenza del terreno, a circa 200 metri dalla riva sinistra del Riu Su Frusciu, a valle delle terrazze naturali difese al margine dai nuraghi Sa Turra, Sililogu, Sorighes e Orreddo. A circa 300 metri a NE la tomba di giganti s’Abbaia, mentre ad un centinaio di metri a Sud i resti di una tomba a struttura dolmenica con betili. E’ un monotorre con nicchia e scala d’andito, camera centrale marginata da tre nicchie disposte a croce. La torre, circolare in pianta con un diametro di base di m. 11.00 e di m. 8.70 allo svettamento, si conserva per una altezza di m. 11.70 a Nord, m. 11.00 a Ovest e m. 10.75 a Sud. L’opera muraria di questo nuraghe è particolarmente curata nella disposizione delle pietre basaltiche in forma poliedrica nei filari inferiori sub – quadrate e poligonali negli anelli medi e alti, ove i blocchi sono rifiniti con la faccia a vista leggermente convessa.

L’ingresso, volto a SE, risulta attualmente inagibile a causa del pietrame che vi è stato accumulato fin quasi all’altezza dell’architrave (lungh. m. 1.85; largh. m. 0.85; spess. m. 0.74), munito di finestrino di scarico (m. 0.20×0.40). L’accesso all’interno della torre avviene quindi attraverso una breccia, larga m. 0.90 e alta m. 0.80, che introduce direttamente nella scala elicoidale che dall’andito del piano – terra conduce sino all’attuale piano di svettamento. Il corridoio si allarga in corrispondenza delle aperture della nicchia e della scala, ed ancora di più verso l’ingresso alla camera. Misura m. 4.70 di lunghezza, meno di 2 metri di altezza s.r. e mostra le pareti aggettanti.

Nella parete sinistra dell’andito si apre la scala con porta a luce trapezoidale (largh. m. 0.90/0.40; alt. m. 1.10), in parte ostruita dal riempimento ma percorribile sino al piano superiore, con uno sviluppo spiraliforme di m. 20.80, una larghezza media di m. 1.00 ed un’altezza di m. 3.80. Si conclude in direzione Est con una larghezza di m. 0.80. Un gradino, fra gli ultimi, misura m. 1.10 di larghezza, m. 0.20 di altezza e m. 0.40 di pedata.

Nella parete sinistra del vano – scala si aprono tre feritoie per la luce e l’aria; la prima che si incontra nella salita, guarda a Ovest, misura m. 0.40×0.40 ed è profonda m. 1.55; la seconda guarda a NO (m. 0.27×0.25×1.70), mentre la terza è volta a Nord (m. 0.27×10.55×1.85).

La nicchia contrapposta alla scala presenta ingresso vagamente trapezoidale (largh. m. 0.60), pianta poligonale (largh. m. 0.70; alt. m. 1.30; prof. m. 2.50) e copertura ad aggetto.

Attraverso una porta trapezoidale (largh. m. 1.00; alt. m. 1.20 s.r.), dal corridoio si accede direttamente alla camera centrale (diam. m. 4.55; alt. m. 9.50) coperta a falsa cupola, mirabilmente conclusa con il graduale aggetto dei filari costituiti da pietre ben sagomate e connesse senza l’uso di malta. Lungo il profilo di base del vano sono ricavate, come si è detto, tre nicchie di varia grandezza (A, B, C).

La nicchia A, a destra e con ingresso ogivale (largh. m. 0.80; alt. m. 1.25 s.r.), pianta quadrangolare (largh. m. 0.80/1.90; prof. m. 1.90; alt. m. 0.80 s.r.) e copertura ad aggetto.

La nicchia B, al centro, presenta ingresso ogivale (largh. m. 0.56; alt. m. 1.20 s.r.), pianta poligonale (largh. m. 1.20; prof. m. 1.90) e pareti aggettanti.

La nicchia C, a sinistra, con porta ogivale (largh. m. 0.52; alt. m. 1.00 s.r.), pianta poligonale (largh. m. 0.80; prof. m. 1.34; alt. m. 1.28 s.r.) e sezione tronco – ogivale.

Il piano superiore mostra una camera circolare, eccentrica verso il lato Ovest, del diametro di m. 3.20 con soli 1/2 filari d’altezza residua, e il breve andito che all’incrocio con la scala portava ad una finestra ora totalmente demolita ma individuabile alla base.

Intorno al monumento segni di vita, conci lavorati, fittili di età nuragica, romana e medievale.

 

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Bibliografia

Angius 1850, p. 138; EEM 1922, p. 157; Taramelli 1935, p. 18, n. 50; Cherchi 1952 – 53, p. 106 ss.; Melis 1967, p. 188; Contu 1972, p. 475; Cherchi 1979, pp. 100, 109; Manca – Seu 1983, pp. 31 – 32; Sequi 1985, n. 13; Lilliu 1995, p. 426

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI DI CORBOS

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Nuraghe Corbos

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’18” – 3°30’24”

Quota:         m. 200 s.l.m.

 

Il monumento è ubicato ad un centinaio di metri a SO del Nuraghe Corbos, su di un lieve rialzo del terreno: sulla linea dell’esedra, senza ordine apparente e in una disposizione che non è quella originaria, si contano 5 betili di basalto in forma conica. Della sepoltura, in parte interrata, è attualmente visibile soltanto il corridoio, mentre non sono rilevabili né il corpo tombale e nemmeno l’esedra.

