Fonte nuragica inclusa in un piccolo parco comunale, scavata nella roccia
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Zenfone
Codice Geo: NUR14769
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#immagini: 12
Fonte nuragica inclusa in un piccolo parco comunale, scavata nella roccia
Fonte nuragica inclusa in un piccolo parco comunale, scavata nella roccia
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra. (Foto scattata dopo gli incendi estivi del 2021).
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra. (Foto scattata dopo gli incendi estivi del 2021).
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra. (Foto scattata dopo gli incendi estivi del 2021).
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra. (Foto scattata dopo gli incendi estivi del 2021).
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra. (Foto scattata dopo gli incendi estivi del 2021).
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra.
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra. (Foto scattata dopo gli incendi estivi del 2021).
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra. (Foto scattata dopo gli incendi estivi del 2021).
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra. (Foto scattata dopo gli incendi estivi del 2021).
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra. (Foto scattata dopo gli incendi estivi del 2021).