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Recinto nuragico di Pedra Maggiore

Il monumento sorge in una località pianeggiante (m 345 s.l.m.), ove forse fino a non molti anni fa esisteva una fonte, forse nuragica, ed un esteso villaggio in relazione allo stesso recinto. Si contano tre filari di grandi massi basaltici non lavorati, per un altezza di 2 metri. A NO-SO il perimetro della costruzione appare privo di muratura, oppure è segnato dal solo filare di base. Il recinto sembra avere una pianta poligonale (asse ONO-ESE m 18; asse NNE-SSO m 12) ed un ingresso probabilmente volto a Est.
Fonte: ” Ricerche Archeologiche nel Marghine-Planargia” di A. Moravetti

Protonuraghe Bardalatzu

Si trova all’estremità Ovest di un tavolo basaltico, a dominio di una valle stretta e profonda ove si incontrano il Riu Murtazzolu e il Rio Cuguttu. Nel versante opposto i complessi di Frenugarzu e Ponte. Il monumento è di notevoli dimensioni con una forma planimetrica irregolare che si adatta al profilo triangolare dell’altura sul quale è stato costruito. L’opera muraria è cosituita da grandi massi basaltici, appena sbozzati e messi in opera a filari non sempre regolari. L’accesso alla costruzione avveniva da 3/4 ingressi distinti: a Est, a SO, a NO e a Nord.
Fonte: ” Ricerche Archeologiche nel Marghine-Planargia” di Alberto Moravetti.

Protonuraghe Bardalatzu

Si trova all’estremità Ovest di un tavolo basaltico, a dominio di una valle stretta e profonda ove si incontrano il Riu Murtazzolu e il Rio Cuguttu. Nel versante opposto i complessi di Frenugarzu e Ponte. Il monumento è di notevoli dimensioni con una forma planimetrica irregolare che si adatta al profilo triangolare dell’altura sul quale è stato costruito. L’opera muraria è cosituita da grandi massi basaltici, appena sbozzati e messi in opera a filari non sempre regolari. L’accesso alla costruzione avveniva da 3/4 ingressi distinti: a Est, a SO, a NO e a Nord.
Fonte: ” Ricerche Archeologiche nel Marghine-Planargia” di Alberto Moravetti.

Protonuraghe Bardalatzu

Si trova all’estremità Ovest di un tavolo basaltico, a dominio di una valle stretta e profonda ove si incontrano il Riu Murtazzolu e il Rio Cuguttu. Nel versante opposto i complessi di Frenugarzu e Ponte. Il monumento è di notevoli dimensioni con una forma planimetrica irregolare che si adatta al profilo triangolare dell’altura sul quale è stato costruito. L’opera muraria è cosituita da grandi massi basaltici, appena sbozzati e messi in opera a filari non sempre regolari. L’accesso alla costruzione avveniva da 3/4 ingressi distinti: a Est, a SO, a NO e a Nord.
Fonte: ” Ricerche Archeologiche nel Marghine-Planargia” di Alberto Moravetti.

Nuraghe Bilippone

Il monumento si trova in un area di intensa frequentazione antica come attestano strutture da definire e materiali ceramici presenti sul terreno. La costruzione, di forma ellittica si conserva per un’altezza massima di m 2,25 e 3 filari nella parete Est, mentre a Ovest abbiamo m 1,70 con 3/4 file di pietre. L’opera muraria è costituita da pietre di medie dimensioni, appena sbozzate e disposte con scarsa cura a file orizzontali non sempre regolari. L’ingresso volto a SSE ed ora privo di architrave, introduce in un breve andito lievemente strombato verso l’interno che immette, per un ingresso quadrangolare architravato, in un ambiente vagamente circolare, crollato nella parete NO, ed in un corridoio ora a cielo aperto per il crollo del soffitto.
Attualmente si trova coperto in parte sia dal terreno che dalla vegetazione.
Fonte. ” Ricerche Archeologiche nel Marghine-Planargia” di Alberto Moravetti.