Il vano funerario ha forma sub – rettangolare (lungh. m. 13.90), ingresso a SE (largh. m. 1.15) e larghezza massima al centro (m. 1.32). Un rifinito lastrone (largh. m. 1.24; alt. m. 1.10; spess. m. 0.30), ora rovesciato all’indietro, chiudeva la tomba nel fondo, mentre le pareti laterali sono costituite da ortostati infissi a coltello. Da segnalare, nel profilo del vano funerario, la presenza di un ortostato in granito in una tomba interamente costruita in basalto.

Si tratta quindi di una tomba a struttura dolmenica, anche se la presenza di alcuni conci finemente sagomati a pochi metri dal monumento farebbero pensare ad un edificio a struttura isodoma, così come indiziato dagli stessi betili che in genere si accompagnano proprio a sepolture di questo tipo.

E’ possibile, quindi, che la tomba di nuraghe Corbos sia stata in qualche modo ristrutturata in forme più raffinate, conservando però l’impianto originario del corridoio, oppure che nello stesso sito si trovasse una seconda tomba – associata ai betili – demolita nel tempo per utilizzarne le pietre lavorate.

I cinque betili si dispongono in allineamento irregolare, da Ovest ad Est, per una lunghezza di m.76 compresa fra la tomba di giganti e la fattoria Morittu: attualmente, tre son ancora ritti e due risultano rovesciati su di un fianco.

Il betilo n. 1, appoggiato al muro della fattoria Morittu, è in posizione verticale (alt. m. 1.70; diam. di base m. 0.98).

Il betilo n. 2, a 6 metri dal precedente, risulta inclinato e misura m. 1.60 di altezza e m. 0.72 di diametro di base.

Il betilo n. 3, a 7 metri dal secondo, si erge con una altezza di m. 1.20 ed un diametro di base di m. 0.74.

Il betilo n. 4, a 6 metri dal terzo, misura m. 1.40 di altezza e m. 0.98 di diametro di base.

Il betilo n. 5, a 14 metri dal precedente, giace inclinato sul terreno; misura m. 1.61 di altezza e m. 0.65 alla base.

 

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Bibliografia

Cherchi 1952 – 53, p. 114 ss; Lilliu 1957, p. 95, nota 95, fig. 17 a p. 52; Castaldi 1969, p. 136; Cherchi 1979, pp. 100, 109 – 10; Moravetti 1985/90, p. 146; Moravetti 1992, p. 123, fig. 135, n. 159; Lilliu 1995, p. 423, nota 6, tavv. VII-VIII

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI DI SA MURA RUJA

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Muros Rujos

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’13” – 3°30’14”

Quota:         m. 167 s.l.m.

 

Il monumento, noto come Sa Pedra Longa, si trova a circa 400 metri a SE del nuraghe Corbos e a poco più di 600 metri a SSO della tomba di giganti di S’Abbaia, mentre a breve distanza verso SO il margine del tavolato basaltico è segnato dai nuraghi Sa Turra, S’Elilogu, Mura s’Inzaimo e Sorighes.

Quanto rimane della tomba, ora completamente demolita, è costituito dal piano pavimentale disposto lungo l’asse SE e formato, attualmente, da 7 lastre ancora in situ, rifinite con cura e ben connesse, per una lunghezza di m. 4.12 ed una larghezza di m. 1.00/1.20.

Tutti gli altri conci del corpo tombale, delle fiancate del corridoio funerario e dell’esedra sono state rimosse e portate via, tranne qualche pietra sagomata che testimonia della particolare raffinatezza di questa tomba, del tipo a struttura isodoma.

A NO, nella testata, a contatto con la prima lastra del pavimento, rimangono sul terreno un archetto monolitico pieno provvisto di incavi e una lastra a sezione troncopiramidale, mentre a m. 1.50 alla sinistra della prima lastra pavimentale, è presente un lastrone finemente lavorato. Un’altra grande lastra con incavi si trova sotto un muretto a secco che corre obliquamente a circa 4 metri dalla tomba.

Si danno qui di seguito le dimensioni delle lastre pavimentali, a partire dalla testata, a NO:

1 – largh.   m.   1.10         lungh.  m.   0.38  /0.30

2 –     “        m.   1.02             “       m.   0.70

3 –     “        m.   1.00             “       m.   0.76

4 –     “        m.   0.98             “       m.   0.40

5 –     “        m.   0.85             “       m.    035

6 –     “        m.   1.20             “       m.   1.20

7 –     “        m.   1.10             “       m.   0.48

Lo spessore misurabile risulta di circa 20 cm. Da questa tomba, è non da quella di s’Abbaia, provengono i betili che si trovano nel sagrato della chiesa di San Lorenzo, in Silanus. Si tratta di cinque betili, recuperati nel 1949, di cui si danno di seguito le misure:

Betilo n. 1: ha forma conica slanciata (alt. 1.31; diam. m. 0.45/40).

Betilo n. 2: è quello che ha dato nome alla tomba “Pedra Longa”, per le sue dimensioni (alt. m. 1.77).

La sommità del monolito presenta una solcatura (lung. m. 0.85; largh. cm. 2/9; prof. cm. 4/9) che indica l’orifizio del glande.

Betilo n. 3: spezzato e con una altezza residua di m. 0.92 e un diametro di base di m. 0.41.

Betilo n. 4: altezza m. 1.72 con diametro di base di m. 0.48.

Betilo n. 5: altezza m. 1.23 con diametro di base di m. 0.47.

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 158; Taramelli 1935, p. 15, n. 38; Cao 1942, p. 91; Lilliu 1948, p. 54, nota 37, p. 55, nota 39; Lilliu 1950, p. 43, tav. IX, 1; Zervos 1954, p. 266; Lilliu 1957, p. 95, fig. 17.1; Lilliu 1963, p. 339; Contu 1981, p. 150; Lilliu 1981, p. 182; Moravetti 1985/90, p. 123, n. 159, p. 146; Lilliu 1988, p. 348, p. 565, tav. 57, a ; Lilliu 1995, p. 423, ss., tavv. IX – X

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI DI PURGATORIU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Purgatoriu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus

Quota:         m. 236 s.l.m.

