Grotta Pirosu o Su Benatzu

Grotta santuario scoperta nel giugno del 1968 da alcuni speleologi dell'Asi, l'Associazione speleologica iglesiente. A circa 150 metri dall'ingresso vi era quella che venne chiamata la Sala del tesoro: centinaia di ciotole di varia forma e dimensione erano accatastate in tre grandi cumuli. Ma l'elemento più importante era una colonna stalagmitica spezzata che fungeva da altare: qui erano collocati un tripode bronzeo di scuola cipriota-micenea, una navicella votiva, anch'essa in bronzo come alcuni pugnali, bracciali e anelli. Accanto all’altare vi era un grande cumulo di cenere: il focolare, dove vennero trovate ossa di animali, segni di sacrifici rituali. L’analisi al carbonio 14 ha consentito di datare i reperti tra l'820 e il 730 a.C. Il "tesoro" è esposto nelle sale del museo nazionale di Cagliari e nei musei di Carbonia e Santadi.