Nuraghe Bilippone

Il monumento si trova in un area di intensa frequentazione antica come attestano strutture da definire e materiali ceramici presenti sul terreno. La costruzione, di forma ellittica si conserva per un’altezza massima di m 2,25 e 3 filari nella parete Est, mentre a Ovest abbiamo m 1,70 con 3/4 file di pietre. L’opera muraria è costituita da pietre di medie dimensioni, appena sbozzate e disposte con scarsa cura a file orizzontali non sempre regolari. L’ingresso volto a SSE ed ora privo di architrave, introduce in un breve andito lievemente strombato verso l’interno che immette, per un ingresso quadrangolare architravato, in un ambiente vagamente circolare, crollato nella parete NO, ed in un corridoio ora a cielo aperto per il crollo del soffitto.
Attualmente si trova coperto in parte sia dal terreno che dalla vegetazione.
Fonte. ” Ricerche Archeologiche nel Marghine-Planargia” di Alberto Moravetti.

Allée couverte di Brancatzu

Si trova il località Prunas-Ercas. La tomba risulta costituita da un corridoio funerario. Il vano funerario disposto lungo l’asse NE-SO e con apertura a NE, rettangolare, è attualmente delimitato da tre ortostati nella parete destra e quattro in quella sinistra.
Della copertura rimane un unico grande lastrone di forma quadrangolare, irregolare, ben spianato e con spigoli arrotondati, che poggia in parte direttamente sulle pareti laterali della tomba, mentre quella di fondo tocca una sorta di muretto recente, realizzato con piccole pietre, a sostituire l’originaria lastra di testata andata a pezzi.
La maggior altezza delle pareti laterali (m 1,00) rispetto a quella di fondo (m 0,72) fa si che ora il lastroni di copertura risulti attualmente inclinato.
Fonte: Ricerche sul Marghine -Planargia di A.Moravetti

Allée couverte di Brancatzu

Si trova il località Prunas-Ercas. La tomba risulta costituita da un corridoio funerario. Il vano funerario disposto lungo l’asse NE-SO e con apertura a NE, rettangolare, è attualmente delimitato da tre ortostati nella parete destra e quattro in quella sinistra.
Della copertura rimane un unico grande lastrone di forma quadrangolare, irregolare, ben spianato e con spigoli arrotondati, che poggia in parte direttamente sulle pareti laterali della tomba, mentre quella di fondo tocca una sorta di muretto recente, realizzato con piccole pietre, a sostituire l’originaria lastra di testata andata a pezzi.
La maggior altezza delle pareti laterali (m 1,00) rispetto a quella di fondo (m 0,72) fa si che ora il lastroni di copertura risulti attualmente inclinato.
Fonte: Ricerche sul Marghine -Planargia di A.Moravetti

Nuraghe Giustazzoppu

Si trova a 250 metri a SE del Nuraghe Bilippone, in pessimo stato di conservazione. Sono attualmente visibili solo 2 filari della costruzione che risulta di difficile lettura planimetrica per la vegetazione arbustiva che lo ricopre al colmo di una collinetta. Sul terreno circostante si raccolgono copiosi fittili di impasto.
Fonte. ” Ricerche Archeologiche nel Marghine-Planargia” di Alberto Moravetti

Nuraghe Giustazzoppu

Si trova a 250 metri a SE del Nuraghe Bilippone, in pessimo stato di conservazione. Sono attualmente visibili solo 2 filari della costruzione che risulta di difficile lettura planimetrica per la vegetazione arbustiva che lo ricopre al colmo di una collinetta. Sul terreno circostante si raccolgono copiosi fittili di impasto.
Fonte. ” Ricerche Archeologiche nel Marghine-Planargia” di Alberto Moravetti

Recinto nuragico di Inzas

Il recinto di Inzas controlla a Est un vallone poco profondo nel quale passa un antica via di comunicazione che da Dualchi portava a Sedilo e Aidomaggiore. Il monumento versa in pessimo stato di conservazione e questo impedisce di definirne la tipologia, anche se il profilo esterno vagamente poligonale, il modesto spessore della muratura ed il fatto che all’interno della costruzione non vi sia materiale di crollo porta ad iscriverlo nella classe dei recinti nuragici. Non resta, allo stato attuale, alcuna traccia di eventuali spazi interni.
Fonte. ” Ricerche Archeologiche nel Marghine-Planargia” di Alberto Moravetti

Nuraghe Giustazzoppu

Si trova a 250 metri a SE del Nuraghe Bilippone, in pessimo stato di conservazione. Sono attualmente visibili solo 2 filari della costruzione che risulta di difficile lettura planimetrica per la vegetazione arbustiva che lo ricopre al colmo di una collinetta. Sul terreno circostante si raccolgono copiosi fittili di impasto.
Fonte. ” Ricerche Archeologiche nel Marghine-Planargia” di Alberto Moravetti