 

La tomba, del tipo a struttura isodoma, era ubicata al piede della terrazza basaltica ove sorge il Nuraghe Sa Turra dal quale distava 250/300 metri in direzione SE.

Il monumento, era già quasi totalmente distrutto agli inizi degli anni ‘50 quando ne vide i resti G. Cherchi che andava esplorando il territorio per la stesura della sua tesi di laurea. Rimanevano sul terreno 5/6 blocchi di basalto ben lavorati e si poteva misurare soltanto la larghezza del corridoio (m. 1.25); niente altro! Le pietre sono state utilizzate per recingere il tancato, mentre altre ancora – sagomate a sezione di cerchio e di forma parallelepipeda – sono inglobate nei muri di una vicina azienda.

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 158 (Prugostoriu); Cherchi 1952 – 53, p. 105 ss.; Cherchi 1979, p. 100

 

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI LUCUTEI

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Lucutei

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Sedilo 40°14’50” – 3°30’33”

Quota:         m. 173 s.l.m.

 

A meno di 200 metri a SE degli edifici aziendali ove si trovano i numerosi conci lavorati della tomba di giganti di Purgatoriu, su un lieve rialzo del terreno, si vedono i resti di una tomba di giganti, ora in gran parte ricoperta dal pietrame accumulatovi in seguito a spietramenti recenti.

E’ visibile un tratto di corridoio rettangolare (lungh. m. 4.60; largh. m. 0.90) con pareti costituite da pietre di piccole dimensioni disposte a file orizzontali, secondo una tecnica costruttiva che ricorda altre tombe del territorio di Silanus (Murartu, Tutturighe). Non vi è traccia apparente, invece, dell’esedra e dell’eventuale stele centinata – probabile – o del concio a dentelli.

 

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Bibliografia

Inedita

 

 

 

  1. NURAGHE SA TURRA

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Nuraghe Sa Turra

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’07” – 3°30’53”

Quota:         m. 286 s.l.m.

Catasto:      Foglio 33; Mappale 149

 

Sorge sul margine meridionale del pianoro basaltico che verso ESE guarda la media valle del Tirso, a circa 500 metri a SE del Protonuraghe s’Elilogu: nella valle sottostante, il Nuraghe Corbos con le tombe di giganti Corbos, Pedra Longa, Purgatoriu e Lucutei.

Si tratta di un nuraghe complesso costituito da una torre difesa sulla fronte da un bastione che nel retroprospetto culmina con una torre.

Questo bastione si erge davanti alla torre centrale, ad una distanza di m. 4.65 dall’ingresso, per una lunghezza di 16 metri e un’altezza di m. 2.20 con 4 filari sul piano di crollo: l’asse longitudinale misura m. 26.

La distanza compresa fra la parete esterna del bastione e quella del mastio si presenta totalmente ingombra di crollo e la stessa porta risulta rialzata di m. 2.30 rispetto al piano di campagna. E’ probabile che questo tratto di bastione unisse due torri sul prospetto, alle estremità, per poi raccordarsi con la torre costruita sull’asse opposto all’ingresso. Purtroppo, le macerie, la fitta vegetazione arbustiva e i lavori di spietramento e sistemazione del terreno non consentono di accertare la reale stesura planimetrica del corpo aggiunto.

Della torre di retroprospetto, staccata dal mastio di circa 3 metri, è misurabile un arco di cerchio che sottende una corda di 9 metri, uno spessore di m. 2.30 e un’altezza residua di m. 3.20 con 5/6 filari: al centro, una camera circolare del diametro di m. 4.10 e un elevato residuo di m. 2.00 su 4 filari aggettanti.

Il mastio presenta scala, nicchia d’andito e camera marginata da tre nicchie. La torre, di pianta circolare (diam. m. 11.40/12.00), con spessore di m. 3.65/3.80 e un’altezza massima di m. 4.90 sull’ingresso (13 filari), è accessibile da SE attraverso una porta di luce quadrangolare (largh. m. 0.95; alt. m. 0.95 s.r.) sormontata da un robusto architrave (lungh. m. 2.50; largh. m. 0.68; spess. m. 0.55) munito di spiraglio di scarico (alt. m. 0.40). Subito dopo l’ingresso si apre un corridoio (lungh. m. 4.00), strombato verso l’interno (largh. m. 1.45) e marginato dal vano – scala, a sinistra, e dalla nicchia nella parete contrapposta.

La nicchia d’andito segue la curvatura della camera (prof. m. 2.50; largh. m. 1.25/0.55) e si segnala per l’ampio ingresso ogivale (alt. m. 3.95) che a m. 2.20 di altezza è diviso da un architrave (lungh. m. 1.40; largh. m. 0.50; spess. m. 0.30). La singolarità di questo alto ingresso è data dal fatto che si tratta della stessa altezza del corridoio in questo tratto ed anche della scala; vale a dire che abbiamo la stessa altezza a sezione ogivale, senza soluzione di continuità, dalla scala alla nicchia.

La scala (largh. m. 1.30; alt. m. 3.95) è in gran parte ostruita dal crollo.

Il corridoio ha una sezione trapezoidale – ad eccezione del tratto corrispondente alle aperture della scala e della nicchia – e copertura a piattabanda con profilo scalare.

