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Nuraxi ‘e Cresia

Negli anni novanta del secolo scorso si è scoperto che il palazzo Zapata fu edificato sopra i resti ben conservati di un insediamento nuragico che l’archeologo Giovanni Lilliu ha denominato Nuraxi ‘e Cresia. Grazie ad un progetto di restauro architettonico di grande impatto scenografico elaborato dall’architetto Pietro Reali, sia il palazzo baronale che il sottostante nuraghe, opportunamente riportato alla luce, sono diventati sede di un complesso museale , inaugurato il 29 luglio 2006.

Nuraxi ‘e Cresia

Negli anni novanta del secolo scorso si è scoperto che il palazzo Zapata fu edificato sopra i resti ben conservati di un insediamento nuragico che l’archeologo Giovanni Lilliu ha denominato Nuraxi ‘e Cresia. Grazie ad un progetto di restauro architettonico di grande impatto scenografico elaborato dall’architetto Pietro Reali, sia il palazzo baronale che il sottostante nuraghe, opportunamente riportato alla luce, sono diventati sede di un complesso museale , inaugurato il 29 luglio 2006.

Nuraxi ‘e Cresia

Negli anni novanta del secolo scorso si è scoperto che il palazzo Zapata fu edificato sopra i resti ben conservati di un insediamento nuragico che l’archeologo Giovanni Lilliu ha denominato Nuraxi ‘e Cresia. Grazie ad un progetto di restauro architettonico di grande impatto scenografico elaborato dall’architetto Pietro Reali, sia il palazzo baronale che il sottostante nuraghe, opportunamente riportato alla luce, sono diventati sede di un complesso museale , inaugurato il 29 luglio 2006.

Nuraxi ‘e Cresia

Negli anni novanta del secolo scorso si è scoperto che il palazzo Zapata fu edificato sopra i resti ben conservati di un insediamento nuragico che l’archeologo Giovanni Lilliu ha denominato Nuraxi ‘e Cresia. Grazie ad un progetto di restauro architettonico di grande impatto scenografico elaborato dall’architetto Pietro Reali, sia il palazzo baronale che il sottostante nuraghe, opportunamente riportato alla luce, sono diventati sede di un complesso museale , inaugurato il 29 luglio 2006.

Nuraxi ‘e Cresia

Negli anni novanta del secolo scorso si è scoperto che il palazzo Zapata fu edificato sopra i resti ben conservati di un insediamento nuragico che l’archeologo Giovanni Lilliu ha denominato Nuraxi ‘e Cresia. Grazie ad un progetto di restauro architettonico di grande impatto scenografico elaborato dall’architetto Pietro Reali, sia il palazzo baronale che il sottostante nuraghe, opportunamente riportato alla luce, sono diventati sede di un complesso museale , inaugurato il 29 luglio 2006.

Nuraxi ‘e Cresia

Negli anni novanta del secolo scorso si è scoperto che il palazzo Zapata fu edificato sopra i resti ben conservati di un insediamento nuragico che l’archeologo Giovanni Lilliu ha denominato Nuraxi ‘e Cresia. Grazie ad un progetto di restauro architettonico di grande impatto scenografico elaborato dall’architetto Pietro Reali, sia il palazzo baronale che il sottostante nuraghe, opportunamente riportato alla luce, sono diventati sede di un complesso museale , inaugurato il 29 luglio 2006.

Nuraxi ‘e Cresia

Negli anni novanta del secolo scorso si è scoperto che il palazzo Zapata fu edificato sopra i resti ben conservati di un insediamento nuragico che l’archeologo Giovanni Lilliu ha denominato Nuraxi ‘e Cresia. Grazie ad un progetto di restauro architettonico di grande impatto scenografico elaborato dall’architetto Pietro Reali, sia il palazzo baronale che il sottostante nuraghe, opportunamente riportato alla luce, sono diventati sede di un complesso museale , inaugurato il 29 luglio 2006.

Nuraxi ‘e Cresia

Negli anni novanta del secolo scorso si è scoperto che il palazzo Zapata fu edificato sopra i resti ben conservati di un insediamento nuragico che l’archeologo Giovanni Lilliu ha denominato Nuraxi ‘e Cresia. Grazie ad un progetto di restauro architettonico di grande impatto scenografico elaborato dall’architetto Pietro Reali, sia il palazzo baronale che il sottostante nuraghe, opportunamente riportato alla luce, sono diventati sede di un complesso museale , inaugurato il 29 luglio 2006.

Pozzo Sacro Sa Testa

Realizzato in blocchi di granito, è composto da un cortile circolare, dal vestibolo, piccolo ambiente di raccordo tra il cortile e il pozzo, e dal pozzo vero e proprio, raggiungibile dal vestibolo tramite alcuni gradini; la sorgente si trova a 17 gradini di profondità
Scavato interamente nel 1938, il pozzo sacro di Sa Testa, ha una lunghezza complessiva di 17,50 metri. Era un luogo di culto delle acque sorgive. Numerosi sono i reperti rinvenuti negli scavi, come dei bruciaprofumi di età punica.

Pozzo Sacro Sa Testa

Realizzato in blocchi di granito, è composto da un cortile circolare, dal vestibolo, piccolo ambiente di raccordo tra il cortile e il pozzo, e dal pozzo vero e proprio, raggiungibile dal vestibolo tramite alcuni gradini; la sorgente si trova a 17 gradini di profondità
Scavato interamente nel 1938, il pozzo sacro di Sa Testa, ha una lunghezza complessiva di 17,50 metri. Era un luogo di culto delle acque sorgive. Numerosi sono i reperti rinvenuti negli scavi, come dei bruciaprofumi di età punica.

Pozzo Sacro Sa Testa

Realizzato in blocchi di granito, è composto da un cortile circolare, dal vestibolo, piccolo ambiente di raccordo tra il cortile e il pozzo, e dal pozzo vero e proprio, raggiungibile dal vestibolo tramite alcuni gradini; la sorgente si trova a 17 gradini di profondità
Scavato interamente nel 1938, il pozzo sacro di Sa Testa, ha una lunghezza complessiva di 17,50 metri. Era un luogo di culto delle acque sorgive. Numerosi sono i reperti rinvenuti negli scavi, come dei bruciaprofumi di età punica.