Attraverso una porta trapezoidale (largh. m. 1.50; alt. m. 1.60 s.r.) si entra nella camera circolare (diam. m. 4.00/4.25), con copertura ad ogiva intatta (alt. m. 485 s.r. con 15 filari) chiusa da un lastrone. Nell’arco di cerchio di fondo, molto ravvicinate e non disposte a croce, si aprono le tre nicchie (A, B, C) che ampliano lo spazio della camera.

La nicchia A, a sinistra, presenta ingresso trapezoidale (largh. m. 0.85/0.40; alt. m. 1.15) architravato, pianta semiellittica (prof. m. 1.80; largh. m. 1.20) e sezione ogivale.

La nicchia B, al centro e a m. 1.25 dalla precedente, ha ingresso trapezoidale (largh. m. 1.05/0.55; alt. m. 1.40) architravato, forma semiellittica (prof. m. 1.60; largh. m. 1.30) e sezione ogivale. Di notevoli dimensioni la pietra di base dello stipite sinistro (lungh. m. 1.35).

La nicchia C, a destra, ha sezione vagamente ellittica (prof. m. 1.63; largh. m. 1.50; alt. m. 1,85), porta trapezoidale (largh. m. 1.05/0.70; alt. m. 1.30) architravata e feritoia che taglia lo spessore murario nella parete di fondo (prof. m. 1.60; largh. m. 0.35/0.40; alt. m. 0.40).

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 157; Taramelli 1935, p. 19, n. 54; Cherchi 1952 – 53, p. 100 ss.; Lilliu 1955, p. 72, nota 99; Melis 1967, p. 188; Cherchi 1979, pp. 100, 108 – 09

 

 

  1. PROTONURAGHE SILILOGU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Sililogu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’20” – 3°31’00”

Quota:         m. 273 s.l.m.

Catasto:      Foglio 33; Mappale 117

 

Posto sul margine di un pianoro che declina verso il Riu Su Frusciu, il monumento presenta forma sub – ellittica, irregolare e con profilo lievemente rientrante nella parete Ovest.

L’asse Nord – Sud risulta di m. 14.60 mentre quello Ovest – Est risulta di m. 11.30 che diminuisce gradualmente nella parte Sud dell’edificio ove raggiunge m. 9.70. L’altezza massima residua si registra a Nord con m. 4.50 e 15 filari di blocchi di basalto, per lo più di grandi dimensioni, alcuni al naturale ed altri lavorati con scarsa cura, disposti a file orizzontali non regolari.

L’ingresso alla costruzione avviene a Est attraverso una porta, ora a cielo aperto, che introduce in un corridoio, lungo m. 7.50 e largo in media m. 1.00, che piega a gomito verso Sud per una lunghezza di circa 2/3 metri prima di essere interrotto dal crollo. La copertura di questo corridoio è dato da quattro lastroni residui disposti a piattabanda (m. 1,53×0.75×0.28 di spess.; m. 1.35×0.65×0.25; m. 1.15×0.63×0.26; m. 1.20×0.48×0.25). Il vano è alto sul crollo da m. 1.05 a m. 1.85 con pareti costituite da pietre di minori dimensioni rispetto alla muratura esterna.

La parete destra del corridoio presenta, a m. 2.75 dall’ingresso, la porta di un ambiente – nicchia, andito o vano – scala – che alla profondità di circa 2 metri (largh. m. 1.05/0.96) non è più agibile a causa delle macerie e pertanto non è chiaramente definibile. Nella parete sinistra, coassiale al vano appena descritto, si è apre l’ingresso quadrangolare architravato (largh. m. 0.85; alt. m. 0.90/1.00) di un breve andito (largh. m. 1.00; lungh. m. 2.00) che si conclude con due nicchie disposte quasi a forcella. La nicchia che si apre sul prolungamento dell’andito, con asse spostato leggermente verso destra, ha forma semiellitica (prof. m. 2.25; largh. m. 1.18/0.60), mentre quella posta nella parete destra, a 90° rispetto allo stesso andito, mostra pianta trapezoidale con parete destra concava (prof. m. 2.72; largh. m. 1.06/0.30). Tutti questi ambienti presentano pareti leggermente aggettanti con soffitti coperti a piattabanda da lastre di medie dimensioni.

A circa 10 metri a NO del monumento, sono visibili i resti di un ambiente rettangolare (m. 10.90×5.00; spess. m. 1.10) costruito con pietre appena sbozzate.

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 157; Taramelli 1935, p. 19, n. 53; Cao 1940, p. 1 ss.; Cherchi 1952 – 53, p. 121 ss.; Lilliu 1955, p. 129, fig. 2,2; Contu 1958, p. 190; Contu 1959, p. 95; Grosjean 1960, p. 300; Lilliu 1962, p. 30 ss., fig. 12,3; Ferrarese Ceruti 1962, p. 184; Lilliu 1963, p. 300; Lilliu 1966, p. 59; Melis 1967, p. 188; Cherchi 1979, p. 100, 108, 109; Santoni 1980, p.143, fig. 133, n. 21; Lilliu 1982, fig. 5,3; Manca – Demurtas 1984b, p. 192, n. 6; Manca – Demurtas 1991, p. 51, n. 70; Moravetti 1992, p. 186, fig. 2, n. 49

 

 

 

 

 

 

  1. PROTONURAGHE MURA S’INZAIMO

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Nuraghe Mura s’Inzaimo

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’30” – 3°31’20”

Quota:         m. 292 s.l.m.

 

Il monumento, ubicato a circa 400 metri a Est del villaggio nuragico di Partitione e a circa 500 metri a NO del protonuraghe s’Elilogu, è ridotto ad un cumulo informe di pietrame (m. 18×17) e non è in alcun modo rilevabile nella sua stesura di pianta. Soltanto ad Ovest, l’edificio si conserva per una altezza di circa 4 metri con 6/7 filari di pietre di varie dimensioni, appena sbozzate e messe in opera a filari orizzontali irregolari. Sul piano di svettamento sono visibili vani ostruiti dalle macerie ed un’apertura che introduce in un vano-scala lungo m. 3 e largo m. 0.90 che porta ad un piccolo ambiente circolare (diam. m. 1.65).

Da quanto è possibile vedere, si tratta di una costruzione di notevoli dimensioni che forse è ancora ben conservata sotto la protezione delle macerie.

Intorno alla costruzione tracce evidenti di strutture abitative.

Il Taramelli con il nome di Mura s’Inzaimo indica, nella sua Carta archeologica, un nuraghe (p. 47, n. 17) vicino a quello di Sorighes, ben lontano quindi da quello segnalato nell’attuale IGM e qui descritto, mentre nel punto topografico esatto pone il nuraghe Mura ‘e Mesu: “la torre conserva l’altezza di m. 4”.

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 157 (Mura s’Inzanu); Taramelli 1935, p. 18, n. 51 (Sa Mura ‘e Mesu); Cherchi 1952 – 53, p. 125 ss. (Su Canilogu); Cherchi 1979, p. 100, 108; Moravetti 1992, p. 186, fig. 2, n. 50

 

 

  1. FONTE NURAGICA MURA S’INZAIMO

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Nuraghe Mura s’Inzaimo

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus

 

Questa fonte nuragica “a m. 100, verso Ovest” dal Protonuraghe Mura s’Inzaimo è stata segnalata da N. Ghisu, valido ed infaticabile Ispettore onorario della Soprintendenza di Sassari, con allegato uno schizzo di pianta dal quale emerge un edificio costituito da un vestibolo, di forma trapezoidale e con lato minore (largh. m. 0.40) nella parete di fondo, e camera circolare (diam. m. 1.20); “nel suo greto frammenti di ceramica”.

Purtroppo, di questa costruzione non si è trovata alcuna traccia, ma è probabile che si trovi nascosta dalla fitta vegetazione arbustiva che domina la zona.

 

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Bibliografia

Archivio Soprintendenza Archeologica di Sassari e Nuoro

  1. NURAGHE RUJU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Leccheri

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°12’24” – 3°32’50”

Quota:         m. 317 s.l.m.

 

Il nuraghe, ubicato sul margine roccioso che guarda verso la valle solcata dal rio Bidiene, è un monotorre con nicchia, scala d’andito e camera marginata da tre nicchie disposte a croce.

La torre, circolare in pianta (diam. m. 14.40), si conserva per una altezza massima di m.8.10 e 15 filari sulla verticale dell’ingresso, mentre quella minima, a NO, è data dal piano di crollo; lo spessore delle murature è compreso fra m. 5.10 e m. 3.10. L’opera muraria è costituita da pietre di grandi dimensioni e appena sbozzate nei filari di base seguite da filari di pietre di grandezza decrescente verso l’alto, ben lavorate e disposte con cura nei filari superiore. L’ingresso alla torre, volto a SE e di luce quadrangolare (largh. m. 1.00; alt. m. 1.55), è sormontato da un robusto e sagomato architrave (lungh. m. 2.00; largh. m. 1.32; spess. m. 0.90) con la faccia inferiore lievemente centinata. Sull’architrave il finestrino di scarico.

Il corridoio retrostante (lungh. m. 4.80; largh. m. 1.50/1.60; alt. m. 3.55), a sezione trapezoidale, presenta la scala, a sinistra, e la nicchia nella parete contrapposta.

Il vano scala (largh. m. 1.20 è agibile per circa 4 metri prima di essere ostruito dal crollo, mentre la nicchia presenta pianta vagamente quadrangolare (prof. m. 1.55; Largh. m. 1.20) con ingresso ogivale (largh. m. 1.20; alt. m. 2.35).

La camera, di pianta circolare (diam. m. 4.60) e con una altezza massima residua di m. 6.95 con 14/15 filari di pietre di varie dimensioni e disposte a file irregolari con numerose zeppe di rincalzo, è ampliata da tre nicchie (A, B, C).

La nicchia A, a sinistra, di forma poligonale (prof. m. 2.30; largh. m. 1.20/1.90) e sezione ogivale.

La nicchia B, al centro, ha pianta poligonale (prof. m. 2.00; largh. m. 1.15/2.30; alt. m. 2.30) e sezione ogivale.

La nicchia C, a destra, poligonale in pianta (prof. m. 2.15; largh. m. 1.00/2.10) e con alto ingresso trapezoidale (alt. m. 3.10).

Intorno al monumento sono visibili i resti affioranti di un villaggio.

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 157; Taramelli 1935, p. 16, n. 39; Cherchi 1952 – 53, p. 86 ss.; Ferrarese Ceruti 1966, pp. 104, 106, fig. 26; Melis 1967, p. 188; Tanda 1975, p. 406; Cherchi 1979, pp. 100, 108

 

 

 

  1. FONTE NURAGICA DI NURAGHE RUJU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Leccheri

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus

Quota:         m. 317 s.l.m.

 

“A m. 100 circa, verso il lato Est, avanzi di una fontana nuragica con qualche pietra lavorata alla base. E’ di forma circolare e ha l’ingresso  inclinato verso l’interno con andamento da Est a Ovest. La cupoletta è mancante. Il diametro è di un metro”. Con queste poche righe N. Ghisu segnalava alla Soprintendenza di Sassari l’esistenza di una fonte nuragica in prossimità del Nuraghe Ruju. Dallo schizzo di pianta allegato risulta che il monumento era costituito da un vestibolo trapezoidale (lungh. m. 2.00; largh. m. 0.50) che precedeva una piccola cella circolare (diam. m. 1.00) che nella parte di fondo era segnata da una rientranza a sezione di cerchio.

Purtroppo di questa fonte non esiste più alcuna traccia; alcuni la ricordano, altri sostengono che venne distrutta durante i lavori per il tracciato della provinciale Silanus – Dualchi che corre sotto il nuraghe.

 

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Bibliografia

Archivio Soprintendenza Archeologica di Sassari e Nuoro

 

 

 

  1. DOMUS DE JANAS DI ISPIDDOSU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     S’Ispiddosu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’11” – 3°32’01”

Quota:         m. 297 s.l.m.

 

Difficile da trovare nella fitta vegetazione arbustiva e non lontano dal nuraghe omonimo, la tomba è di tipo monocellulare. Un portello d’ingresso quadrangolare (largh. m. 0.45; alt. m. 0.52; spess. m. 0.18) introduce in un vano di forma vagamente quadrangolare (prof. m. 1.40; largh. m. 1.68; alt. m. 0.68/1.20) con angoli e spigoli arrotondati, soffitto irregolare con marcate convessità.

 

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 156; Taramelli 1935, p. 15, n. 36; Cherchi 1952 – 53, p. 85 ss. (Ferrighesu – Modregos)

 

 

 

 

 

 

  1. NURAGHE S’ISPIDDOSU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     S’Ispiddosu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’19” – 3°32’28”

Quota:         m. 297 s.l.m.

 

Posto a circa 500 metri a SE del Nuraghe Ruju, il nuraghe è un monotorre a pianta circolare (diam. m. 11) con camera marginata da tre nicchie disposte a croce: dubbia, ma probabile, l’esistenza della scala e della nicchia d’andito ora non pienamente individuabili a causa delle macerie.

La torre si conserva per una altezza massima di 2 metri, mentre l’ingresso, volto a SE, è crollato così come il corridoio (lungh. m. 4.00) che introduce nella camera circolare (diam. m. 4.50; alt. m. 1.30) ampliata da tre nicchie (A, B, C), crollate e ostruite in gran parte dalle macerie.

Nicchia A, a sinistra, semiellittica (prof. m. 2.10; largh. m. 0.62; alt. m. 0.58 s.r.); nicchia B, al centro, di forma vagamente quadrangolare (prof. m. 2.30; largh. m. 1.00); nicchia C, a destra, di pianta semiellittica (prof. m. 2.00; alt. m. 0.90).

 

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 157; Taramelli 1935, p. 14, n. 30 (Navras); Cherchi 1952 – 53, p. 89 ss.; Cherchi 1979, pp. 100, 108

 

 

 

 

 

  1. DOMUS DE JANAS DI FURRIGHESU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Furrighesu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’11” – 3°32’01”

Quota:         m. 297 s.l.m.

 

Si tratta di due grotticelle artificiali scavate al piede di una parete rocciosa, ad una cinquantina di metri dal Nuraghe Furrighesu.

La Tomba I, monocellulare, è accessibile attraverso un portello quadrangolare (largh. m. 0.40; alt. m. 0.48; spess. m. 0.30), volto a SE, marginato da un rifinito rincasso per il chiusino.

La cella, di forma vagamente ellittica (prof. m. 1.40; largh. m. 2.04; alt. m. 1.10/0.72) e con piano ribassato di m. 0.34 rispetto alla soglia d’ingresso presenta soffitto curvo, irregolare. Sul pavimento una canaletta longitudinale attraversa l’intera cella in corrispondenza dell’ingresso.

La Tomba II si trova a 3 metri dall’ipogeo appena descritto; è costituita da un breve padiglione e da una cella.

Il padiglione, ora a cielo aperto, è largo m. 0.64 e lungo m. 1.22: le pareti sono alte m. 1.62/0.34. Un portello quadrangolare (largh. m. 0.58; alt. m. 0.52) introduce nella cella di forma semicircolare (prof. m. 1.46; largh. m. 1.84; alt. m. 0.52/0.82), con pareti rientranti e soffitto piatto ed irregolare.

 

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 156; Taramelli 1935, p. 15, n. 35; Cherchi 1952 – 53, p. 94 ss.; Santoni 1976, fig. 6, 53 – 54; Cherchi 1979, pp. 99, 102

 

 

 

  1. NURAGHE FURRIGHESU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Furrighesu

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°15’01” – 3°31’40”

Quota:         m. 272 s.l.m.

 

A circa 200 metri dal rio Bidiene, addossato ad uno spuntone basaltico che ne ha in qualche modo condizionato la pianta, il nuraghe è un monotorre con scala, nicchia d’andito e camera marginata da tre nicchie disposte a croce.

La torre, lievemente ellittica (diam. m. 13.00/11.47), si conserva per una altezza massima di m. 3.20 con 6 filari sul piano di crollo, mentre quella minima risulta di m. 1.50 su tre filari. L’opera muraria è costituita da pietre basaltiche, di medie e grandi dimensioni, appena sbozzate e disposte a filari non sempre regolari.

L’ingresso, volto a Sud ed ingombro di crollo (largh. m. 1.00), introduce in un lungo corridoio (lungh. m. 5.97) strombato verso l’interno (largh. m. 1.00/1.98/1.51) che conduce alla camera centrale.

La camera ha pianta circolare (m. 2.80/2.98), una altezza massima residua di m. 1.90 sul crollo e tre nicchie (A, B, C) che ne ampliano lo spazio utile.

La nicchia A, a sinistra, non è rilevabile a causa del crollo; la nicchia B, al centro, ha forma sub – rettangolare (prof. m. 2.20; largh. m. 0.98), così come la nicchia C (prof. m. 2.00; largh. m. 0.87/1.00), a destra.

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 157 (Su Furrighesu); Taramelli 1935, p. 15, n. 37; Cherchi 1952 – 53, p. 91 ss.; Cherchi 1979, pp. 99, 108; Moravetti 1986, p. 46

 

 

 

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI DI BOLUDE

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Bolude

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Sedilo 40°15’52” – 3°31’44”

Quota:         m. 191 s.l.m.

 

Il monumento è ubicato ad una cinquantina di metri a Nord del Rio Bidiene, a circa 400 metri a SE del Nuraghe Furrighesu e a meno di 500 metri ad Ovest di Pedras Doladas I. Si tratta di una tomba a struttura isodoma, disposta lungo l’asse SE – NO e con ingresso a SE, che conserva solo parzialmente il corridoio funerario, parte del corpo tombale e dell’ala destra dell’emiciclo. Il vano funerario presenta la consueta strozzatura all’ingresso (largh. m. 0.82), una lunghezza rilevabile di m. 4.10 ed una larghezza di m. 1.18. E’ costruito con pietre finemente sagomate che tuttavia sono in gran parte – meno nella parete sinistra – fuori posto perché slittate a causa dello smottamento del terreno dovuto alla forte pendenza.

Del corpo tombale rimane il tratto che raccorda l’ala destra, lacunosa e conservata per circa 4 metri.

Intorno alla tomba, per largo tratto, sono visibili conci e lastre lavorate con molta cura: non si è individuato, invece, il concio a dentelli che non doveva mancare in una struttura di questo tipo.

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 159; Taramelli 1935, p. 14, n. 32; Cherchi 1952 – 53, p. 96 ss.; Lilliu 1958, p. 232, nota 48; Castaldi 1969, p. 134; Cherchi 1979, p. 109; Moravetti 1985/90, p. 122, fig. 135, n. 164; Moravetti 1986, p. 41, fig. 1; Bittichesu 1989, pp. 23, 75

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI PEDRAS DOLADAS I

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Sas Pedras Doladas

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°14’47” – 3°31’29”

Quota:         m. 201 s.l.m.

Catasto:      Foglio 35; Mappale 176 – 233

Il monumento si trova a meno di un centinaio di metri da una seconda tomba di giganti (Pedras Doladas II), mentre una terza tomba (Pedras Doladas III o Sos Orrios) è posta a circa 300 metri verso SE.

La sepoltura, in gran parte demolita e ricoperta di pietrame e terra, non è pienamente leggibile nel profilo esterno, mentre meglio definita appare nel corridoio funerario totalmente svuotato.

Il corpo tombale, disposto lungo l’asse SE – NO e con ingresso a SE, conserva ancora in situ, spezzati e largamente sbrecciati, una decina di lastroni perimetrali, e più precisamente quelli che segnano il tratto di raccordo tra la fiancata meridionale della sepoltura e il braccio destro dell’esedra. La lunghezza complessiva del monumento è di circa 15 metri, mentre lo spessore, misurabile nella fiancata Sud, risulta di m. 3.25.

Dell’esedra si conserva l’ala sinistra con 7 ortostati di prospetto – tutti scheggiati nel margine superiore, alcuni più o meno inclinati ed altri rovesciati – mentre quelli che delimitavano l’ala destra, ora totalmente sconvolta, sono stati rimossi e si trovano sparsi per largo tratto, fatta eccezione per il lastrone vicino all’ingresso. E’ difficile valutare l’ampiezza dell’esedra che comunque era condizionata dal fatto che la fiancata occidentale della tomba si trova a pochi metri dal margine di un marcato dislivello che non avrebbe consentito un grande sviluppo dell’ala destra. Comunque, per quanto attualmente visibile, si può presumere un emiciclo con una corda di 10 metri ed una freccia di almeno 5.

Il vano funerario, rettangolare in pianta (lungh. m. 11.40) ed ora a cielo aperto, è delimitata nei lati da ortostati di medie e grandi dimensioni ed è preceduto, come in altre tombe di giganti, da una breve strozzatura (lungh. m. 0.55; largh. m. 0.57) costituita da due lastre che fungevano da spalliera alla stele centinata. La larghezza del vano è di m. 1.25 nella parte iniziale, di m. 1.15 al centro e di m. 1.25 nella parte terminale. L’altezza massima residua, di m. 1.05, è quella degli ortostati di base che servivano di supporto a 2 o 3 filari sui quali poggiava la copertura piattabandata.

Della stele centinata, bilitica, rimangono visibili sul terreno il riquadro inferiore e un breve frammento della lunetta superiore, mentre le parti rimanenti si trovano presumibilmente interrate.

Lo spartito inferiore giace ancora in posizione di caduta, al centro e con la faccia a vista  contro il terreno. Ha forma trapezoidale (alt. m. 2.15; largh. m. 1.96; spess. m. 0.41/0.55/0.40), spigoli arrotondati, lati lievemente convessi e di diverse dimensioni.

Il lato inferiore, ove si apre il portello quadrangolare (largh. m. 0.48; alt. m. 0.44) è obliquo e lo stesso portello risulta eccentrico.

Nello spessore superiore è presente la consueta risega (alt. cm. 5; spess. cm. 12) per l’incastro dei due elementi sovrapposti della stele centinata.

Il secondo frammento della stele si trova, semisepolto ma con la faccia decorata a vista, sul ciglio della scarpata, alla destra dell’emiciclo. Si tratta di una modesta porzione (m. 0.83×0.87) del profilo superiore arcuato e marginato dalla consueta cornice in rilievo (largh. m. 0.30; alt. m. 0.07).

Ma il dato più significativo di questa tomba è costituito dalle statue – menhir che si trovano nell’ala dell’esedra; una integra (alt. m. 1.93) e perfettamente conservata; due tronconi (alt. m. 1.54 e m. 0.61), probabilmente ricomponibili, riferibili ad una seconda statua – menhir ed il frammento di un terzo megalito (alt. m. 0.85). In queste statue – menhir del Marghine, riferibili ad una più antica area funeraria e riutilizzate successivamente nella tomba di giganti, di forma ogivale e con volto schematizzato, l’elemento di novità è costituito dalla presenza di una sorta di “objet” alla cintura, in sostituzione del più diffuso pugnale.

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 159; Cherchi 1952 – 53, p. 97 ss.; Lilliu 1963, p. 341; Castaldi 1968, p. 136; Cherchi 1979, p. 109; Moravetti 1985/90, p. 122, fig. 135, n. 161, p. 138, fig. 154; Moravetti 1986, pp. 41 – 67

 

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI PEDRAS DOLADAS II

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Pedra Doladas

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus 40°14’38” – 3°31’25”

Quota:         m. 188 s.l.m.

Catasto:      Foglio 35; Mappale 176-223

 

Della tomba, posta a circa 60 metri a SO di Pedras Doladas I, è rilevabile soltanto la camera funeraria: l’esedra e il profilo esterno della sepoltura, totalmente sconvolti, non sono invece leggibili. Fra i numerosi conci e lastroni, finemente sagomati e sparsi per largo tratto intorno alla tomba, si riconoscono archetti monolitici, la lastra che chiudeva l’ingresso al corridoio (A) e il probabile concio a dentelli.

Il corridoio funerario, parzialmente demolito nella parte anteriore, ha una lunghezza di m. 7.10 ed una larghezza di m. 1.75, mentre l’altezza residua è di m. 0.57/0.75. Nella parete di fondo del vano è presente un lastrone trapezoidale (largh. m. 1.35/0.60; alt. m. 0.70) che non sembra la pietra di testata ma piuttosto un bancone per offerte.

Va detto che l’attuale larghezza della camera è determinata dal fatto che mancano le lastre – asportate perché ben lavorate – che delimitavano il vano, quindi, la misura è stata rilevata fra le pietre controspinta dello stesso vano.

Il chiusino giace davanti all’ingresso, in asse con il corridoio: ha forma trapezoidale (largh. m. 0.60/0.72; alt. m. 0.60; spess. m. 0.25) e nello spessore superiore presenta una cavità emisferica, da interpretare come incavo di manovra.

Il concio a dentelli (m. 0.80×0.72; spess. m. 0.26/0.32) si trova nell’area dell’esedra, semisepolto e con la risega dentellata contro il terreno e quindi non pienamente visibile.

 

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Bibliografia

Moravetti 1986, p. 43, nota 3, figg. 2 – 4; Moravetti 1985/90, p. 123, fig. 135, n. 162; Bittichesu 1989, pp. 19, 20, 23, 25, 35, 37, 50, 53, 78, 80, 90, 126, 202

 

 

 

  1. TOMBA DI GIGANTI PEDRAS DOLADAS III

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Sos Orrios

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Sedilo 40°14’41” – 3°31’11”

Quota:         m. 201 s.l.m.

Catasto:      Foglio 35; Mappale 176-233

 

Il monumento, noto anche con il nome di Sos Orrios, si trova in prossimità della ben nota tomba di Pedras Doladas I, con statue – menir, e di quella vicina di Pedras Doladas II, mentre ad una maggiore distanza si incontrano il Nuraghe Furrighesu e i due ipogei omonimi.

La sepoltura megalitica appare in pessimo stato di conservazione: è priva dell’esedra, interamente demolita, e di gran parte del profilo esterno del corpo tombale del quale residuano sul terreno soltanto 5 pietre nella fiancata  sinistra, altre 5 nel profilo absidato e soltanto 3 nella parete destra.

Attualmente è rilevabile gran parte del corridoio funerario (lungh. m. 4.80; largh. m. 1.00/1.15; alt. m. 0.65/0.80), disposto lungo l’asse Ovest – Est e costituito da ortostati sui quali dovevano poggiare dei filari di pietre a sostegno della copertura piattabandata. Il corridoio si conclude con due conci sovrapposti per una altezza di m. 1.42.

Non vi è alcuna traccia della stele centinata o del concio a dentelli.

 

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Bibliografia

EEM 1922, p. 158 (Sos Orrios); Moravetti 1985/90, p. 123, n. 163, p. 139, fig. 155; Moravetti 1986, p. 41 ss., p. 48, fig. 5

 

 

 

  1. NURAGHE PEDRU PEDRU

Provincia:   Nuoro

Comune:      Silanus

Località:     Pedru Pedru

Posizione:   IGM Foglio 206 I NE Silanus

 

Il monumento, segnalato dal Taramelli e brevemente descritto da G. Cherchi, si trova a breve distanza “da un rigagnolo che prende il nome di Paula dalla vicina omonima regione”, un ramo del rio Su Fruscu. Si tratta di un monotorre in pessimo stato di conservazione: non sono valutabili lo schema di pianta e nemmeno l’ingresso, mentre l’interno è totalmente ingombro di macerie. A indicare l’esistenza del nuraghe, un breve tratto di paramento esterno, alto m. 1.45 con due filari di pietre di medie dimensioni, appena sbozzate.

 

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Bibliografia

Elenco del Comune; EEM 1922, p. 157; Taramelli 1935, p. 12, n. 22; Cherchi 1952 – 53, p.128 ss.; Cherchi 1979, pp. 100, 108